Arca Russa

Storia, Filosofia, Politica - «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»

Zarevich - Lunedì, 09 Aprile 2007, 06:45
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
CATERINA II LA GRANDE (1729–1796) ЕКАТЕРИНА II ВЕЛИКАЯ
Battezzata come Sofia Augusta Federica Caterina naque a Stettino, in Pomerania, da Cristiano August, principe tedesco di Anhalt-Zerbst, e da Elisabetta di Holstein. Nel 1744 la Zarina Elisavèta Petròvna (Елизавета Петровна, figlia di Pietro il Grande) scelse Sofia come moglie per suo nipote Pietro, che intendeva designare come suo erede. Sofia cambiò il suo nome in «Caterina» (Ekaterina o Jekaterina) quando si convertì alla fede russo-ortodossa.
Caterina II Aleksejevna (Екатерина II Алексеевна), conosciuta spesso come Caterina la Grande (Екатерина Великая), fu imperatrice di Russia dal 28 giugno 1762 fino alla sua morte nel 1796. Caterina fu sepolta alla Cattedrale di San Pietro e Paolo nella Fortezza di San Pietro e Paolo a San Pietroburgo. Era anche cugina di Gustavo III di Svezia e di Carlo XIII di Svezia. Caterina è uno dei più significativi esempi di sovrano illuminato.
È una piccola nota biografica della Sovrana della Russia della seconda metà del Settecento.
Pochi sanno che Caterina fu anche scrittrice e scrisse commedie, romanzi e memorie. Caterina approvava l'Illuminismo (Просвещение) e considerava sé stessa un filosofo sul trono. Fu conosciuta come una patrona delle arti e della letteratura e fece la conoscenza di Voltaire, Diderot e D'Alembert, tutti famosi enciclopedisti francesi, che in seguito consolidarono la sua reputazione nei loro scritti. La sua «Memoria» («Memoires de l’Imperatrice Catharine II») scritta fra il 1771 e il 1794 è una lettura assai avvincente. Se avete un po’ di tempo vi consiglierei di trovare quel libro in russo o in francese. Non so se è tradotto in italiano. Spero di si. «Memoires» si chiamano in russo «Le note scritte da me stessa» o «Le note di sua mano» («Собственноручные Записки» «Ecrits Parellememe»). Una lettura formidabile, informativa e cognitiva! Kàten’ka (Кàтенька), come la chiamava il popolo russo, descrive in modo avvincente tutta la sua vita. La Corte Imperiale, i suoi favoriti, la politica e la storia russa della sua epoca.
Ma la nostra Kàten’ka (Кàтенька) scriveva anche le opere letterarie. Le pieces teatrali, i racconti, la prosa, la pubblicistica. Cercherò di elencare alcune opere letterarie. Tra virgolette vorrei notare che Caterina non si fermava mai sotto le sue opere letterarie e scriveva sotto pseudonimo. La sua amica, la Contessa Ekaterina Dàshkova, editava la sua rivista letteraria «Collocutore degli Amatori della Parola Russa» («Собеседник любителей российского слова») in cui pubblicava quasi tutte le opere letterarie di Caterina II. Ho scritto quasi tutte perché ad un certo momento le due Caterine litigarono seriamente e Caterina II smise di pubblicarsi nella rivista «Collocatore»

Prosa
1.«Storie vere e bubbole» («Были и Небылицы») che erano scritte in russo dal nome di un giovanotto in forma di chiacchiera scherzosa.

2.«Leonina» ossia «Le Massime e le Imprese del Signore Leone» («Леониана», или «Изречения и деяния господина Леона»). Le piccole parodie scritte in francese ritrovate dopo la morte di Caterina nei suoi archivi.

3.«Le divinazioni Scherzose» («Шутливые Предсказания»). Delle caratteristiche dell’ambiente vicino di Caterina. Non stampabile. Ad uso esclusivo!

