Leonid Dessjàtnikov (Леонид Десятников)
«LA POVERA LISA» «БЕДНАЯ ЛИЗА»
Opera in un atto
Al solo nominare il romanzo di Nikolaj Karamzìn «La Povera Lisa» («Бедная Лиза») ogni cuore russo si stringe e cade in afflizione… La storia triste e nello stesso tempo bella, conosciuta dalla scuola perché entra nella lettura scolastica e fra i temi per la licenza liceale. Questa volta vorrei presentare ai nostri utenti del nostro forum «ARCARUSSA» il CD con la registrazione dell’Opera lirica sul romanzo di Karamzin del compositore contemporaneo russo Leonid Dessjàtnikov (Леонид Десятников). La Prima dell’Opera «La Povera Lisa» si svolse nel lontano anno 1980. Per quattro anni fu nel repertorio del Teatro Musicale da Camera di Mosca diretto da Boris Pokrovskij, ma poi l’opera non fu più rappresentata per circa 20 anni. Come ha raccontato il produttore del compact disc, il noto pianista Aleksej Goribòl’ (Алексей Гориболь), l’Opera lirica «La Povera Lisa» è stata di nuovo eseguita alla vigilia dell’anniversario del compositore Leonid Dessjàtnikov (nato nel 1955) ed allora è venuta l’idea a registrare l’opera su CD. L’Opera lirica «La Povera Lisa» fu scritta da Leonid Dessjàtnikov durante il quarto anno dei suoi studi al Conservatorio di Leningrado. Il lavoro dello studente di venti anni è di una bellezza stupenda. Nell’Opera ci sono solo due esecutori, tenore e soprano, ed anche nove musicisti-strumentalisti. L’Opera è scritta per undici solisti. Sul CD suonano i musicisti dell’Orchestra Sinfonica della Filarmonica di San Pietroburgo. Il soprano Julia Korpaciòva (Юлия Корпачёва) interpreta la parte di Lisa e il tenore australiano Andrew Goodwin (Эндрю Гудвин) interpreta la parte di Erast. (Andrew Goodwin studiò al Conservatorio di San Pietroburgo dal 1999 al 2005).
Il romanzo breve «sentimentale» scritto e pubblicato da Nikolaj Karamzìn nel 1792 «La Povera Lisa» («Бедная Лиза»). Cercherò di scrivere in italiano della povera Lisa e del suo amore triste per far capire bene ai nostri amici italiani tutta la storia della povera Lisa. All’inizio del romanzo l’autore racconta dei dintorni di Mosca (gli anni ’90 del Settecento), ci racconta delle mura del Monastero di San Sìmon (Симонов Монастырь) dalle quali si vede tutta Mosca. L’autore ci racconta che trenta anni prima qui, presso il Monastero, viveva la bella ragazza Lisa con la sua vecchia madre. La madre era debole e malata e non poteva lavorare, perciò Lisa dalla mattina alla sera lavorava, tesseva la tela, faceva la calza, di primavera vendeva i fiori di bosco, d’estate invece i funghi e le bacche.
Una volta mentre lei vendeva a Mosca i mughetti, incontrò un giovanotto generoso e gentile, il quale invece di cinque copechi le dette un rublo, ma Lisa si rifiutò di prenderlo e prese solo 5 copechi. Il giovanotto le chiese dove viveva. Quella sera Lisa raccontò alla sua povera madre dell’incontro con il giovanotto. Il giorno seguente Lisa portò in città i migliori mughetti, ma quel giovanotto non venne. Il giorno dopo ancora il giovanotto visitò la povera casa di Lisa, e propose a Lisa di vendere i mughetti solo a lui. Il giovanotto si chiamava Erast. Era un nobile, intelligente e ricco. Lui passava la vita spensierata ma era sempre triste. Avendo incontrato Lisa lui decise di lasciare per ora «il gran mondo dei nobili». Lisa non sapeva chi era quel giovanotto e se ne innamorò. Poco dopo Erast le fece una dichiarazione d'amore. Erano passati due mesi. Lisa andò a Mosca a comprare qualcosa e ci vide Erast in una bellissima carrozza. Lisa si avvicinò e lo abbracciò ma Erast le disse che era fidanzato con un'altra e che avrebbe dovuto prenderla in moglie. Le diede cento rubli e le chiese di lasciarlo in pace. Erast si era giocato a carte la fortuna e per pagare i suoi debiti ora doveva prendere in moglie un’anziana vedova ricca.
Lisa dette i soldi alla sua amica Aniuta per portarli a sua madre, e si buttò in uno stagno. Fu sepolta sotto una quercia. Quando la madre venne a sapere tutto morì subito.
Erast fino alla fine della sua vita fu sfortunato e infelice. Lui si riteneva l'assassino della povera ragazza. Erast stesso raccontò questa storia triste all’autore del romanzo e gli fece vedere la tomba di Lisa vicino alla vecchia quercia. L’autore del romanzo finisce la sua storia con una frase: «Ora, forse, si sono riconciliati» («Теперь, может быть, они уже примирились»).
Leonid Dessjàtnikov (Леонид Десятников)
«LA POVERA LISA» «БЕДНАЯ ЛИЗА»
Opera in un atto
1. «Может быть, никто из живущих в Москве...» (voce)
2. «Молодой хорошо одетый человек...» (soprano)
3. «На другой день Лиза нарвала самых лучших ландышей...» (tenore)
4. «Здравствуй, девушка. Я очень устал» (Erast)
5. «Если бы тот, кто занимает теперь мысли мои...» (Lisa)
6. «Ах, какой прекрасный день!» (Lisa)
7. «Однажды вечером долго ждал Эраст своей Лизы» (tenore)
8. «Ах, я боюсь того, что случилось с нами!» (Lisa)
9. «Однажды пять дней сряду она не видала его» (soprano)
10. «Таким образом прошло около двух месяцев» (soprano)
11. «Её погребли близ пруда...» (tenore)
12. «Если бы тот, кто занимает теперь мысли мои...» (Spettro di Lisa)
Registrato: 2007