Messaggi: 26025
08 Set 2008 12:15
Oggetto: «IL PRIGIONIERO»
«IL
PRIGIONIERO» «ПЛЕННЫЙ»
Film di Aleksej Ucìtel (Алексей Учитель) 2008
ALEKSEJ UCITEL'
Il film «IL
PRIGIONIERO» («ПЛЕННЫЙ») Aleksej Ucitel lo ha girato sul racconto «Il
Prigioniero di Caucaso» («Кавказский пленный») dello scrittore Vladimir Makànin (Владимир Маканин), scritto nel 1994. Il film racconta della guerra nel Caucaso sull’esempio di due soldati russi ed il loro
prigioniero, un ragazzo ceceno. Questi tre ragazzi avrebbero potuto avere nella loro vita molto in comune se la guerra non ne avesse fatto dei nemici.
Due soldati russi catturano un giovane ceceno e intanto lo portano nel loro distaccamento, cominciano a trattarlo in un altro modo, a capirlo meglio. «Perché e come noi diventiamo nemici e cominciamo a uccidere? Come, quando e perché oltrepassiamo questo limite violando il principio morale?». Queste domande dovrebbe porsele ognuno nonostante che un uomo sia dipendente dai giochi politici.
E qui l’evento storico in Cecenia non fa la differenza decisiva. Questo conflitto non si apprende come locale. È una storia di tutta l'umanità.
Non è un caso che a Aleksej Ucitel si sono rivolti i cineasti americani per acquistare i diritti della realizzazione del remake in cui il posto degli eventi sarà l’Iraq.
Aleksej Ucìtel, il famoso regista cinematografico, autore dei film: «La mania di Giselle» («Мания Жизели»), «Il Diario di sua moglie» («Дневник его жены»), «La Passeggiata» («Прогулка»), «Cosmo come il presentimento» («Космос как предчувствие»).
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«IL PRIGIONIERO» («Plènnyj») Film di Aleksej Ucìtel' |
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«IL PRIGIONIERO» («Plènnyj») Film di Aleksej Ucìtel' |
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Aleksej Ucitel' |
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Messaggi: 4281 Residenza: Roma - Vologda
08 Set 2008 14:09
Oggetto: Re: «IL PRIGIONIERO» («Plènnyj»)
Io conosco la riduzione cinematrografica di Serghej Bodrov, con Oleg Menshikov. Un gran bel film. E' del 1996, se non sbaglio.
E ora Ucitel' ha realizzato la sua versione. A me i film di Aleksej Ucitel' sono piaciuti tutti. Sono sicuro che sarà un ottimo film, questo.
Messaggi: 26025
13 Nov 2008 12:29
Oggetto: Re: «IL PRIGIONIERO» («Plènnyj»)
E' uscito DVD del film di Aleksej Ucìtel (Алексей Учитель) «IL PRIGIONIERO» «ПЛЕННЫЙ»
(2008)
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DVD del film di Aleksej Ucìtel «IL PRIGIONIERO» |
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DVD del film di Aleksej Ucìtel «IL PRIGIONIERO» |
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Messaggi: 4281 Residenza: Roma - Vologda
13 Nov 2008 13:23
Oggetto: Re: «IL PRIGIONIERO»
Appena sfornato!
Tu lo hai già visto o devi ancora vederlo?
Pensi che Ucitel' abbia saputo rendere meglio questa storia, rispetto a Bodrov?
E' difficile che Ucitel' possa deludere.
Messaggi: 26025
13 Nov 2008 13:25
Oggetto: Re: «IL PRIGIONIERO»
E' un bel film, è molto forte. Mi è piaciuto tantissimo.
Messaggi: 4281 Residenza: Roma - Vologda
15 Dic 2008 11:29
Oggetto: Re: «IL PRIGIONIERO»
Ho visto questo film.
Quando avevo letto nella presentazione che è tratto dal racconto “Il prigioniero del Caucaso” avevo pensato che fosse un re-make del film di Bodrov del 1996, “Il prigioniero del Caucaso”, appunto.
Evidentemente mi sono sbagliato, benché il titolo possa trarre in inganno in tal senso, la storia è completamente diversa, ed il racconto da cui è tratto è di Makanin, mentre quello del film di Bodrov è di Lev Tolstoj, anche se hanno lo stesso titolo.
E’ un film sulla guerra certo, ma la guerra non è soltanto combattimenti in cui gli uomini si uccidono spesso senza neanche vedersi in volto. Ci sono altri momenti e situazioni in cui gli uomini sono messi a confronto diretto con le loro emozioni, il loro modo di rapportarsi con “l’altro”, da un punto di vista umano.
Cosa succede ai soldati, ai guerrieri, quando un “nemico”, un essere umano giovane, inerme e impaurito si trova nei panni di un “prigioniero” di guerra, a stretto contatto con loro, i suoi custodi, sul teatro della guerra?
I sentimenti di odio, di violenza, di vendetta, cedono presto il posto a quelli di umanità, della compassione, della pietà, dell’immedesimazione. I due soldati russi si domandano come sarebbe stato se al posto del loro prigioniero ci fossero stati loro, e ben presto cominciano a preoccuparsi di lui più come essere umano che come nemico. Man mano che il tempo passa si stabilisce tra i tre un rapporto che è sempre più fatto di comprensione, di indulgenza; perché la guerra è una fatalità per tutti orribile, che fa trovare di fronte persone che in altre situazioni, in altri momenti, avrebbero potuto ridere e scherzare insieme, condividere interessi e pensieri. Tutto questo emerge sempre più chiaramente dalle loro coscienze mentre gli ordini vengono eseguiti.
Gli uomini possono essere confusi in un ottundimento della ragione nelle situazioni più estreme come quelle della guerra, ma non possono smarrire del tutto la loro natura umana, che normalmente rifiuta e aborrisce la logica – o meglio la “follia” – della guerra.
E così basta poco tempo insieme al prigioniero, un ragazzo poco più che adolescente, per far scattare sentimenti e atteggiamenti sempre meno ostili e sempre più inclini alla comprensione.
Ma la guerra è e rimane una immane tragedia, e continua a seguire le sue atroci regole, anche quando si pensa di volerne e poterne fare a meno, e ad esse devono essere sottomessi tutti i principi e i sentimenti che fanno di uomo un essere umano. Non c’è spazio per essi, quando bisogna scegliere tra la vita e la morte. Tutto quello che resta, sono eterni e indelebili interrogativi, rimorsi e orrore, che ognuno di loro, se sopravvivrà, porterà con sé per tutta la vita.
Il film è fatto molto bene, Ucitel ha fatto un ottimo lavoro, e alla fine ci lascia con l’amaro in bocca di quelle domande senza risposta che affiggeranno i protagonisti per tutta la vita.
Mi è piaciuto davvero tanto e consiglio a chiunque ne abbia la possibilità di guardarlo.
Messaggi: 26025
15 Dic 2008 13:41
Oggetto: Re: «IL PRIGIONIERO»
Grazie della tua recensione come sempre interessante e giusta.
Messaggi: 645 Residenza: Mosca
04 Feb 2011 19:14
Oggetto: Re: «IL PRIGIONIERO»
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