Arca Russa
Letteratura e Teatro - «LA POVERA LISA» di Nikolaj Karamzin
Zarevich - Martedì, 01 Maggio 2007, 17:46
Oggetto: «LA POVERA LISA» di Nikolaj Karamzin
«LA POVERA LISA» «БЕДНАЯ ЛИЗА» di Nikolaj Karamzin
Nikolaj Karamzin (Николай Карамзин) nacque a Michajlovka nel 1766 e morì a San Pietroburgo nel 1826. Letterato eclettico e raffinato, dal 1790 al 1792 pubblicò sulla «Rivista moscovita» da lui stesso redatta. Il celebre storico e scrittore russo, l’autore della «Storia dello Stato Russo» in dodici volumi («История Государства Российского», 1816-1829).
Nikolaj Karamzin è il fondatore del Sentimentalismo nella letteratura russa, «Le Lettere di un viaggiatore russo» («Письма русского путешественника»), diario di un lungo soggiorno in Europa. I suoi racconti e romanzi brevi segnarono la nascita di una nuova sensibilità letteraria («Sentimentalismo» «Сентиментализм»). Il più famoso e popolare romanzo breve è «La Povera Lisa» («Бедная Лиза», 1792), tragica storia di un amore non corrisposto, ispirata ai modelli del romanzo lacrimoso inglese. Dal 1804 Nikolaj Karamzin si dedicò interamente alla stesura della monumentale «Storia dello stato russo», interrotta alla sua morte. L'opera ha posizioni filo-monarchiche. «La Storia» di Nikolaj Karamzin inspirò Aleksandr Pushkin a scrivere il suo dramma «Boris Godunov» («Борис Годунов») e Modest Mussorgskij, il quale scrisse la sua opera lirica su Pushkin e Karamzin.
Il romanzo breve «La Povera Lisa» («Бедная Лиза») entra nella lettura scolastica e fra i temi per la licenza liceale. Cercherò anch’io di scrivere della povera Lisa e del suo amore triste, ma lo scriverò in italiano.
All’inizio del romanzo l’autore racconta dei dintorni di Mosca (gli anni ’90 del Settecento), ci racconta delle mura del Monastero di San Sìmon (Симонов Монастырь) dalle quali si vede tutta Mosca. L’autore ci racconta che trenta anni prima qui, presso il Monastero, viveva la bella ragazza Lisa con la sua vecchia madre. La madre era debole e malata e non poteva lavorare, perciò Lisa dalla mattina alla sera lavorava, tesseva la tela, faceva la calza, di primavera vendeva i fiori di bosco, d’estate invece i funghi e le bacche.
Una volta mentre lei vendeva a Mosca i mughetti, incontrò un giovanotto generoso e gentile, il quale invece di cinque copechi le pagò un rublo, ma Lisa si rifiutò di prenderlo e prese solo 5 copechi. Il giovanotto le chiese dove viveva. Quella sera Lisa raccontò alla sua povera madre dell’incontro con il giovanotto. Il giorno seguente Lisa portò in città i migliori mughetti, ma quel giovanotto non venne. Il giorno dopo ancora il giovanotto visitò la povera casa di Lisa, e propose a Lisa di vendere i mughetti solo a lui. Il giovanotto si chiamava Erast. Era un nobile, intelligente e ricco. Lui passava la vita spensierata ma era sempre triste. Avendo incontrato Lisa lui decise di lasciare per ora “il gran mondo dei nobili”. Lisa non sapeva chi era quel giovanotto e se ne innamorò. Poco dopo Erast le fece una dichiarazione d'amore.
Erano passati due mesi. Lisa andò a Mosca a comprare qualcosa e ci vide Erast in una bellissima carrozza. Lisa si avvicinò e lo abbracciò ma Erast le disse che era fidanzato con un'altra e che avrebbe dovuto prenderla in moglie. Le diede cento rubli e le chiese di lasciarlo in pace. Erast si era giocato a carte la fortuna e per pagare i suoi debiti ora doveva prendere in moglie un’anziana vedova ricca.
Lisa dette i soldi alla sua amica Aniuta per portarli a sua madre, e si buttò in uno stagno. Fu sepolta sotto una quercia. Quando la madre venne a sapere tutto morì subito.
