Sono usciti i libri nella lingua russa dello «scomodo» classico italiano del XX secolo entrati nel codice dei libri proibiti del Vaticano. «Bonaparte» vuol dire la «buona parte», Napoleone, com'è noto, finì male. «Malaparte» vuol dire la «parte mala». Lo scrittore e giornalista italiano Kurt Erich Suckert (1898–1957) decise che avrebbe finito bene se si prende lo pseudonimo «Malaparte». I suoi libri sono complicati, ambigui, con grande fatica si trovano parole per valutarli. Sino a questo momento il posto dei suoi libri nella letteratura mondiale resta indeterminato. Nella letteratura italiana invece lui è un talento riconosciuto, ma «scomodo». E' scomodo leggerlo, è scomodo accettarlo, è scomodo pensare agli avvenimenti descritti da lui, è molto comodo odiarlo. Lui invece fece in tempo a vivere come fascista e come comunista. Di Malaparte parlano poco, ne scrivono di meno. I suoi due romanzi pubblicati in Russia, in russo, «Kaputt» («Капут», 1944) e «La Pelle» («Шкура», 1949) sono rimasti per ora senza dovuta attenzione. Curzio Malaparte, nome d'arte di Kurt Erich Suckert (1898-1957), è stato uno scrittore, giornalista, ufficiale, poeta e saggista italiano. È particolarmente noto, soprattutto all'estero, per i suoi romanzi «Kaputt» e «La pelle», resoconti autobiografici della sua esperienza di giornalista e ufficiale durante la seconda guerra mondiale.
Curzio Malaparte Курцио Малапарте
«KAPUTT» «КАПУТ»
Traduzione dall’italiano al russo di Ghennadij Fiodorov (Геннадий Фёдоров)
Casa Editrice «Ad Marginem» Mosca 2015 (Pagine 440)
Издательство «Ад Маргинем» Москва 2015
«Kaputt» è un libro scritto da Curzio Malaparte tra il 1941 ed il 1943. È difficile definirlo un romanzo nel senso comune del termine: non ha uno sviluppo di trama prevedibile. È piuttosto un insieme di episodi, in parte autobiografici, tenuti assieme dal riferimento alla cornice bellica in cui si dipana il racconto.
Curzio Malaparte Курцио Малапарте
«LA PELLE» «ШКУРА»
Traduzione dall’italiano al russo di Ghennadij Fiodorov (Геннадий Фёдоров)
Casa Editrice «Ad Marginem» Mosca 2015 (Pagine 304)
Издательство «Ад Маргинем» Москва 2015
«La pelle» è un romanzo dello scrittore italiano Curzio Malaparte, pubblicato nel 1949. Narra dell'occupazione alleata in Italia dal 1943 al 1945. Nel 1950 il libro venne condannato dal Vaticano e messo all'Indice dei libri proibiti (Index Librorum Prohibitorum). Nel romanzo, ambientato in massima parte a Napoli, Malaparte pone in contrasto l'innocenza (e ingenuità) dei soldati americani con la disperazione e corruzione degli italiani sconfitti; soprattutto mette in dubbio le facili interpretazioni moralistiche del conflitto. Il libro attinge molto, come il precedente «Kaputt», all'esperienza di guerra dell'autore, che dal novembre 1943 al marzo 1946 svolse le funzioni di ufficiale di collegamento aggregato all'Alto Comando Americano in Italia («Kaputt» è invece basato sulle esperienze di Malaparte sul fronte russo, dove era nella doppia veste di ufficiale del Regio Esercito e corrispondente del «Corriere della Sera»). Da questo romanzo è stato tratto il film omonimo del 1981, diretto da Liliana Cavani.