Il balletto di August Bournonville (1805-1879) «NAPOLI» l’ha traslocato al Teatro «Stanislavskij» di Mosca il direttore del Balletto Reale Danese Frank Andersen (Director of the Royal Danish Ballet). Il balletto «NAPOLI» di Bournonville in Danimarca è come «IL LAGO DEI CIGNI» in Russia.
Lo spettacolo «NAPOLI» da più di 150 anni è nel repertorio del Balletto Reale Danese. La musica, nonostante che appaia così pittorescamente napoletana, è stata commissionata a quattro compositori danesi: Niels Wilhelm Gade, Edvard Helsted, Hans Christian Lumbye, e Holger Simon Paulli.
Il balletto «NAPOLI» fu realizzato da Bournonville nel 1842 al Royal Danish Ballet. È una favola su una ragazza che è fatta prigioniera al re subacqueo e liberata grazie all’amore del povero pescatore.
Il 27 marzo 2009 al Teatro «Stanislavskij» di Mosca si è svolta la Prima del famoso balletto.
SITO UFFICIALE DEL TEATRO STANISLAVSKIJ DI MOSCA
www.stanislavskymusic.ru
«NAPOLI» «НЕАПОЛЬ»
Teresina, una ragazza del popolo, ha due pretendenti: uno venditore ambulante di limonata, l’altro di spaghetti. Lei è innamorata di Gennaro, un pescatore. Per confutare i pettegolezzi su l’infedeltà di Teresina, Gennaro le chiede la mano. Partono insieme in barca, ma una tempesta affonda il battello e solo Gennaro si salva. La madre di Teresina lo accusa di aver ammazzato la figlia. Gennaro, disperato, cerca consolazione presso un frate, che gli dona un’immagine della Madonna e gli esorta di andare alla ricerca di Teresina. Teresina intanto, è stata salvata dalle Nereidi che le hanno portato alla Grotta Azzurra dove dimora il dio Golfo. Il dio si invaghisce della ragazza e la trasforma in Nereide, cancellando ogni ricordo della sua esistenza precedente. Gennaro approda nella grotta e vede Teresina, ma lei non lo riconosce.
Le mostra l’immagine della Madonna, ed a Teresina viene miracolosamente restituita la forma umana e i suoi ricordi. Golfo, davanti ad una simile potenza, non può fare altro che offrire dei doni agli sposini. Ricompaiano a Napoli per fare un pellegrinaggio di ringraziamento, ma il popolo accusa Gennaro di stregoneria per aver risuscitata un’annegata. Il frate interviene, svelando che non è stato Gennaro, ma l’intervento miracoloso della Madonna a salvare Teresina. Finisce felicemente con una scatenata tarantella, accompagnato dalla musica di Hans Christian Lumbye.