Erast fino alla fine della sua vita fu sfortunato e infelice. Lui si riteneva l'assassino della povera ragazza. Erast stesso raccontò questa storia triste all’autore del romanzo e gli fece vedere la tomba di Lisa vicino alla vecchia quercia. L’autore del romanzo finisce la sua storia con una frase: «Ora, forse, si sono riconciliati» («Теперь, может быть, они уже примирились»).
«LA POVERA LISA» «БЕДНАЯ ЛИЗА» di Nikolaj Karamzin
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Myshkin - Martedì, 01 Maggio 2007, 18:11
Oggetto: «LA POVERA LISA» di Nikolaj Karamzin
Molto interessante, caro Zarevich!
Grazie per la recensione, ho già visto che esiste la traduzione italiana, penso che ne approfitterò!
Zarevich - Martedì, 01 Maggio 2007, 18:43
Oggetto: «LA POVERA LISA» di Nikolaj Karamzin
Questo romanzo sentimentale è interessante perché Karamzin descrive la città di Mosca e i suoi dintorni degli anni ‘90 del Settecento con tutti i boschi e i monasteri, gli stagni e le alberete. Prima di tutto il Monastero Sìmonov che ora non esiste più, o piuttosto esistono solo le sue rovine, ora conservate. Ma lo stagno in cui annegò Lisa esiste. Si chiama lo Stagno di Lisa (Лизин Пруд). In quegli anni il Monastero Simonov si trovava fuori città, nei dintorni di Mosca. Ora è un luogo non lontano dal centro. Lisa andava in città a vendere i fiori. Ci metteva 20 o 25 minuti a piedi per arrivare fino al centro, per esempio fino alla Piazza Rossa dove allora era il mercato. Il romanzo è molto bello, scritto con la bella lingua, un po’ arcaica, ma leggibile.
Argonauta - Martedì, 01 Maggio 2007, 20:59
Oggetto: «LA POVERA LISA» di Nikolaj Karamzin
L'ho letto lo scorso anno, mi è piaciuto molto.
Questi nobili rubacuori!
Sono dei furbastri! Adesso, nella nostra società, è più facile trovare una Lisa smaliziata disposta a lasciare con facilità Erast nei tormenti dell'amore!
PS
Perché scrivi che l'opera ha posizioni filo-monarchiche? Non trovi che il comportamento scorretto di Erast sia l'esempio di una "cattiva" nobiltà, che approfittando della sua posizione sociale e dei suoi soldi illude ed inganna il popolino?
Zarevich - Martedì, 01 Maggio 2007, 21:37
Oggetto: «LA POVERA LISA» di Nikolaj Karamzin
Ho scritto che la Storia dello Stato Russo di Karamzin è filo-monarchica
"La Povera Lisa" invece è il romanzo sentimentale e sentimentalistico
Tu non mi hai capito bene
Argonauta - Mercoledì, 02 Maggio 2007, 18:20
Oggetto: «LA POVERA LISA» di Nikolaj Karamzin
Adesso ho capito. La "Storia dello Stato Russo", ne ho sentito parlare, ma non la conosco minimamente.
Myshkin - Giovedì, 03 Maggio 2007, 09:49
Oggetto: «LA POVERA LISA» di Nikolaj Karamzin
Ok, l'ho acquistato!
Insieme a questo ho preso anche "L'immortale. Storia di un uomo vero" di Olga Slàvnikova.
Visto che il suo ultimo libro -
"2017" - che è stato premiato a dicembre scorso con il Booker Russo 2006 non è ancora stato tradotto in italiano, ho deciso di prendere quest'unico disponibile in italiano.
Se non sbaglio è il suo penultimo lavoro. Chi l'ha letto?
Zarevich - Giovedì, 03 Maggio 2007, 12:35
Oggetto: «LA POVERA LISA» di Nikolaj Karamzin
Hai acquistato La Povera Lisa? Adesso puoi scrivere la composizione scolastica come lo scrivono scolari russi. È un piccolo romanzo breve. Insieme a quel romanzo ci sono le altre opere di Karamzin? Per esempio “Natalia, la figlia del bioardo” ("Наталия, боярская дочь"), o c’è solo La povera Lisa?
"L'immortale. Storia di un uomo vero" di Olga Slàvnikova è il suo penultimo romanzo. L’ultimo è "L’Anno 2017", il migliore romanzo russo dell’anno 2006.
Myshkin - Giovedì, 03 Maggio 2007, 13:05
Oggetto: «LA POVERA LISA» Di Nikolaj Karamzin
Sì, potrò fare un tema sulla piccola Lisa, come i bambini!