4.«La Favola dello Zarevich Khlor» e «La Favola dello Zarevich Fevej» («Сказка о Царевича Хлоре» «Сказка о Царевиче Февее»). Due fiabe letterarie che entrano nelle sue opere pedagogiche. La fiabe scritte per il suo nipotino amato Aleksandr, in futuro Zar Aleksandr I.

Drammaturgia
1.«Историческое представление из жизни Рюрика» («Lo Spettacolo storico dalla vita del Principe Riurik»). L’opera teatrale della storia della Russia e del primo principe Rurik

2.«Il Regno del Principe Oleg» («Начальное управление Олега»). L’opera teatrale della storia della Russia.

3.«Il Cavaliere sfortunato Kossomètovich» («Горебогатырь Косометович») (la prima rappresentazione 1790 Teatro d’Eremitage)

4.«Il vestibolo di un notabile boiardo» («Передняя знатного боярина»). Commedia teatrale (la prima rappresentazione 1772 Teatro della Corte Imperiale).

5.«Se la Donna vaneggia, il Diavolo le crede» («Баба бредит, чорт ли ей верит»). Opera teatrale incompiuta

Myshkin - Martedì, 10 Aprile 2007, 09:50
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
Molto interessante, caro Zarevich. Indubbiamente Caterina II fu un ottimo sovrano, con una visione illuminata ed aperta verso le arti e le scienze come pochi. Non sapevo che avesse scritto e pubblicato tante opere!

Zarevich - Martedì, 10 Aprile 2007, 12:30
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
Sì, è vero, la Caterina era un personaggio eccezionale.
Non tutte sue opere letterarie io avevo elencato. Io ho due volumi delle sue opere.
Secondo me la sua “Memoria” è un libro da leggere sempre.
E' scritto con un gran umorismo. Era una donna da gran talento.
Io ritengo che debba essere tradotto in italiano. Ne sono sicuro.

Zarevich - Domenica, 23 Dicembre 2007, 20:44
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
Voldemar Baljàsin Вольдемар Балязин
«CATERINA LA GRANDE E LA SUA FAMIGLIA»
«ЕКАТЕРИНА ВЕЛИКАЯ И ЕЁ СЕМЕЙСТВО»
Casa Editrice «OLMA Media Grupp» Mosca 2007 (Pagine 224)
Издательство «ОЛМА Медиа Групп» Москва 2007

Lo scontento nell’esercito per l’Imperatore Piotr III (Пётр III) era così grande che sfociò in una congiura contro di lui. L’Imperatore Piotr III (1728 1762), Zar di Russia per sei mesi nel 1762.
L’ispiratore della congiura diventa l’ufficiale Grigòrij Orlòv (Григорий Орлов) e i suoi fratelli. Caterina, assieme all'amante Grigori Orlòv, pianificò di detronizzare Pietro, dal momento che già ella pensava di divorziare da lui. La Guardia d'Onore di Pietro III gli si rivoltò contro fomentata dalla Zarina. Caterina divenne imperatrice con il supporto di gran parte della nobiltà. Poco dopo, Pietro venne ucciso mentre era in carcere a Ropsha. Rimane ancora oggi il dubbio se la Zarina sia stata la mandante o meno dell'omicidio.
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Piotr III e Caterina II
Caterina condusse abilmente gli affari dello Stato in modo sicuro e solido. Diciotto anni passiti da lei in Russia prima di salire al trono, non passarono oltre. Lei conosceva bene il Paese, la sua storia, la lingua e le tradizioni. Dai primi giorni del suo regno Caterina manifestò la straordinaria capacità e la resistenza alla fatica di scegliere degli affidabili aiutanti esperti e periti.
Ekaterina II di Russia (Екатерина II), conosciuta anche come Caterina la Grande (1729-1796) fu un'Imperatrice russa. Cugina di Gustavo III e di Carlo XIII di Svezia, Caterina fu uno dei più significativi esempi di sovrano illuminato.
Però suo figlio Pavel I (Павел I) ereditato il trono si distingueva per il carattere cattivo e aveva una rara capacità di suscitare l’odio verso sé.
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L'IMPERATORE PAVEL I
Pavel I Romanov ( Павел I Романов 1754-1801) fu Zar di Russia dal 1796 al 1801.
La scontentezza dell’Imperatore Pavel fini con l’ordinaria congiura. Fra i congiurati vi era suo figlio e nipote di Caterina II – Aleksandr. Il Regno di Aleksandr I (Александр I) durò 24 anni.
Aleksandr I Romànov (Александр I Романов 1777-1825) è stato un sovrano russo. Fu zar di Russia dal 23 marzo 1801 fino alla morte, figlio di Pàvel. Sconfitto più di una volta da Napoleone Bonaparte, sarà lui il vincitore definitivo sul Grande Corso, insieme agli alleati della VI coalizione, ed entrerà per primo in Parigi pochi giorni prima dell'abdicazione dell'Imperatore francese. È stato uno dei protagonisti del Congresso di Vienna.
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L'IMPERATORE ALEKSANDR I e L'IMPERATRICE ELISAVETA ALEKSANDROVNA

