Costumi e tradizioni - «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI» Myshkin - Martedì, 17 Ottobre 2006, 19:15 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
«NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Una delle difficoltà principali che gli italiani si trovano ad affrontare nella lingua russa è costituita dalla ricchezza e dalla varietà dei nomi, dei diminutivi, dei vezzeggiativi, dei titoli di cortesia e degli appellativi in essa presenti e usati. In uno dei libri che ho di Tolstoj tradotti in italiano avevo trovato un'ottima introduzione che dedicava a questo argomento un utile capitolo molto esplicativo.
Questa dettagliata spiegazione è però riferita all'uso dei nomi e dei titoli nella Russia di Tolstoj, cioè dell'800. Sarebbe interessante se qualcuno dei nostri amici russi ci attualizzasse questa spiegazione, descrivendocene l'uso moderno nella Russia di oggi. Nomi, patronimici e diminutivi. Questo è certamente il maggior intralcio che i lettori occidentali incontrano nei romanzi russi - e in particolar modo in Tolstoj, che non solo attinge i suoi personaggi da tutti gli ambienti sociali (e ciascun ambiente ha un suo repertorio di appellativi e di forme di cortesia) ma designa egli stesso i suoi personaggi, per lo più, con le forme con le quali si sarebbe rivolto loro in una conversazione, o con le quali avrebbe parlato di loro conversando con gente di questo e quell'ambiente sociale, a seconda dei casi. Il repertorio completo di queste forme è il seguente: nome di battesimo; nome e patronimico; patronimico soltanto; diminutivi; cognome; nome, patronimico e cognome; titoli; e infine, forma assai rara, nome e cognome.
- il nome di battesimo è una forma che nei ceti alti denota un legame d'amicizia particolarmente profondo e duraturo, o uno stretto legame di parentela, ed è usata quasi esclusivamente tra persone dello stesso sesso (più tra i maschi che non tra le donne). Per intenderci: ben pochi, tra i conoscenti di Tolstoj, lo chiamarono mai Lev. Non lo chiamava così Chertkòv, non lo chiamava così Turgenev, e neppure Fet (la cui profonda amicizia con Tolstoj era troppo permeata d'un senso di rispetto perché egli si permettesse questa confidenza). Tra quelli che, conversando con lui, avrebbero potuto chiamarlo Lev, può bensì esservi stato Urusov, suo ex-commilitone, e suo amico all'epoca di Guerra e pace. Nei ceti inferiori l'uso del nome di battesimo era invece più frequente, in genere tra maschi della stessa età - o tra persone che parlavano d'un uomo adulto noto a entrambi. Era frequente altresì che una persona appartenente a un ceto alto si rivolgesse con il nome di battesimo a un suo muzhik.
- il nome e patronimico è la forma più consueta in tutti i ceti. Le sfumature che essa può denotare sono assai varie: dal rispetto, alla cordialità, a una relativa confidenza, a un misurato distacco, ecc, fino all'assoluta assenza di affetti. Chertkòv, Fet, Turgenev (anche durante le liti) dicevano Lev Nikolàevich nel rivolgersi a Toltoj e nel parlare di lui tra comuni amici. I servi domestici (non le serve) potevano rivolgersi a Tolstoj chiamandolo Lev Nikolàevich. Qualche conoscente in rapporti particolarmente cordiali con Tolstoj poteva contrarre il patronimico (il che corrispondeva a una maggior confidenza), e dire Lev Nikolàich. La contrazione del patronimico era invece piuttosto frequente tra persone di ceti inferiori.
- il patronimico da solo, contratto o no, era usato quasi esclusivamente tra persone di ceti inferiori (a denotare una gamma di sfumature di poco inferiore a quella del nome e patronimico), o da persone di ceti superiori quando volevano imitare, per ironia o sarcasmo o in cerca di confidenza, la parlata dei loro sottoposti. Penso che nessuno si sia mai rivolto a Tolstoj dicendogli Nikolàich, o a sua moglie dicendo Andrèevna. Tolstoj invece si rivolse di certo, talvolta, ai suoi contadini chiamandoli Avdèich (figlio di Avdèj), o Nikanorych (figlio di Nikanòr).
- i diminutivi e vezzeggiativi erano d'uso più frequente tra i familiari e tra amici di data ancor più lunga di quelli che si rivolgono l'uno all'altro con il nome di battesimo. Così, in Padre Sergij, Praskov'ja, quando rivede dopo diverse decine d'anni Kasatskij-Sergij, gli si rivolge chiamandolo Stiva (diminutivo di Stepàn). I fratelli di Tolstoj gli sirivolgevano usando la forma Leva, o Levushka; la moglie lo chiamava Levushka, e Tolstoj chiamava la moglie Sonja, o Sònechka (ma parlava di lei dicendo Sof'ja Andrèevna, quando non diceva semplicemente: lei). Nei ceti inferiori, il diminutivo è più usato: non soltanto gli amici e i parenti, ma anche i bambini del vicinato possono parlare di qualche adulto o rivolgerglisi dicendo zio Michashka, o zia Masha ("zio" e "zia", in russo djadja e tёtja, possono essere usati indipendentemente dal grado di parentela) ecc. Una persona dei ceti alti può usare il diminutivo per rivolgersi a un servo o comunque a un sottoposto, solo se nutre per lui particolare affetto, o se è un servo molto giovane. Diminutivi e vezzeggiativi sono inoltre comunemente usati per rivolgersi ai bambini, o per parlare di loro - salvo quando chi parla è d'un ceto inferiore e il bambino è il figlio del barin: allora chi parla dirà barchùk (padroncino; è il diminutivo di barin). Si possono infine far rientrare tra i vezzeggiativi anche le forme francesi o inglesi dei nomi di battesimo, usate esclusivamente dall'alta società: così, per esempio, Mary invece di Marija, in Padre Sergij; Kitty, Dolly ecc. in Anna Karenina; Pierre in Guerra e pace. (Le lingue di questi diminutivi era sempre inglese e francese, mai il tedesco - se non quando si parlava di tedeschi.)
- l'uso del cognome era piuttosto raro: lo si riscontrava nelle scuole superiori, nell'esercito (specie quando era un superiore che si rivolgeva a un subordinato o ne parlava), tra compagni di partito. Sш usava il cognome anche parlando di personalità eminenti: per esempio, il tipografo di Guerra e pace poteva dire "somani arriva Tolstoj"; un critico poteva dire al redattore capo: "scriverò un perzzo sull'ultimo racconto di Tolstoj"; i lettori dicevano "Tolstoj".
- Nome, patronimico e cognome - preceduti eventualmente dal titolo - erano l'identità al completo. Li si usava soltanto in occasioni ufficiali (presentazioni, atti burocratici, ecc.). Li si usava anche sui frontespizi dei libri: per esempio, "Opere di Fёdor Michàjlovich Dostoevskij"; "Opere del conte Lev Nikoàevich Tolstoj".