Purtroppo c'è solo quel racconto, o almeno così ho capito, deve ancora arrivarmi.
Argonauta - Giovedì, 03 Maggio 2007, 14:19
Oggetto: «LA POVERA LISA» di Nikolaj Karamzin
Se hai preso l'edizione Giovanni Tranchida c'è anche "Natalia, la figlia del boiardo". Questo secondo racconto mi è piaciuto un po' di meno rispetto a la "La povera Lisa".
Myshkin - Giovedì, 03 Maggio 2007, 14:36
Oggetto: Re: «LA POVERA LISA» Di Nikolaj Karamzin
Sì, è quella. Allora c'è anche "Natalia, la figlia del boiardo".
Tanto meglio!
Zarevich - Lunedì, 05 Gennaio 2009, 11:40
Oggetto: Re: «LA POVERA LISA» di Nikolaj Karamzin
Il quadro di Orest Kiprènskij “La Povera Lisa” 1827
Galleria Tretiakov di Mosca
Myshkin - Lunedì, 17 Gennaio 2011, 12:56
Oggetto: «LA POVERA LISA» di Nikolaj Karamzin
Straordinario!
Un vero capolavoro d'animazione per un racconto pieno di sensibilità e poesia.
E la musica è semplicemente splendida!
Zarevich - Lunedì, 12 Settembre 2016, 22:20
Oggetto: «LA POVERA LISA» di Nikolaj Karamzin
Nikolaj Karamzin Николай Карамзин
«LA POVERA LISA» «БЕДНАЯ ЛИЗА»
Questo bel racconto diventò un modello della letteratura sentimentale russa. A differenza del classicismo con il suo culto della ragione, Nikolaj Karamzin approvava il culto dei sentimenti, della sensibilità e della compassione. Nikolaj Karamzin nel suo racconto in ugual misura prova compassione per Erast (Эраст) e per Lisa (Лиза). Inoltre a differenza delle opere del classicismo, il racconto «La Povera Lisa» («Бедная Лиза») è privo della moralità, del didattismo, del tono edificante. L’autore non fa prediche, ma cerca di suscitare fra i suoi lettori delle sofferenze del cuore e dell'anima. Leggete questo racconto «La Povera Lisa» («Бедная Лиза») di Nikolaj Karamzin. È una bella letteratura russa!
Zarevich
Leonid Dessjàtnikov (Леонид Десятников)
«LA POVERA LISA» «БЕДНАЯ ЛИЗА» Opera lirica in un atto
https://www.arcarussa.it/forum/viewt...&highlight=lisa
Zarevich - Domenica, 24 Giugno 2018, 19:32
Oggetto: «LA POVERA LISA» di Nikolaj Karamzin
«LA POVERA LISA» «БЕДНАЯ ЛИЗА»
I sentimenti, i pensieri, la natura… La povera e buona ragazza Lisa ha incontrato per disgrazia un bel signore nobile molto buono ma sventato e leggero. Quale ragazza semplice di campagna non si innamorerà del bell’uomo? Noi tutti sappiamo come finiscono le simili storie. I signori ricchi sposano le signore ricche, invece le ragazze povere restano con cuore infranto e poi… si annegano nel fiume.
È il sentimentalismo…
Zarevich - Venerdì, 24 Settembre 2021, 01:21
Oggetto: «LA POVERA LISA» di Nikolaj Karamzin
«La povera Lisa» «Бедная Лиза» di Nikolaj Karamzin
Riassunto
Vicino al monastero di Sìmonov, non lontano da Mosca, vivevano una ragazza Lisa e la sua vecchia madre. Vivevano in povertà. La vecchia si indeboliva di giorno in giorno. Solo a Lisa importava dei soldi.
Una primavera ha commerciato in mughetti in città. Un giovane, ben vestito, le si avvicinò e disse che avrebbe comprato fiori per un rublo, perché una tale bellezza, raccolta da una tale bellezza, non costa meno. Lisa ha rifiutato. Poi l'uomo le promise di comprarle fiori ogni giorno e desiderò che li raccogliesse esclusivamente per lui.
A casa, Lisa ne parlò a sua madre e il giorno dopo raccolse i più bei mughetti, ma non vedendo quella persona, gettò tristemente i fiori nel fiume. Il giorno dopo lo straniero in persona venne a casa loro. Apparve a sua madre come un ospite gentile. Il suo nome era Erast. Ha promesso di continuare a venire per i fiori direttamente a Lisa.
