Il suo stile si riconosce subito. I critici confrontano le sue immagini con la rivelazione artistica, i suoi amici lo chiamano il «papa di Bonifacio», il personaggio del famoso cartone animato russo. L’animazione e il teatro dei burattini, le illustrazioni e le arti grafiche, Alìmov lavora con successo in questi generi plastici. Di recente l’artista ha celebrato il suo settantesimo compleanno. Per il suo giubileo è stata aperta la sua mostra personale alla Casa Centrale del Pittore a Mosca. La Sala di Gogol, la sala di Bulgakov, la Sala di Hoffmann sono solo una piccola parte di questa grande mostra del pittore. Lo stile di Alimov è sempre il grottesco, la satira e l’arguzia. I suoi lavori per «Il Maestro e Margherita» di Bulgakov sono conosciuti. Il pittore ha cominciato a lavorare con questo ciclo nel 1975 e proprio in questi anni è nata l’idea di fare il cartone animato. Serghej Alimov dice: «Nel mio ciclo del romanzo bulgakoviano io non ho toccato affatto il tema di Jeshua, ma ho preso solo il tema legato con Mosca. Il tema di Mosca bulgakoviana e delle avventure dei personaggi mi era più vicino…»
SERGHEJ ALIMOV
WOLAND E BEHEMOT «MAESTRO E MARGHERITA»
Se c’è Bulgakov deve esserci Gogol. Le illustrazioni di Alimov per «Le Anime Morte» («Мёртвые Души») sono da tempo diventate di crestomazia. Su «Il Naso» («Нос») di Gogol il pittore voleva fare insieme con il regista Ghennadij Shpàlikov (Геннадий Шпаликов) un cartone musicale con la musica di Shostakovich. Ma quest’idea non è stata realizzata e sono rimaste moltissime illustrazioni. Serghej Alìmov dipingeva anche molto per i libri per bambini e per i mensili per bambini come «Kolobok» («Колобок»), «Le Illustrazioni Allegre» («Весёлые Картинки»), «Il Romanzo-Gazzetta per bambini» («Детская Роман-Газета»). Alla mostra si possono vedere gli abbozzi per lo spettacolo futuro «Gulliver» fatti per il Teatro dei Burattini «Obraztsòv».