- Titoli, e titoli di reverenza. Gospodìn, cioè "signore", in russo aveva una valenza per lo più sdegnosa: sottolineava più che altro il fatto che la persona alla quale così ci sirivolgeva non avesse altri titoli più illustri da vantare. Questi titoli comprendevano, oltre ai gradi di nobiltà (conte, barone, principe) e ai più alti gradi militari, anche i Chiny, ovvero le cosiddette "classi" (o "gradi") della gerarchia civile, introdotte nell'amministrazione russa da Pietro il Grande nel 1722, a imitazione dei gradi della gerachia militare. Le classi erano 14, e le prime cinque (dall'alto, Cancelliere, Consigliere segreto effettivo, Consigliere segreto, Consigliere di Stato effettivo, Consigliere di Stato - corrispondenti ai quattro gradi del generalato russo e al grado di brigadìr, immediatamente superiore a quello di colonnello) erano titoli illustri. Questi titoli venivano preposti al cognome - o al nome, patronimico e cognome - quando si parlava del titolato, o quando lo si presentava. All'atto di rivolgerglisi (qualora, s'intende, non si fosse in rapporti di amicizia o buona conoscenza) le cose si complicavano: bisognava ricorrere a ben precisi titoli di reverenza, tutti dalla pronuncia laboriosa - precisamente vashe Vysokoprevoschodìtel'stvo, "vostra alta eccellenza", per la prima e la seconda classe (e i corrispondenti gradi militari); vashe Prevoschodìtel'stvo, "vostra eccellenza", per la terza e la quarta classe (e corrispondenti gradi militari); vashe Vysokorodie, "vostra illustre nobiiltà" (letteralmente: "vostra alta-discendenza"), per la quinta classe (e grado militare corrispondente); vashe Vysokoblagorodie "vostra alta nobiltà" valeva per la sesta settima e ottava classe e per tutti gli ufficiali di stato maggiore. Vashe Blagorodie, "vostra nobiltà", era l'appellativo usato per ogni aristocratico, indifferentemente, e per gli ufficiali dal grado di capitano in giù. Infine, Vashe Sijatel'stvo ("vostro splendore") era il titolo comunemente usato per rivolgersi a conti e principi - titolo nobiliare, quest'ultimo, che non implicava, in Russia, un rapporto di parentela con la casa regnante. Titolo di reverenza generico, e pieno di rispetto, usato generalmente dagli umili nel rivolgersi ai superiori, era l'antico sudar' - un equivalente di barin. Sudar' e soprattutto il femminile sudàrynja potevano tuttavia venir usati anche da gente d'eguale lignaggio, a significare o particolare rispetto o un ironico dispregio.
- nome e cognome veniva usato, ma raramente, o per indicare un muzhik, o per parlare di qualcuno di cui si sapeva poco, o viceversa per parlare di una persona molto famosa, con una sfumatura di solennità.
marturano - Sabato, 20 Gennaio 2007, 18:08 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Uvazhaemyi Gospodin Knjaz! Esli Vy pozvoljaites'...
Aggiungerei qualcosa poco importante, ma magari più curiosa.
1. Nel mondo slavo il nome proprio (quello che sia, di battesimo o cognome) è un tratto personale molto riservato che si lascia conoscere solo a pochi intimi. Al primo approccio infatti il contadino russo lo si conosce meglio col suo nomignolo o soprannome. Il ragionamento era (e in parte rimane ancor oggi nel subcosciente culturale): Se tu sei un mago puoi agire contro di me, ma solo se sai il mio vero nome! Questo è un atteggiamento così radicato che persino al telefono i vecchi o i russi di estrazione sociale più bassa quando si sbaglia numero viene subito detto: Non è qui! (Vy ne tudà popali) e si tronca la conversazione! Mi è capitato quanto segue: Arrivo a Sorocì un paesetto a sud di Minsk per recarmi a casa dei miei suoceri con un tassì. Siccome la casa dei suoceri era un po' fuori della cittadina di Ljuban', io, non conocsendo la strada e dovendola indicare al tassista, ho chiesto a qualche passante. Riconosciuto come straniero quando ho chiesto della famiglia (A vy ne podskazhete gde etc. etc.?) mi hanno detto sempre che nessuno l'aveva mai sentita. Alla fine la mia memoria fotografica mi ha aiutato e la stradina che portava alla casa l'ho trovato da solo. Raccontato tutto ciò a mia moglie e mio suocero, mi è stato subito detto che dovevo chiedere di Polskii ossia il nomignolo di mio suocero reduce dalla guerra in Polonia. In breve benchè tutti lo conoscessero bene in quanto era stato segretario cittadino del KPSS per sviare "me" mi si rispondeva di non conoscerlo. Se avessi detto il nomignolo, allora la gente avrebbe capito che era "in fiducia" presso di lui e mi avrebbero aiutato! Un'amica antropologa mi ha dato l'interpretazione che io vio ho dato prima, ma può anche darsi che tale atteggiamento risalisse alla pratica della delazione.
2.
Zarevich - Domenica, 09 Dicembre 2007, 10:15 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
E.Zùbova, T.Titkòva, O.Sceglòva
Е.Зубова, Т.Титкова, О.Щеглова
«IL SEGRETO DEL VOSTRO NOME, COGNOME, PATRONIMICO»
«ТАЙНА ВАШЕГО ИМЕНИ, ФАМИЛИИ, ОТЧЕСТВА»
Casa Editrice «ProfiKS» Mosca 2006 (Pagine 672)
Издательство «ПрофиКС» Москва 2006
Имя, фамилия и отчество являются неотъемлемой частью жизни каждого из нас. Книга, которую мы предлагаем читателю, содержит информацию о том, как влияет то или иное имя, отчество, фамилия на характер человека, его судьбу. Мы совершаем экскурс в далекое прошлое: говорим о происхождении имен и фамилий. Также вниманию читателя предлагается обзор популярных теорий о значении имен, фамилий и отчеств как современных, так и довольно древних. Книга написана живым, доступным языком. Будет интересна широкой читательской аудитории.
Anonymous - Venerdì, 18 Gennaio 2008, 14:28 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Ma oggi si usa ancora chiamare per nome e patronimico?