La vergine bellezza della ragazza scosse Erast nel profondo della sua anima, perché prima di allora il suo cuore gentile non conosceva altro che divertimento ventoso.
Diverse settimane meravigliose sono volate in incontri innocenti, ma una volta in una delle date Lisa si è arrabbiata. Il figlio di un ricco contadino la corteggiò. La madre ha cercato di convincerla a questo matrimonio. Erast consolò la sua amata e disse che si sarebbe ancora fidanzato con Lisa. E si è offeso quando la sua amata ha ricordato l'impossibilità del loro matrimonio a causa della disuguaglianza sociale. Erast ha giurato che la cosa principale per lui in Lisa è la sua anima. Immediatamente la ragazza si gettò tra le sue braccia e l'integrità andò perduta. Sentimenti di paura e sorpresa hanno riempito la mia anima, lacrime scorrevano dagli occhi di Lisa durante la separazione.
Dopo quello che è successo, Erast è cambiato notevolmente, non è stato ispirato dai sentimenti che aveva già provato. In una delle date, Erast disse che sarebbe partito per l'esercito, ma dopo avrebbe sicuramente trovato Lisa e avrebbero vissuto insieme. Per Lisa la separazione era appena sopportabile, ma il pensiero del futuro la scaldava.
Questo si trascinò per circa due mesi, e una volta che Lisa incontrò Erast a Mosca, le raccontò del suo improvviso fidanzamento.
Lisa era scioccata, le sue gambe vagavano da sole, fermandosi allo stagno, dove trascorreva così tante ore felici con il suo amante. I ricordi la facevano riflettere. Lanciando un'occhiata alla ragazza della porta accanto, la chiamò e, ficcandole dentro tutti i soldi, le chiese di scusarsi con sua madre. Poi si gettò in acqua e annegò.
Dalle notizie arrivate, la vecchia ha avuto un duro colpo. Erast, tuttavia, dovette sposare una vecchia vedova, perché nel servizio perdeva molto a carte. Quando Erast scoprì cosa era successo a Lisa, non riuscì a venire a patti e si considerò colpevole della sua morte.
La storia di Karamzin ci insegna a non mentire o tradire mai, a pensare alle nostre azioni e alle loro conseguenze, nonostante l'ebbrezza dei nostri sentimenti.
Zarevich - Giovedì, 12 Settembre 2024, 18:44
Oggetto: «LA POVERA LISA» di Nikolaj Karamzin
«LA POVERA LISA» DI NIKOLAJ KARAMZIN
«БЕДНАЯ ЛИЗА» НИКОЛАЯ КАРАМЗИНА
Per chi se lo fosse dimenticato, ricordiamo la trama. La povera Liza è una contadina di diciassette anni che vive nel territorio della moderna Zamoskvorechye, isolata dalla società. Tutta la sua famiglia è composta da una madre anziana (per gli standard del XVIII secolo), che ha seppellito suo marito due anni fa ed è ancora in lutto... e questo è tutto. Niente fratelli, niente sorelle, niente zii, niente nonne. Lisa non ha nemmeno amici. La situazione non è particolarmente plausibile, ma, ovviamente, Karamzin lo ha fatto deliberatamente in modo che nulla distraesse l'attenzione del lettore dal personaggio centrale e dal suo tormento mentale, il cui motivo è semplice, ma non per questo meno triste: Erast. Un nobile viziato, stanco dell'amore per le civette sociali e convinto che solo con una ragazza semplice possa essere legato da un sentimento genuino e profondo. Solo ora, sognando una ragazza di villaggio pura e ingenua, Erast non teneva conto del fatto che per lui, un nobile ereditario, sposare una contadina era un'idea del regno della finzione non scientifica. Naturalmente, da un punto di vista puramente tecnico, un matrimonio del genere era possibile. Ma questo porterebbe al fatto che l'intera società secolare guardava Erast come se fosse pazzo, e alcuni non avrebbero potuto resistere a fare commenti dubbi. E il concetto di onore per un nobile era di fondamentale importanza. Numerosi duelli - scontri tra rappresentanti della classe più privilegiata - nei secoli XVIII-XIX avvennero proprio perché qualcuno dell'alta società offese l'onore di un altro: ad esempio, insultò o addirittura semplicemente diffuse voci.