Oggetto: «ALEKSANDR PUSHKIN: È IL NOSTRO TUTTO»
Aleksej Bukàlov Алексей Букалов
«L’ITALIA DI PUSHKIN» Gli appunti di un giornalista
«ПУШКИНСКАЯ ИТАЛИЯ» Записки журналиста
Casa Editrice «ALETEIIA» San Pietroburgo 2007 (Pagine 352)
Издательство «АЛЕТЕЙЯ» Санкт-Петербург 2007

Il nuovo libro di Aleksej Bukàlov (Алексей Букалов), da 14 anni corrispondente dell'Agenzia Itar Tass dall'Italia, è dedicato a Pushkin in Italia. Il libro contiene una piena analisi dei testi di Pushkin in cui si menziona il Paese di Dante.

Адриатические волны, = Adriatiche onde,
О Брента! Нет, увижу вас, = o Brenta! No, vi vedrò
И, вдохновенья снова полный, = e nuovamente colmo d’ispirazione
Услышу ваш волшебный глас! = ascolterò la vostra magica voce!
Он свят для внуков Аполлона; = Essa è sacra per i nipoti di Apollo;
По гордой лире Альбиона = per l'orgogliosa lira di Albione,
Он мне знаком, он мне родной. = essa mi è intima e nota.
Ночей Италии златой = Della dolcezza delle notti dell’Italia dorata
Я негой наслажусь на воле = liberamente io gioirò
В венецианкою младой, = con una giovane veneziana,
То говорливой, то немой, = ora ciarliera ora silenziosa,
Плывя в таинственной гондоле; = navigando in una gondola misteriosa;
С ней обретут уста мои = da lei le mie labbra impareranno
Язык Петрарки и любви. = la lingua del Petrarca e dell’amore.

Aleksandr Pushkin «EVGHENIJ ONEGHIN»
Capitolo Primo (XLIX)

Brenta, e voi, adriatiche onde!
Vi vedrò un dì, e, nuovamente
Pieno d’estro, ascolterò
La fatata vostra voce!
Sacra ai posteri d’Apollo,
E’ a me nota, familiare,
Da un cantor fiero d’Albione.
Al sereno mi godrò
La dolcezza delle notti
Dell’Italia d’oro, al fianco
D’una tosa veneziana,
Ora muta, ora ciarliera,
Mentre scivola la gondola
Misteriosa; la mia bocca
Da lei imparerà la lingua
Del Petrarca e dell’amore.

Traduzione dal russo di Fiornando Gabbrielli



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Mark Altshuller Марк Альтшуллер
«FRA I DUE ZAR» Pushkin negli anni 1824-1836
«МЕЖДУ ДВУХ ЦАРЕЙ» Пушкин в 1824-1836 гг.
Casa Editrice «Akademiceskij proekt» San Pietroburgo 2003 (Pagine 354)
Издательство «Академический проект» Санкт-Петербург 2003

L’ultimo decennio della vita di Aleksandr Pushkin. È presentata una questione difficilissima nello studio delle opere di Pushkin dei rapporti fra il poeta e gli zar Aleksandr I e Nikolaj I. L’autore cerca di ricostruire dei progetti non realizzati da Pushkin come i poemi su Ermàk e su Tazit, ed anche analizza la natura del genere di alcune opere di Pushkin che permette di guardare e riconsiderare opere così di crestomazia come «Ruslan e Ludmila» e «Jevghenij Oneghin».



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Descrizione: Mark Altshuller
«FRA I DUE ZAR» Pushkin negli anni 1824-1836
Casa Editrice «Akademiceskij proekt» San Pietroburgo 2003 
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Oggetto: «ALEKSANDR PUSHKIN: È IL NOSTRO TUTTO»
Aleksej Bukàlov Алексей Букалов
«L’ITALIA PUSHKINIANA»
«ПУШКИНСКАЯ ИТАЛИЯ»
Casa Editrice «Aleteja» San Pietroburgo 2007 (Pagine 320)
Издательство «Алетейя» Санкт-Петербург 2007

Il libro del famoso giornalista Aleksej Bukàlov (Алексей Букалов) è dedicato all'argomento «Pushkin e L'Italia».
Nel libro è fatto un tentativo di unire tutte le informazioni accumulate di questa materia di studio. Aleksandr Pushkin non visitò mai l'Italia ma ne scriveva spesso nelle sue opere letterarie. Il presente libro contiene le osservazioni dell’autore sui testi di Pushkin che sono legati con le realtà italiane. Pushkin spesso scriveva del Paese di Dante e Petrarca.



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Descrizione: Aleksej Bukàlov
«L’ITALIA PUSHKINIANA»
Casa Editrice «Aleteja» San Pietroburgo 2007 
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«ALEKSANDR PUSHKIN: È IL NOSTRO TUTTO»
«АЛЕКСАНДР ПУШКИН: ЭТО НАШЕ ВСЁ»

Ma guarda!
E' un'indecenza che libri simili si possano comprare tranquillamente in Russia, e non si pubblichino invece in Italia. Sono idignato! :?

 
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E' un bel libro. Irina l'ha già comprato. Io invece non sapevo della pubblicazione di questa edizione. Tommaso Landolfi è un grande traduttore della letteratura russa e prima di tutto di Pushkin.
E' bello che la presente edizione sia in due lingue.