Mi spiego meglio: sono stata a pietroburgo per una vacanza studio. l'università si è occupata di trovarci la sistemazione in famiglia. io vivevo in casa con una signora che per prima cosa mi ha detto che dovevo rivolgermi a lei con nome e patronimico perché io sono più giovane e devo portarle rispetto. raccontando la cosa ad un amico russo, questo si è messo a ridere, dicendo che era molto strano. stessa reazione anche da parte di un'amica della signora (per altro sua coetanea, anno più anno meno). mi viene presentata dalla mia padrona di casa che di nuovo mi dice di dover usare il patronimico. l'amica si mette a ridere e mi dice che non è proprio il caso e cose così, ma subito viene interrotta dalla mia ospite che con tono deciso mi dice che non devo nemmeno pensarci, che sarei una maleducata,ecc.
quindi, come funziona in generale? voglio dire, era la signora un po', come dire, "fissata" e decisa a mantenere una tradizione ormai quasi persa oppure, che so, è una questione generazionale?
Myshkin - Venerdì, 18 Gennaio 2008, 14:40 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Questa cosa te la spiegherà benissimo qualunque dei nostri amici russi, Zarevich in primis.
Ma ti assicuro che la signora tua padrona di casa aveva ragione, e a tutt'oggi l'uso di nome e patronimico è la forma più normale e usata quando non si sia in rapporti intimi, tra amici. Certo che i ragazzi giovani proabilmente non si rivolgono tra di loro in questo modo, ma per il resto dei rapporti, è così.
Angelo di fuoco - Venerdì, 18 Gennaio 2008, 16:29 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
In genere:
- adulti che non conoscono i nomi l'uno dell'altro danno del Voi (per esempio, se alla fermata del tram chiedi che ora sia, oppure al supermercato). Per la strada comunque potresti incontrare anche forme meno cortesi ma ciononostante frequenti come девушка (rivolto ad una giovane donna come te), женщина (ad una donna non piú ragazza), молодой человек (giovane uomo), мужчина (ad un uomo non proprio giovane) oppure un semplicissimo (e, a mio avviso volgarissimo) "Эй, вы/ты!". Un caso particolare: al tassista sovente gli si da del tu e si dice "chef" o "начальник" (che è la stessa cosa).
- Tra persone non legate da intimità alcuna normalmente viene usato il nome col patronimico (ad esempio: sarebbe normale col tuo dottore o in genere con funzionarî burocratici),
- i bambini in scuola devono assolutamente rivolgersi ai professori con nome e patronimico,
- è la forma normale tra professori universitarî e studenti, perlopiú anche tra i professori stessi (ma, naturalmente, non tra i studenti),
- si suole rivolgersi a persone d'età chiaramente maggiore usando il nome e patronimico, e non sognarti neanche di dar loro del tu finché non te lo propongano (ma allora usalo tranquillamente!). Esiste anche una forma intermedia piú intima, ma tuttavia rispettuosa: il nome abbinato col "Voi". È possibile combinare queste forme: per esempio, il piú giovane usa il nome col patronimico, mentre il maggiore gli da del Voi, ma usa soltanto il nome.
- Loro, al contrario, possono darti tranquillamente del tu. Per esempio, sarebbe normale che una donna di sessant'anni desse del tu ad una donna quarantenne e la chiamasse доча o дочка, cioè "figlia" (o, nel tuo caso, внучка - "nipotina", perché sei ancora piú giovane), non essendo necessariamente apparentata con lei.
- gli amici dei tuo genitori li chiami normalmente zio Caio o zia Sempronia, se si usi il tu od il voi dipende dal caso.
- persone defunte che sono universalmente conosciute e riverite possono essere chiamate con nome e patronimico: dici Anton Pavlovič e si capisce che parli di Čechov.
Sopra ho descritto la norma, ma devo osservare che, specialmente tra i giovani (per esempio, in aziende dove tutti sono giovani - meno di 35 anni, direi), si sta facendo strada la forma anglosassone : il "tu" ed il nome proprio. Perciò non mi meraviglio troppo (si badi alla parola "troppo"!) che il tuo amico (coetaneo tuo e mio, quindi giovane) si sia messo a ridere. Meno normale trovo invece il comportamento dell'amica della tua padrona di casa, ma comunque, se quell'amica ti diceva che dovevi darle del tu, lo dovevi fare (e continuare a dare del voi con come e patronimico alla padrona di casa). In questo campo complicato molto dipende dall'educazione e dall'¡ndole o disposizione delle persone individuali.
Per chiudere, un caso particolare che ricordo nonostante siano passati molti anni: mia nonna si stupí sentendo me, allora un ragazzino, dare del tu a mio zio suo figlio, mentre mia mamma sua figlia la rassegnò su questo soggetto dicendole che era assolutamente normale.
Anonymous - Venerdì, 18 Gennaio 2008, 18:16 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
grazie davvero!
inizio ad avere le idee più chiare ora...
Anonymous - Giovedì, 31 Gennaio 2008, 14:20 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Ciao a tutti.
Sono nuovo del forum. Da poche settimane sto studiando la lingua russa e devo dire che mi piace molto.
Tra i vari argomenti già trattati la nostra insegnante ci ha parlato della particolare caratteristica della maggiorparte dei nomi russi e appunto che ognuno ha un diminutivo e molto spesso un corrispondente vezzeggiativo.
Mi piacerebbe avere una lista il più possibile esaustiva (in cirillico) dei vari nomi sia maschili che femminili con i corrispondenti diminutivi e vezzeggiativi e se possibile patronimico (anche se i patronimici li ho già trovati).
In rete si trova qualcosa del genere? Oppure c'è qualcuno che ha qualche file magari in PDF o Word o Excel con una lista simile? Ringrazio tutti
Da svidanjia
Daniele
Email:
Myshkin - Giovedì, 31 Gennaio 2008, 14:27 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Ciao Daniele, e benvenuto nel forum!
Sai, una volta avevo visto una lista del tipo che cerchi tu, sui nomi russi e le loro varianti.
Ora non ricordo dove l'avevo trovata, ma ti prometto che appena me ne ricordo te la segnalerò senz'altro.
Un suggerimento: Ti conviene editare il tuo messaggio e togliere o rendere irriconoscibile il tuo indirizzo email ai programmi di spam, altrimenti tra qualche tempo potresti ritrovarti sommerso da e-mail spam!
Anonymous - Sabato, 02 Febbraio 2008, 11:13 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Sai, una volta avevo visto una lista del tipo che cerchi tu, sui nomi russi e le loro varianti.
Ora non ricordo dove l'avevo trovata, ma ti prometto che appena me ne ricordo te la segnalerò senz'altro.
Un suggerimento: Ti conviene editare il tuo messaggio e togliere o rendere irriconoscibile il tuo indirizzo email ai programmi di spam, altrimenti tra qualche tempo potresti ritrovarti sommerso da e-mail spam!
Grazie per la risposta...
Ho trovato qualcosa ma sicuramente in modo non esaustivo sul libro "Il Russo per Italiani" di Julia Dobrovolskaja edito dalla Ca Foscarina. Tra l'altro ottimo libro ma è indirizzato a chi studia la lingua a livello universitario.
