Cari Amici,
la scorsa settimana a capo della nostra Associazione abbiamo fatto un viaggio molto importante nella Ossezia del Nord Alania. A BESLAN.
Un viaggio allo scopo di chiudere un percorso durato dal 2004 subito dopo la strage dei bambini ( e non solo bambini) ad oggi.
Abbiamo avuto un accolgienza assolutamente indescrivibile e l'agibilità è stata assoluta (nel Caucaso ciò è spesso impossibile) grazie alla autorità locali ed ai nostri amici osseti.
Ora con calma rifletteremo come aiutarli ancora
Un abbraccio a tutti NON DIMENTICATELI ! Noi non lo faremo
All'aereoporto ci accolgono in costume nazionale
BALLANO IN NOSTRO ONORE
Alla "CITTA' DEGLI ANGELI" con Susanna DUDIEVA, leader del Comitato Madri di Beslan
HO DEPOSTO I FIORI ANCHE PER VOI
LA NUOVA SCUOLA N.1 DONO DELLA RUSSIA
CON IL SINDACO (SULLA DESTRA) APPENA CONFERITA L'ALTA ONOREFICIENZA DI CITTADINO ONORARIO DELLA CITTA' DI BESLAN Embarassed
NCONTRO UFFICIALE CON IL GOVERNO DELLA OSSEZIA DEL NORD ALANIA
CONSEGNO LA CAMPANA DEI CADUTI DELLA CITTA' DELLA PACE DI ROVERETO COME SIMBOLO DI PACE PER TUTTA LA RUSSIA ED LE REPUBBLICHE DEL CAUCASO
Caro Kar, queste foto sono una importante testimonianza per noi, e ci portano col cuore in quei luoghi che ci sono così vicini e cari.
Grazie per il tuo instancabile e preziosissimo lavoro!
Sono fotografie davvero molto belle, Karenin.
Rendono testimonianza delle grandi sofferenze subite dal popolo russo in occasione di quell'episodio di cinque anni fa
che ha sconvolto l'opinione pubblica di tutto il mondo, o almeno lo avrebbe dovuto fare.
Voglio esprimerti tutta la mia solidarietà per il tuo lavoro e per quello dell'Associazione "Aiutateci a salvare i bambini" in quei
territori della russia dove le ferite sono ancora aperte e dolenti. Spero di avere presto l'occasione di portare personalmente
dei fiori sulle tombe dove giacciono i numerosi "piccoli russi", vittime di Beslan.
Nel frattempo ti mando un vivissimo ringraziamento.
Si, certo, Karenin. Penso che la tua sia una giusta precisazione
Quando parlavo di "russi" facevo naturalmente riferimento anche agli osseti, senza nessuna distinzione tra etnie e culture.
Chiedo scusa, perchè in effetti è giusto qualche volta parlare di Osseti e non generalizzare, semplificando, nel chiamare "russi" tutti
quelli che vivono in territorio russo. Di questo mi scuso. Il fatto è che in una strage come questa penso che le vittime del terrore
abbiano un po' tutte lo stesso colore e che, nel dolore e nella memoria di chi è sopravvissuto, le divisioni tra popoli non dovrebbero
trovare spazio. Quando e se avrò l'opportunità di venire a Beslan, porterò dei fiori anche per i "piccoli osseti".