Arca Russa :: Leggi Argomento - «NEL SOBBORGO TEDESCO» di Aleksandr Benois

A Mosca si svolgerà V l’Asta internazionale degli oggetti dell’arte. Il top-lotto sarà un quadro del pittore disegnatore, scrittore e librettista russo Aleksandr Benois (Александр Бенуа 1870-1960) sotto il lungo titolo «Nel Sobborgo Tedesco. La Partenza di Pietro I dalla casa di Lefort» («В Немецкой Слободе. Отъезд Петра I из дома Лефорта»). Gli specialisti che l’hanno visto solo di recente sono stati colpiti che per molti anni il quadro era nascosto dagli occhi degli uomini. Per la prima volta nella sua centenaria storia, il quadro di Aleksandr Benois lo si può vedere fino al 12 febbraio 2011 nella galleria. Il quadro capitò alla mostra dalla famiglia dei discendenti del noto editore Iosif Knebel (Иосиф Кнебель) il quale lo ordinò nel 1909 ad Aleksandr Benois per la propria scuola. Iosif Knebel gli ordinò molti quadri della serie «I Quadri della Storia Russa» («Картины по русской истории»), i quali poi si stampavano come cartoline e riproduzioni dal 1908 al 1913. I quadri stessi erano conservati nella famiglia dei Knebel perciò al vasto pubblico erano inaccessibili. Ora si può vedere un quadro di Aleksandr Benois che sarà esposto prima dell’Asta dell’Arte Russa. Poi il quadro sarà venduto … Chi lo acquisterà … non si sa …
Sul quadro di Aleksandr Benois è rappresentato il quartiere di Mosca «Lefòrtovo» («Лефортово») che ai tempi di Pietro I si chiamava «Sobborgo Tedesco» («Немецкая Слобода»), dove vivevano i tedeschi e gli olandesi. Il giovane Zar Pietro I arrivava spesso qui dal suo amico Franz Lefort, le cui truppe erano state disposte qui vicino al «Sobborgo Tedesco». Franz Lefort (Франц Лефорт 1656 Ginevra - 1699 Mosca), lo statista, il generale-ammiraglio, il fedele compagno di lotta di Pietro I.
Il quartiere si considera che sia stato fondato nel 1689, quando una serie di palazzi fu costruita per gli imperatori russi e i nobili. Nei secoli più tardi, il quartiere «Sobborgo Tedesco» fu chiamato Lefòrtovo e ospitava le truppe e le organizzazioni militari ed inoltre venne pesantemente industrializzato.
Aleksandr Benois raffigurò la fine dell’assemblea di Pietro I al Palazzo di Franz Lefort e il momento quando lo Zar verso il mattino lascia il «Sobborgo Tedesco».
«Nel Sobborgo Tedesco. La Partenza di Pietro I dalla casa di Lefort» («В Немецкой Слободе. Отъезд Петра I из дома Лефорта»).

Speriamo che questo quadro rimanga in Russia, se non sbaglio, quest'artista è la stessa persona, che fece rimanere la Madonna Benois dipinta da Leonardo da Vinci a San Pietroburgo ed è una gloria nazionale anche come artista e come intellettuale.

Ehm... quello della "Madonna Benois" era suo fratello Léon Benois, architetto (Wiki, Wiki!). Comunque rinnovo l'augurio, che il quadro rimanga in Russia.

Si è già tenuta l'asta? Si sa com'è andata a finire, e se qualcuno l'avesse acquistato, si può sapere il suo nome?

Si apre una magnifica vista del paese, presentata dall'artista da un punto alto, da cui si possono vedere il mulino, la chiesa e la pianura, boschi, fiume, nuvole che si allungano in lontananza oltre l'orizzonte. Il fulcro è, ovviamente, la casa di Lefort: luminosa, illuminata di luci, ricca, con una magnifica architettura, leggera e ariosa, che dà ulteriore festività all'intero evento. E questo è davvero un evento - dopo tutto, lo stesso zar Pietro il Grande è nell'insediamento! Anche se a quel tempo, ancora molto giovane, Peter I è venuto da amici tedeschi per studiare con loro le scienze europee, conduce revisioni ed esercitazioni, testa i cannoni, fa lui stesso fuochi d'artificio e si occupa di falegnameria. Ma il sovrano riposa anche in modo regale, su larga scala, con «bevute e divertimento». E la mattina, di nuovo affari! Il dipinto di Aleksandr Benois cattura solo la partenza dello zar la mattina presto dall'insediamento tedesco. Lascia la casa di Lefort con numerosi collaboratori, cortigiani, servi e domestici. Questo suscita il massimo interesse di tutti i residenti dell'insediamento. La gente si è riversata nelle strade per vedere con i propri occhi il meraviglioso zar russo.