Al corso noi utiliziamo invece il libro ПОЕХАЛИ ! Русский язык для взрослых di Станислав Чернышов
Lo conosci? E' un libro molto semplice ed efficace. E' proprio adatto ai principianti e affronta gli argomenti grammaticali in una maniera davvero molto intuitiva e non fa assolutamente pesare le difficoltà. E' edito naturalmente da una casa russa e devo pensare che in fatto di didattica i russi... conoscono bene le loro argomentazioni. Comunque è molto importante stare attenti alle lezioni ma è fondamentale poi esercitarsi molto a casa, leggendo, studiando e scrivendo parecchio. Anche semplicemente ricopiando i testi è utilissimo per la memorizzazione corretta della grafia delle parole.
Ciao
Myshkin - Domenica, 03 Febbraio 2008, 21:02 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
No, non conosco quel libro. Quando ho studiato il russo seguivo un altro testo, ma ora non mi ricordo il nome.
La imparare la grammatica è essenziale, ma la pratica forse lo è ancor di più, e solo ascoltando, leggendo, e poi naturalmente parlando e scrivendo in russo, si può arrivare a parlarlo. Io trovo un'ottima cosa vedere i film russi in originale, è un'ottima pratica per la comprensione, anche se da sola ovviamente non basta. In realtà è tutto utile, dalle canzoni alle fiabe, l'importante è praticare ed esercitarsi.
Ci vuole molta passione, ma è una bellissima lingua davvero.
Anonymous - Lunedì, 04 Febbraio 2008, 09:23 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
No, non conosco quel libro. Quando ho studiato il russo seguivo un altro testo, ma ora non mi ricordo il nome.
La imparare la grammatica è essenziale, ma la pratica forse lo è ancor di più, e solo ascoltando, leggendo, e poi naturalmente parlando e scrivendo in russo, si può arrivare a parlarlo.
Io trovo un'ottima cosa vedere i film russi in originale, è un'ottima pratica per la comprensione, anche se da sola ovviamente non basta. In realtà è tutto utile, dalle canzoni alle fiabe, l'importante è praticare ed esercitarsi.
Ci vuole molta passione, ma è una bellissima lingua davvero.
Si è vero ciò che affermi . Ma vale per tutte le lingue che si imparano e non solo per il russo, ovviamente. Anche io qualche volta guardo film in lingua originale in francese che conosco molto bene. Il web poi è un'ottima fonte: a volte ascolto il notiziario in streaming o le web radio o ancora mi leggo gli articoli più importanti dalle testate giornalistiche più famose. Insomma... tutto fa brodo. Persino le fiabe che a me piacciono molto o comunque racconti per bambini o ancora fumetti ecc.
Chissà mai che un giorno riesca a sfruttare queste opportunità anche per il russo.... mmmmhhhh ho già l'acquolina in bocca. Per ora devo ben rimboccarmi le maniche e cominciare a muovere i primi passi...
Ho visto sul forum il titolo di questo dizionario СЛОВАРЬ РУССКИХ ЛИЧНЫХ ИМЁН... Magari se la reperibilità e il costo non sono eccessivi ci faccio un pensierino.... :nerd:
Un caro saluto
Daniele
Zarevich - Lunedì, 16 Agosto 2010, 06:04 Oggetto: «VOCABOLARIO DEI NOMI PROPRI RUSSI»
Nikolaj Petròvskij Николай Петровский
«VOCABOLARIO DEI NOMI PROPRI RUSSI»
«СЛОВАРЬ РУССКИХ ЛИЧНЫХ ИМЁН»
Casa Editrice «ACT» Mosca 2006 (Pagine 480)
Издательство «АСТ» Москва 2006
Il vocabolario contiene più di 3000 nomi russi sia antichi che nuovi. Gli articoli del vocabolario includono i nomi diminutivi, patronimici (il nome del padre) e notizie etimologiche. Nel presente vocabolario ci sono anche delle informazioni dal calendario ecclesiastico ortodosso. Il vocabolario contiene due indici: l'indice dei nomi diminutivi e l'indice degli onomastici. In qualità di dati aggiornati c’è inclusa un'appendice che contiene un racconto sui nomi russi scritto da Tatiana Aleksandrova.
Il «VOCABOLARIO DEI NOMI PROPRI RUSSI» è destinato alla vasta cerchia dei lettori russi e stranieri, agli specialisti in filologia russa, ai russisti, agli insegnanti della lingua russa, agli studenti e a tutti quelli che si interessano della lingua russa e la sua cultura e storia.
MtH - Venerdì, 12 Novembre 2010, 14:56 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Salve a tutti,
sono nuovo del forum ed in relazione ad un libro che sto scrivendo, sono estremamente interessato (oltre che affascinato) dalla cultura russa.
Nello specifico mi piacerebbe approfondire alcuni aspetti del patronimico e dell'uso dei diminutivi.
Ad esempio, utilizzando quale forma si rivolgerebbe un'insegnante della scuola superiore nei confronti degli allievi? E in che forma ammettendo che l'insegnante voglia risaltare verso l'allievo antipatia o particolare distacco? O viceversa simpatia e stima? Credo che in quest'aspetto della cultura russa si nasconda un efficacissimo oltre che affascinante sottolinguagigo di comunicazione...
Grazie a tutti anticipatamente per qualsiasi risposta.
Luba - Venerdì, 12 Novembre 2010, 15:53 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
le elementari, le madie medie e i le superiori fanno parte di una scuola: secondaria. Esistono anche le scuole di soli sole classi elementari per esempio, ma poche.
Dunque, nella scuola secondaria l'insegnante si rivolge agli alunni dandogli del tu. E usa i cognomi (possono essere esserci 2 o più ragazzi con lo stesso nome)
Alle università si usa la forma di cortesia di solito.
MtH - Venerdì, 12 Novembre 2010, 17:24 Oggetto: Re: NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OG
le elementari, le madie e i superiori fanno parte di una scuola: secondaria. Esistono anche le scuole di soli classi elementari per esempio, ma poche.
Dunque, nella scuola secondaria l'insegnante si rivolge agli alunni dandogli del tu. E usa i cognomi (possono essere 2 o più ragazzi con lo stesso nome)
Alle università si usa la forma di cortesia di solito.
Ti ringrazio infinitamente per la risposta.
Tanto per capirci: se un ragazzo si chiamasse Anatoly Vassilievich Timov l'insegnante si rivolgerebbe a lui chiamandolo semplicemente "Timov" se ho capito bene?
Ti risulta che questo accadesse anche durante il periodo del comunismo, oppure oltre al nome si utilizzava qualche altro suffisso?
Ciao e ancora grazie
Luba - Venerdì, 12 Novembre 2010, 19:07 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Ti ringrazio infinitamente per la risposta.
Tanto per capirci: se un ragazzo si chiamasse Anatoly Vassilievich Timov l'insegnante si rivolgerebbe a lui chiamandolo semplicemente "Timov" se ho capito bene?
