«ALEKSANDR SMIRNOV: IL PITTORE RUSSO»
«АЛЕКСАНДР СМИРНОВ: РУССКИЙ ХУДОЖНИК»
Nella si è aperta la mostra di pittura di Aleksandr Smirnòv (Александр Смирнов) intitolata «Soggetti russi e italiani. Gerusalemme. Schizzi di carattere biblico» («Российские и итальянские мотивы. Иерусалим. Библейские эскизы».). La maggior parte dei quadri è stata realizzata durante i viaggi artistici in Italia e in Israele, e viene esposta in Russia per la prima volta. Aleksandr Smirnov non si sforza di dare nuove interpretazioni postmoderniste agli eventi evangelici, ma prosegue nel solco della tradizione del realismo russo. Nei suoi quadri si percepisce l’influsso dei classici russi quali Vasilij Polènov (Василий Поленов), Viktor Vasnetsòv (Виктор Васнецов) e Mikhail Nèsterov (Михаил Нестеров). Il pittore definisce la sua arte come «Vangelo a colori» (« Евангелие в красках»). Sulle sue tele si animano letteralmente di fronte allo spettatore gli eroi delle storie bibliche, dipinti con vera maestria. Proprio una settimana prima dell’apertura della mostra il pittore è ritornato da Israele, da dove ha portato qualche decina di studi nuovi. Ancora nel secolo XIX tra i pittori russi era nata la peculiare tradizione di viaggiare in Palestina per eseguire delle creazioni su temi biblici. Così, Vassilij Polenov nel 1881 iniziò il lavoro sul «Cristo e la peccatrice» («Христос и грешница»). Per la ricostruzione del veritiero contesto storico in cui si svolsero i fatti e le azioni della vita di Cristo, intraprese viaggi in Egitto, Siria, Palestina, passando anche per la Grecia.