Il 1 marzo il Presidente Medvedev sara’ a Bari in visita di lavoro per partecipare insieme a Giorgio Napolitano alla cerimonia della consegna della Chiesa russa al Patriarcato di Mosca
Questo complesso ecclesiale si trova a poca distanza dalla Basilica di San Nicola in cui dal 1087 sono esposte le reliquie del santo venerato da ortodossi e cattolici gia’ prima dello scisma.
Alla fine del XIX secolo, per far fronte alle difficolta’ che dovevano affrontare i pellegrini russi, la direzione della Societa’ imperiale ortodossa di Palestina decise di costruire la Casa del pellegrino.
Nel febbraio del 1911 fu acquistata una area di piu’ di un ettaro per costruire la Chiesa di San Nicola e la Casa del pellegrino. I lavori iniziati nel 1913 si conclusero nel 1918 grazie all’opera della Granduchessa Elisabetta, sorella dell’imperatrice e di Nicola Secondo. Il complesso comprende la Chiesa superiore di San Nicola e quella inferiore di San Spiridone, le celle monastiche e la Casa del pellegrino. Il progetto appartiene all’architetto russo Aleksei Sciusev, poi accademico in scienze architettoniche.
La storia di questa chiesa e’ tragica come quella della Russia e della Chiesa ortodossa nel XX secolo. Dopo l’ottobre del 1917 e la guerra civile il complesso cadde in rovina perche’ i suoli abitatori non disponevano dei mezzi necessari per farvi fronte. Ovviamente cessarono i pellegrinaggi. Il principe Zhevakhov, ex vice procuratore del Sinodo, allora emigrato a Bari, nel 1936 consegno’ tutta la proprieta’ al comune a condizione che la chiesa ortodossa potesse utilizzarla per fini culturali .
Nella meta’ degli anni ’90, visto l’accresciuto flusso di pellegrini diretti a Bari provenienti dalla Russia e dagli altri paesi della Cis si rivolsero al Comune con la richiesta di restituire al Patriarcato di Mosca la Chiesa superiore e parte dei locali della casa del pellegrino per poter aprire una propria rappresentanza e un centro di pellegrinaggio. Le trattative si conclusero il 23 novembre del 1998 con un accordo che consegnava in uso perpetuo al Patriarcato di Mosca della Chiesa superiore di San Nicola e di altri locali di uso civico. Il Santo Sinodo della Chiesa russa ortodossa nomino’ il suo padre guardiano. Alla fine degli anni le autorita’ di Bari consegnarono una parte dei fabbricati che pero’ rimanevano in carico al Comune,il che rappresentava un ostacolo per lo sviluppo del pellegrinaggio.
L’accordo che assegnava in proprieta’ della Russia tutto il complesso fu firmato nel marzo del 2007 durante la visita in Italia dell’allora presidente Putin. In seguito quella decisione politica per la consegna del complesso ecclesiale su base gratuita ha avuto il suo iter giuridico conclusosi nell’aprile del 2008. Nel novembre scorso a Roma quell’atto fu formalizzato. Era stato previsto che le chiavi del complesso sarebbero state consegnate a Medvedev durante la sua visita in Italia nel dicembre scorso,ma l’improvvisa scomparsa del Patriarca russo causo’ un rinvio.
Il complesso ecclesiale della Chiesa russa viene preso in consegna dall’Ufficio affari generali della presidenza e dopo le procedure giuridiche del caso sara’ trasmesso in proprieta’ perpetua della Chiesa ortodossa russa.
www.ruvr.ru