Ti risulta che questo accadesse anche durante il periodo del comunismo, oppure oltre al nome si utilizzava qualche altro suffisso?
Ciao e ancora grazie
Si, lo chiama "Timov" ma poi, ci si rivolge "Tolik" molto probabilmente. Ma che altro suffisso intendi?
Assol - Venerdì, 12 Novembre 2010, 20:53 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Mi sembra più probabile che l'insegnante si rivolgerebbe al ragazzo chiamandolo Timov oppure Tolja.
Tolik lo chiamerebbero così altri ragazzi, suoi amici o conoscenti, o forse Toljan, quando ragazzo diventerà più maggiore d'età.
Anonymous - Sabato, 13 Novembre 2010, 08:33 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
MtH ha scritto:
Tanto per capirci: se un ragazzo si chiamasse Anatoly Vassilievich Timov l'insegnante si rivolgerebbe a lui chiamandolo semplicemente "Timov" se ho capito bene?
Ti risulta che questo accadesse anche durante il periodo del comunismo, oppure oltre al nome si utilizzava qualche altro suffisso?
Ciao e ancora grazie
MtH, direi che il periodo del comunismo non c'entra per niente: crederesti che in quel periodo gli insegnanti si rivolgevano agli studenti nominandoli "compagno Petrov"?
Scherzi a parte aggiungerei che nelle scuole medie spesso gli alunni vengogno chiamati per cognome, soprattutto nei primi tempi quano non tutti si conoscono ancora bene, e sempre a lezione quando l'insegnante li interroga. Al di la` delle lezioni l'insegnante si rivolge spesso chiamandoli per nome usando una forma neutrale: Volodia invece di Vova, Igor invece di Igoriok.
Nelle scuole superiori e` solito chiamare gli studenti per nome, ma dandogli del Lei.
P.es.
Анна, когда Вы сможете мне показать Вашу работу?
Comunque i casi sono tanti, le forme usate dipendono anche dallle abitudini dell'insegnate, dai rapporti personali, dalla situazione ecc.
Spero di esserti stata d'aiuto.
Luba - Sabato, 13 Novembre 2010, 09:13 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Luda Mila, forse intendevi le università (e altre istituzioni universitarie, per esempio tipo Scuola superiore universitaria) e non le scuole superiori che sono scuole secondarie di 2°grado?
высшее образование istruzione universitaria
perché a noi nelle superiori si dava del tu, ma all'università i prof ci davano del Voi che come sapete è la forma di cortesia da noi.
MtH - Sabato, 13 Novembre 2010, 16:24 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Vi ringrazio davvero tanto per tutte le risposte.
Ho decisamente le idee più chiare.
Ciao a tutti.
Anonymous - Domenica, 14 Novembre 2010, 09:47 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Luda Mila, forse intendevi le università (e altre istituzioni universitarie, per esempio tipo Scuola superiore universitaria) e non le scuole superiori che sono scuole secondarie di 2°grado?
высшее образование istruzione universitaria
Intendevo quello che avevo scritto: le scuole superiori, e non le classi superiori delle scuole secondarie russe.
Tra l'altro, высшее образование in italiano si dice anche "l'istruzione superiore"
http://it.wikipedia.org/wiki/Istruzione_superiore
Luba - Domenica, 14 Novembre 2010, 12:02 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
non arrabbiarti, Luda Mila, non volevo offenderti ne fare polemiche, solo ho notato questa cosa...
Io non consulterei la Wikipedia, ma il sito di MIUR - Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca
esiste
1 Istruzione (per esempio Istruzione e formazione tecnica superiore)
2 Università
3 Ricerca
se si dice "istruzione superiore" gli italiani lo capiscono come istruzione secondaria
bisogna aggiungere la parola "universitaria", sono poche le scuole che si chiamano così, ecco tutte: Scuola Superiore di Studi Universitari e Perfezionamento S.Anna di PISA, I.U.S.S. - Istituto Universitario di Studi Superiori - PAVIA, Scuola Normale Superiore di PISA. Tutti e tre sono istituti universitari, atenei.
infatti, dovremmo usare la parola "ateneo" che è più generica per dire "università"
nel sito della Scuola Normale Superiore di PISA è scritto:
...La Scuola Normale al Salone dell’Orientamento 2010
La Scuola Normale parteciperà al “Salone dell’Orientamento 2010”: la manifestazione, rivolta a studenti del IV e V anno delle scuole superiori, si articola in incontri, laboratori, percorsi espositivi per fornire ai ragazzi strumenti e informazioni concrete per riflettere sulla costruzione del proprio futuro universitario....
MtH - Martedì, 16 Novembre 2010, 18:21 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Piccola curiosità: come si formano i patronimici di padri stranieri?
Grazie mille.
MtH - Martedì, 16 Novembre 2010, 18:47 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Forse sono stato troppo frettoloso nel comporre la domanda, quindi mi spiego meglio. Mi sembra di aver capito che il patronimico si forma dai nomi tradizionali russi e che ci sia anche un'attinenza con la loro scrittura in cirillico (sucsate eventuali bestialità ). Ma come si risolve una situazione in cui il padre ha un nome arabo, cinese, o comunque non corrispondente alla tradizione ebraico-cristiana?
Grazie anticipatamente per le risposte...
Assol - Martedì, 16 Novembre 2010, 19:12 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Forse sono stato troppo frettoloso nel comporre la domanda, quindi mi spiego meglio. Mi sembra di aver capito che il patronimico si forma dai nomi tradizionali russi e che ci sia anche un'attinenza con la loro scrittura in cirillico (sucsate eventuali bestialità ). Ma come si risolve una situazione in cui il padre ha un nome arabo, cinese, o comunque non corrispondente alla tradizione ebraico-cristiana?
Grazie anticipatamente per le risposte...
Dammi il nome e ne formerò un patronimico.
MtH - Martedì, 16 Novembre 2010, 20:47 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Es. Walid? Muhamed? Bruce?
Assol - Martedì, 16 Novembre 2010, 20:52 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
MtH - Martedì, 16 Novembre 2010, 23:35 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Ok.
E' davvero così semplice?
Basta aggiungere il suffisso "vich" per creare il patronimico? Wow!
Grazie mille!
petit_desaussure - Lunedì, 25 Aprile 2011, 20:11 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Salve a tutti! sono nuovo del forum e mi rivolgo a voi perchè leggendo su internet ho trovato questo sito molto ben strutturato e ricco di informazioni. Avrei bisogno del vostro aiuto se possibile. Sono uno studente futuro laureando alla scuola per interpreti e traduttori di trieste. Pensavo di scrivere la mia tesi sul significato dei cognomi russi, la loro evoluzione nel tempo, il loro significato ed eventuali collegamenti con mitologia o tradizioni popolari. Ho visto che avete pubblicato vari link di libri che parlano di questo tema, non è che ci sarebbe qualcuno di voi che ha qualche libro in pdf o cmq formato digitale disposto a passarmelo? grazie mille!