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In realtà anche qui ci sono due ottimi volumi che contengono la maggior parte delle opere di Pushkin, tradotte da Tommaso Landolfi. E credo anzi che finirò per procurarmele entrambe. E' solo che secondo me l'idea di mantenere anche il testo originale conferisce al libro un valore maggiore.

 
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Concordo: la presenza del testo originale è per me importantissima, soprattutto in poesia (perchè un traduttore, per quanto bravo, non potra mai rendere gli stessi suoni e ritmi dell'originale), ma anche in prosa, poichè la scelta delle singole parole permette una perfetta comprensione del messaggio, degli intenti e delle opinioni dell'autore, sfumature che non sempre è facile rendere alla perfezione. Tuttavia, comincio a pensare che convenga essere felici di avere almeno le traduzioni

 
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E' davvero molto bella, grazie per averla postata :thanks:
Sono immagini molto seggestive; per di più i riferimenti alla cultura classica ed all'Italia la rendono di facile comprensione anche per chi, come me, è alle prime armi
Davvero stupenda

 
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Questa sì che è poesia. :D Le mie orecchie gioiscono nel sentire delle parole come queste.
Che bellezza soave esprimono! Pushkin è uno dei poeti più grandi della terra, senza dubbio.
E molte sue poesie mi capita spesso di leggerle e rileggerle, a tal punto che alcune mi sono rimaste ormai impresse,
nella mente e nel cuore. Trovo che la traduzione di Ettore Lo Gatto sia molto suggestiva; infatti, pur essendo forse
un po' libera rispetto al testo originale, fa passare tuttavia l'essenza più profonda di quello che il poeta voleva dire;
e penso debba essere questo l'obiettivo di un bravo traduttore.
Anche a me piacciono le edizioni con il testo a fronte per poter fare i dovuti raffronti, quando necessario. Purtroppo
in libreria è molto difficile trovare edizioni di questo tipo, magari si trovano i soliti classici latini e greci della BUR ma di
Pushkin di certo neanche l'ombra. E dire che, secondo me, sarebbero molti a comperare un libro così, se solo venisse
venduto anche qui in Italia :(

 
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Vero, in fondo in Italia gli amanti della buona poesia non mancano
Per quanto riguarda la traduzione (su cui, non sapendo ancora la lingua non posso pronunciarmi) posso solo dire che sono d'accordo sul fatto che rendere ciò che l'autore voleva trasmettere sia molto più importante di una traduzione letterale meno poetica, ovviamente nell'impossibilità di combinare le due cose

 
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Qui in Germania nelle librerie si vendono alcune poche edizioni bilingui ed anche antologie (mi capitò leggere un'antologia di poesia portoghese attraverso otto o nove secoli, cioè tutta la storia della lingua portoghese), ma perlopiú sono destinati non tanto al godimento quanto all'apprendimento (scolastico e, forse, unversitario, ma anche quello individuale) e per questo sono quasi tutte brevucce. Queste edizioni sono perlopiú edizioni di opere nelle lingue moderne piú popolari quali l'inglese e le piú grandi lingue romanze.
Recentemente però trovai un'edizione delle "Heroides epistulae" d'Ovidio in latino e tedesco, il che in Germania è cosa assai rara visto che la lingua latina soprattutto in Germania settentrionale (dove vivo io) è insegnata assai meno delle lingue moderne (e nell'intera città di Brema c'è un unico liceo che offre il greco antico). Naturalmente, non esitai a comprare il libro, anche se di latino non m'intendo proprio, non avendolo mai imparato.
Un'altra cosa è il mercato di libri monolingui in lingue straniere. Qui, oltre all'inglese (la cui supremazia non è neanche lontanamente raggiunta dalle altre lingue), francese, spagnolo e, molto meno presenti, il russo e portoghese, ci sono anche libri in lingua turca, il che è dovuto alla presenza d'una forte minorità turca. Di poesia pura, però, in tutti questi libri non c'è traccia... è tutto prosa; i classici sono assai meno presenti dei contemporanei.
Tornando in tema: Puškin non ricordo averlo visto in edizioni bilingui... in traduzione tedesca sí.

 
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Purtroppo non ne conosco, spiacente

 
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Irina, ho trovato un'informazione che forse potrebbe esserti utile.
Un piccolo editore di Urbino, chiamato "Edizioni QuattroVenti", ha pubblicato nel 2003 un testo di un professore della Facoltà di Lingue e Letterature Straniere dell'università della stessa città, Giuseppe Ghini.
Il libro si intitola "Tradurre l'Onegin" e, da quanto riferisce la scheda di presentazione nel sito dell'editore, l'autore in questo testo mette a confronto le 4 traduzioni "poetiche" italiane dell' Oneghin (Cassone, Lo Gatto, Giudici, Pera).

 
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Così sembrerebbe. Anche a me non risultano esistere altre traduzioni.
Resta da capire quale sia la migliore di queste, ma per dirlo bisognerebbe leggere l'originale e quindi ciascuna delle traduzioni, cosa che ben pochi possono dire di aver fatto.

 
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Io ho letto la traduzione di Ettore Lo Gatto e devo dire che mi è piaciuta. Confrontando qui e là alcuni pezzi con
il testo originale ho potuto constatare che il traduttore è rimasto abbastanza fedele alla lingua di Pushkin. Quindi,
alla fine sono rimasto soddisfatto di aver scelto questa edizione del libro; ve la consiglio!

 

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