L'impegno antirusso di "Freedom House"
Mercoledì scorso l’Organizzazione americana “Freedom House”, che si autodefinisce “struttura non governativa”, ha presentato un rapporto annuale sullo stato della libertà nel mondo. Secondo i loro esperti, nel 2007 la situazione nel campo dei diritti umani è deteriorata. Non in tutti i paesi ma solo nella quinta parte del mondo che non fa capo alla NATO. In Occidente, naturalmente, non ci sono che oasi di libertà e di democrazia! Anzi, ce n’è un’eccedenza tale da potere esportare! Alcuni passi del rapporto vengono analizzati dall’osservatore de La Voce della Russia Seghej Guk.
Una valutazione estremamente negativa è stata data alla Russia. Questa volta Mosca è stata sottoposta ad una dura critica per il cosiddetto spettacolo con le elezioni parlamentari. I burocrati russi insieme ai mass-media da loro controllati, in sostanza, hanno messo a tacere i critici del presidente Putin,- si afferma nel rapporto.
Ad onor del vero, va detto che nel corso delle elezioni alla Duma si sono stati parecchie violazioni, dirette e no. I dirigenti regionali hanno utilizzato, in misura eccessiva, le loro risorse amministrative. Anche sono la vittoria del partito Russia Unita era predeterminata in base ai risultati delle inchieste dell’opinione pubblica.
I fatti di violazione che non erano in grado di influire in modo radicale sull’esito generale della votazione, sono stati presi dalla Freedom House prevalentemente dai mass-media “controllati” russi, compreso dalle pubblicazioni dei critici del Cremino, e poi abilmente presentati in modo discriminatorio per la Russia.
A Mosca ha cominciato a funzionare l’Istituto Internazionale di Studi comparativi delle culture politiche che in cooperazione con la fondazione “Istituto di Democrazia e di Cooperazione” intende analizzare gli aspetti positivi e negativi dei sistemi elettorali della Russia e dell’Occidente. Chi dei nostri ascoltatori ha sentito parlare di queste strutture? Sono convinto che nessuno! — rileva il nostro osservatore. – Non c’è da stupirsi: le autorità dell’Ue e degli USA non vogliono avviare un adeguato scambio di informazioni. In Russia lavorano numerose organizzazioni e fondazioni non commerciali occidentali, esprimendo ad alta voce le loro contestazioni riguardo a singoli aspetti della nostra vita. In Europa e negli Usa invece simili strutture russe non esistono affatto.
Ossia non c’è connessione a ritorno. La popolazione dei paesi dell’Ue e degli USA è isolata dalle preoccupazioni degli altri.