Assol - Lunedì, 25 Aprile 2011, 21:13 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Ciao e benvenuto al forum!
C'è un bellissimo sito per traduttori e linguisti.
E su questo sito c'è una sezione speciale per la lingua russa dove è possibile trovare dei libri che forse possono esserti utili. Oppure puoi dare un’occhiata a questi link, però attenzione: al sito è necessario registrarsi per vedere i link con i libri
petit_desaussure - Martedì, 26 Aprile 2011, 06:07 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
grazie mille!!!! :)))))) ho provveduto subito alla registrazione così potrò scaricarli....sai dirmi se ci sono anche gli altri titoli presenti nella prima pag di discussione di questo thread??? Grazie mille di nuovo! La mia tesi prende forma! yuppi!!!!
Zarevich - Mercoledì, 27 Aprile 2011, 20:07 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Perché inventare l'acqua calda?
Sono scritti numerosissimi libri. Invece di scrivere qualcosa di nuovo con gli sbagli e di commettere delle inesattezze, sarebbe meglio tradurre dal russo almeno un libro su quest’argomento.
petit_desaussure - Mercoledì, 27 Aprile 2011, 22:33 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
ciao zarevich grazie per il tuo suggerimento ma il fatto è che per la laurea triennale almeno nella mia facoltà ci sconsigliano la traduzione di un libro vero e proprio perchè a livello traduttivo ci sono molte cose che uno studente medio deve ancora imparare e sarebbe meglio giocarsi questa carta per la laurea della specialistica..e poi dalle poche ricerche che finora ho fatto nessuno in facoltà mia ha trattato un argomento simile almeno per quanto riguarda la lingua russa comunque ragazzi su uztranslations purtroppo ho trovato solo il dizionario di Unbegaun...sapete se gli altri titoli posso reperirli altrove online?! grazie mille
Assol - Mercoledì, 27 Aprile 2011, 22:58 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Uztranslations ha una base abbastanza completa dei libri nel settore linguistico e se nella rete si trovano libri in formato elettronico, allora sicuramente sono presentati anche su Uztranslations, se non ci sono, significa che non sono stati scannerizzati e serve cercarli in formato cartaceo e ordinare in internet librerie.
Beth_Lally - Lunedì, 30 Maggio 2011, 20:51 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Salve a tutti, sono nuova di qui, ma ho letto tutto il post, quindi, magari l'avete già detto e mi è sfuggito, ma nel caso una donna abbia un figlio che non viene riconosciuto dal padre, col patronimico come si fa?
Assol - Lunedì, 30 Maggio 2011, 21:01 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Ciao e benvenuta al forum.
In questo caso per il patronimico s’iscrive quello che indicherà la donna, mentre la coluna del nome del padre nel certificato di nascità resta vuota.
Beth_Lally - Lunedì, 30 Maggio 2011, 21:04 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Grazie mille, ultimissima curiosità, se non disturbo: quindi, in questo caso, si potrebbe creare il patronimico partendo dal nome della madre?
Assol - Lunedì, 30 Maggio 2011, 21:08 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
no no, il patronimico resta lo stesso creato dal nome maschile.
Beth_Lally - Lunedì, 30 Maggio 2011, 21:12 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
okay, grazie mille^^ in effetti mi sembrava un po' strana la mia teoria^^
Zarevich - Domenica, 07 Giugno 2015, 07:21 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Olga Glagòleva Ольга Глаголева
«IL TUO NOME ORTODOSSO»
«ТВОЁ ПРАВОСЛАВНОЕ ИМЯ»
Casa Editrice «Geleos» Mosca 2008 (Pagine 256)
Издательство «Гелеос» Москва 2008
Che cosa significa il tuo nome? Dalla quale lingua deriva? Quando è il tuo onomastico? Chi è il tuo Angelo tutelare? Con questo libro potete rispondere a tutte le domande e guardare la propria vita diversamente. Potete deliberatamente scegliere il nome per il bambino, venire a sapere molte cose interessanti degli omonimi.
Il libro è fatto con la meticolosità enciclopedica. Gli articoli sono corredati di commenti dal Calendario ecclesiastico ortodosso (Месяцеслов).
Zarevich - Domenica, 14 Giugno 2015, 08:20 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Anna Pecèrskaja Анна Печерская
«I NOMI ORTODOSSI»
La scelta del nome. I patroni celestiali. Il calendario ecclesiastico
«ПРАВОСЛАВНЫЕ ИМЕНА»
Выбор имени. Небесные покровители. Святцы
Casa Editrice «Amrita» Mosca 2013
Издательство «Амрита» Москва 2013
Fin dai tempi remoti il nome è una parte indivisibile di ogni uomo. Dietro le parole e le suoni si ripara una personalità. Questo libro racconta le tradizioni ortodosse di dare il nome ai bambini. Che cosa significano quei nomi.
Per mezzo di «именослов» ortodosso o del calendario ecclesiastico, potrete scegliere il nome per il neonato ed anche determinare il giorno del vostro onomastico.
Il nome russo ha tre componenti: nome (имя), patronimico (отчество), cognome (фамилия). La maggior parte dei nomi trae origine dalla tradizione cristiana, greca o latina, (Ivan, Aleksandr, Lev, Elena, Anna, Irina), mentre altri sono di origine slava (Boris, Gleb, Nadezda, Vsevolod, Vjaceslav, Kirill, Ilja).
Ognuno di questi nomi ha un diminutivo, che è il modo in cui viene chiamata normalmente la persona in ambiente scolastico, oppure familiarmente dai colleghi di lavoro o ancora in ogni caso in cui ci sia un minimo di confidenza e non vi siano rapporti di subordinazione. Inoltre, ogni nome ha una o più forme di vezzeggiativo che vengono utilizzate in famiglia e dalle persone più intime.
Il patronimico si forma a partire dal nome del padre aggiungendo un suffisso che termina in -ich per i figli maschi e -va per le figlie femmine. Il nome seguito dal patronimico serve per individuare in maniera univoca un collega laddove, per esempio, possono esserci una moltitudine di Ivan. Nome più patronimico è normalmente la maniera in cui il capoufficio chiama il sottoposto.
Infine i cognomi russi sono variabili in genere. Il cognome viene utilizzato solo nei momenti ufficiali o burocratici, altrimenti, anche in situazioni formali, si preferisce servirsi della forma nome più patronimico.
Non usare la forma adatta significa, a seconda dei casi, o prendersi delle confidenze eccessive o voler mantenere a tutti i costi le distanze.
Ad esempio Ivan, figlio di Vladimir Tòdorov sarà registrato all'anagrafe come Ivan Vladimirovich Todorov, sarà chiamato dal suo capoufficio Ivan Vladimirovich, dai colleghi e dagli amici Vanja, dalla madre Vanjusha o Ivanushka. Sua sorella Irina, sarà registrata all'anagrafe come Irina Vladimirovna Todorova, sarà chiamata dal capoufficio Irina Vladimirovna, le colleghe la chiameranno Ira e la madre o il fidanzato Irochka.
Zarevich - Lunedì, 22 Giugno 2015, 12:32 Oggetto: «I NOMI, I PATRONIMICI E I COGNOMI RUSSI» Le regole dell’uso
Valerij Berkòv Валерий Берков
«I NOMI, I PATRONIMICI E I COGNOMI RUSSI»
Le regole dell’uso
«РУССКИЕ ИМЕНА, ОТЧЕСТВА И ФАМИЛИИ»
Правила употребления
Casa Editrice «Vysshaja shkola» Mosca 2005 (Pagine 72)
Издательство «Высшая школа» Москва 2005
Il libro è dedicato alla strutturazione del sistema dei nomi, dei patronimici e dei cognomi russi. Nella parte principale del libro si prendono in esame varie forme dei nomi e dei cognomi e le loro combinazioni. All’allegato sono presentate le liste dei nomi e cognomi più diffusi. Il libro sarà interessante per i filologi, per gli studenti che imparano la lingua russa come straniera.
Fedor - Lunedì, 27 Luglio 2015, 18:37 Oggetto: Re: «I NOMI, I PATRONIMICI E I COGNOMI RUSSI» Le Regole Dell
addirittura un libro per cognomi e patronimici?
Zarevich - Venerdì, 22 Dicembre 2017, 07:43 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Анна Суслова и Александра Суперанская
«I NOMI RUSSI»
«О РУССКИХ ИМЕНАХ»
Casa Editrice «Lenizdat» Leningrado 1991 (Pagine 220)
Издательство «Лениздат» Ленинград 1991
Il presente libro racconta della storia dei nomi russi, di tutti i cambiamenti nell’onomastico russo per molti secoli.
Zarevich - Lunedì, 19 Febbraio 2018, 20:38 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
«DIZIONARIO DELLE FORME POPOLARI DEI NOMI RUSSI»
«СЛОВАРЬ НАРОДНЫХ ФОРМ РУССКИХ ИМЁН»
Casa Editrice «Librokom» Mosca 2017 (Pagine 367)
Издательство «Либроком» Москва 2017
Il presente dizionario contribuisce all’identificazione di varie varianti dello stesso nome. Il dizionario contiene più di 25 000 dei vari nomi russi e dà una risposta alla domanda: quali forme popolari dei nomi russi esistono.
Zarevich - Martedì, 09 Aprile 2019, 15:11 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
«L’ONOMASTICA RUSSA E L’ONOMASTICA DELLA RUSSIA»
«РУССКАЯ ОНОМАСТИКА И ОНОМАСТИКА РОССИИ»
Collana: «Enciclopedia russa» («Русская энциклопедия»)
Casa Editrice «Shkola-Press» Mosca 1994 (Pagine 288)
Издательство «Школа-Пресс» Москва 1994
Basandosi sulle recenti scoperte dell’Onomastica, dello studio dei nomi propri, il dizionario dà un'idea precisa dell’origine dei nomi dei fiumi e delle montagne, delle città e dei villaggi di varie regioni della Russia. Racconta dei nomi, dei patronimici, dei cognomi e dei soprannomi degli uomini russi. I nomi degli Dei antichi russi, i nomignoli degli animali, i nomi dei venti, i nomi delle stelle.
Zarevich - Lunedì, 26 Dicembre 2022, 14:02 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Чем русские фамилии, оканчивающиеся на «-ин», отличаются оканчивающихся на «-ов»
In che modo i cognomi russi che terminano in «-in» differiscono da quelli che terminano in «-ov»
C'è un'opinione così diffusa che i cognomi che terminano in «-ov» siano originariamente russi: Ivanov, Petrov, Kuznetsov, ecc. Ma i proprietari di cognomi su «-in», «-ih», «-iy» non possono più vantarsi di tale «russità». In effetti, tutto è un po' più complicato. Ma possiamo affermare con sicurezza che entrambi i cognomi con «-ov» e i cognomi con «-in» sono caratteristici della lingua russa. Tra gli indigeni della Russia, la loro prevalenza è rispettivamente del 60% e del 30%. L'origine dei cognomi con il suffisso «-ov». I cognomi apparvero in Russia nel XIII secolo, ma alla fine entrarono in uso tra la maggioranza contadina del paese già a cavallo tra il XIX e il XX secolo. E molti abitanti del villaggio li ricevettero anche più tardi, negli anni 1920-1930. I cognomi possono essere formati in modi diversi. Il più delle volte prende il nome dal padre. Ad esempio, il figlio di Piotr è stato registrato come «Petrov» e Kasjan – «Kasjanov». I membri di una famiglia numerosa in diverse generazioni potrebbero ricevere un cognome con il nome del primogenito della famiglia. Erano comuni anche i cognomi per professione (Kuznetsov, Plotnikov, Popov, Gonciarov), per soprannome (Bezborodov, Kossolapov, Lysov), per luogo di residenza. Allo stesso modo, apparivano cognomi con «-ev» - se il nome, il soprannome o la professione terminavano con una consonante morbida: Andreev, Medvedev, Bondarev. L'origine dei cognomi con il suffisso «-in». In linea di principio, lo stesso vale per i cognomi con «-in». Erano anche dati da patronimico, soprannome o professione, se la parola base terminava con una vocale. Cioè, Ilja - Iljin, Sava - Savin, Fomà - Fomin. Per i bambini cresciuti senza padre, si potrebbe usare un fiammifero, l'analogo femminile di un patronimico. Così, ad esempio, si formano i cognomi Mìnin - il figlio di Mina, Màrfin - il figlio di Màrfa. A proposito, anche ai bambini contadini che apparivano dal proprietario terriero o dai suoi ospiti venivano dati cognomi in base al nome della madre. A proposito, i famosi nomi di Pushkin e Gagarin provengono dalla stessa opera. Pùshkin è il figlio di un artigliere o di un uomo dalla voce alta soprannominato «Pùshka» («Пушка»). Gagàrin, invece, deriva dal nome di un uccello acquatico che emette un grido acuto, simile a una risata. Il soprannome «Gagàra» in Russia è stato assegnato a persone allegre o goffe con un collo lungo. Inoltre, il suffisso «-in» è stato utilizzato anche per le forme diminutive del nome: Sema - Semin, Petja - Petin. Perché ci sono più cognomi che iniziano con «-ov»? Se non altro perché in russo la maggior parte dei nomi maschili finisce in consonante. Lo stesso vale per i titoli di lavoro. Le forme minuscole non venivano usate così spesso, di solito in relazione a persone ancora giovani o di carnagione piccola. Inoltre, nelle regioni meridionali del paese venivano spesso utilizzate forme speciali di nomi che terminavano in «o». Ivashko - invece di Ivan, Fedko - invece di Fiodor, Gerasko - invece di Gerassim. da qui apparvero cognomi come Ivashkov o Fedkov. Vale la pena menzionare un altro fatto interessante, caratteristico del sud della Russia. Sul territorio della regione, i cosacchi del Don non riconoscevano i cognomi che terminavano in «-in» e «-iy» e li rifacevano in «più russi». Così Iljin divenne Iljinov e Kuzmin - Kuzminov ...
Zarevich - Lunedì, 26 Dicembre 2022, 14:13 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Leon Katakov Леон Катаков
«L’ONOMASTICA DIVERTENTE»
A proposito di cognomi russi
«ЗАНИМАТЕЛЬНАЯ ОНОМАСТИКА»
О русских фамилиях
Casa Editrice «Flinta» Mosca 2020 (Pagine 240)
Издательство «Флинта» Москва 2020
Il libro sistematizza i cognomi russi per vari motivi, fornisce numerosi fatti sui cognomi, raccoglie curiosità ad essi associate; vengono identificate e descritte le statistiche di frequenza per i doppi cognomi, viene fornita un'analisi statistica comparativa dei testi letterari e dei cognomi. Il secondo capitolo contiene diverse storie dedicate ai cognomi. L'appendice descrive i nomi associati al mondo animale e vegetale. Per la più ampia gamma di lettori - tutti coloro che sono interessati ai cognomi russi.
Zarevich - Giovedì, 29 Dicembre 2022, 12:22 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
Dato che stiamo parlando dell'origine dei cognomi russi, vorrei presentare una storia di Anton Cechov, che si chiama «Cognome del cavallo» («Лошадиная фамилия» «A Horsey Name»). Consiglio a tutti di leggere questa storia!
La storia di Anton Cechov. Pubblicato per la prima volta sul «Giornale di Pietroburgo», 7 luglio 1885, nella sezione «Note volanti» con il sottotitolo: «Scena». Scritto sotto forma di aneddoto.
Quando il maggiore generale in pensione Buldeev ebbe mal di denti, l'impiegato Ivan Evseevich gli consigliò di rivolgersi a un guaritore che sapeva parlare di tale dolore (anche in contumacia, per telegrafo). Tuttavia, l'impiegato ha dimenticato il nome di questo stregone-stregone, ha solo ricordato che lei «come se fosse come un cavallo». La famiglia del generale iniziò a selezionare cognomi come Kopytin, Trojkin, Uzdechkin, Gnedov, Merinov, ecc. Solo quando il dottore arriva per rimuovere un dente malato, tornando indietro e parlando con l'impiegato del cibo per il suo cavallo, il dottore suggerisce all'impiegato ricordare questo «cognome di cavallo» - Ovsòv (Овсов). La parola russa «овёс» significa «avena».
Anton Cechov Антон Чехов
«IL COGNOME DEL CAVALLO» «ЛОШАДИНАЯ ФАМИЛИЯ»
Collana: «Biblioteca scolastica» («Школьная библиотека»)
Casa Editrice «Detskaja literatura» Mosca 2021 (Pagine 284)
Издательство «Детская литература» Москва 2021
Anton Cechov (Антон Чехов) è uno degli scrittori più brillanti ed eccezionali della letteratura russa, il cui contributo alla cultura mondiale non può essere sopravvalutato. Anton Cechov non si è mai limitato a un riflesso unilaterale della vita umana, ma ha mostrato abilmente tutta la sua versatilità e drammaticità, l'irreversibilità degli eventi passati. Lo scrittore ha lasciato al lettore il diritto di agire come una sorta di coautore, comprendendo in modo indipendente sia il testo che la vita in esso riflessa. Il libro include storie umoristiche e vaudeville di Anton Cechov: «Troppo salato» («Пересолил»), «Grasso e magro» («Толстый и тонкий»), «Chirurgia» («Хирургия»), «La Bottatrice» («Налим»), «Una Proposta» («Предложение»), «L’Anniversario» («Юбилей») e, naturalmente, «Il Cognome del cavallo» («Лошадиная фамилия»).
Zarevich - Venerdì, 31 Marzo 2023, 08:52 Oggetto: «NOMI, PATRONIMICI E DIMINUTIVI NELLA RUSSIA DI IERI E OGGI»
«SERGHEJ» «СЕРГЕЙ»
Ora il nome Serghej (Сергей) è uno dei più popolari in Russia. Nel frattempo, ha radici antiche e prima non tutti i ragazzi potevano essere chiamati Serghej. Ciò può essere spiegato dal significato di questo nome, dal modo in cui viene decifrato. Secondo alcune fonti, il nome Sergei deriverebbe dall'antica famiglia romana di patrizi Sergio. Il capostipite del clan era della città di Alba Longa, da dove provenivano anche i fondatori di Roma. Nella mitologia greco-romana, Sergio è menzionato come amico dell'eroe della guerra di Troia, Enea. Il rappresentante più famoso di questo genere è Mark Sergius Sils, un guerriero che perse la mano destra durante la seconda guerra punica, ma allo stesso tempo continuò a combattere alla pari con gli altri. È interessante notare che la maggior parte dei rappresentanti del clan Sergio erano guerrieri. Il nome Serghej, che originariamente suonava come Sergio, arrivò in Russia nel X secolo insieme al cristianesimo. Uno dei primi portatori di questo nome nella storia della religione cristiana fu San Sergio il Romano, che subì il martirio. Successivamente, anche i sacerdoti e i monaci Sergio del Sinai, Sergio di Valaam il Taumaturgo e Sergio di Radonezh furono canonizzati come santi. Di conseguenza, il nome Serghej è entrato nei calendari della chiesa, che sono stati usati in Russia quando si sceglieva un nome per un neonato. È interessante che anche i rappresentanti dell'aristocrazia fossero chiamati con questo nome in Russia. E questo è facile da spiegare, perché nella traduzione dal latino Serghej sta per «nobile», «molto stimato». Dal XVIII secolo, il nome veniva dato soprattutto ai figli della nobiltà. Tra la gente comune, questo nome divenne popolare alla fine del XIX secolo. Già all'inizio del XX secolo entrava nella top ten dei nomi più comuni e, dopo la Grande Guerra Patriottica, era al secondo posto. Molto spesso, ai figli veniva dato il nome Serghej nel nostro paese negli anni '60. Ora in Russia chiamano i loro figli meno spesso che in URSS, ma questo nome è ancora tra i trenta più comuni.