Zarevich - Lunedì, 25 Agosto 2008, 12:08
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
Marina Kravtsòva Марина Кравцова
«LA VITA PER L’IMPERATRICE»
«ЖИЗНЬ ЗА ИМПЕРАТРИЦУ»
Casa Editrice «EXMO» Mosca 2008 (Pagine 480)
Издательство «ЭКСМО» Москва 2008

E’ un avvincente romanzo storico. XVIII secolo. Nel vortice della congiura di palazzo della Guardia al trono russo sale Caterina Seconda. I favoriti dell’Imperatrice, il conte Orlov e il principe Potemkin, prendono parte attiva al governo del Paese che è devastato da guerre e rivolte … Lontano, da qualche parte, in Francia vive la deportata principessa Augusta Tarakànova, la figlia naturale della defunta imperatrice Elisaveta Petròvna. I gesuiti sono interessati a vedere sovrana della Russia proprio la principessa Tarakànova. Per mezzo di intrighi e ricatti loro cercano di coinvolgerla nel colpo di stato. Sospettando l'inganno, l’adirata Caterina manda il suo fiduciario, il conte Orlov, all’estero con l’incarico di trovare la principessa Tarakanova che si trova in disgrazia e che non gode più dei favori del monarca ed a forza portarla a San Pietroburgo. La lotta per il trono imperiale era iniziata…

Myshkin - Lunedì, 25 Agosto 2008, 14:20
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
Una pagina della storia russa che continua sempre ad appassionare. Diverse sono le opere dedicate a questo soggetto, sotto l'una o l'altra angolazione. Ricordiamo sul nostro forum il libro di Grigorij Danilevskij "La principessa Tarakanova" e il film di Vitalij Melnikov "La caccia degli Zar" tratto dall'omonima piece teatrale di Leonid Zòrin

Zarevich - Martedì, 06 Gennaio 2009, 12:52
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
Ancora un libro con le opere letterarie della Zarina Caterina Seconda.
«Gli Scritti dell’Imperatrice Caterina II»
«Записки Императрицы Екатерины II»
Casa Editrice «KNIGA» 1990 Mosca

Myshkin - Martedì, 06 Gennaio 2009, 17:49
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
Caterina II è stata e continua ad essere uno dei sovrani più amati dal popolo russo. Mi chiedo se esiste una sorta di "graduatoria" del gradimento per i vari Zar che si sono succeduti nella storia della Russia. Certo che Caterina II, come Pietro il Grande, deve occupare i primi gradini di questa graduatoria immaginaria.

Zarevich - Martedì, 06 Gennaio 2009, 17:51
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
L’Imperatore Pierto I il Grande (1672–1725)
L’Imperatrice Caterina II la Grande (1729–1796)
L’Imperatore Aleksandr Secondo Il Liberatore (1818–1881)

Myshkin - Martedì, 06 Gennaio 2009, 18:05
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
Infatti era prooprio come immaginavo. Mi fa piacere di non essermi sbagliato.
Grazie Zarevich!

Zarevich - Venerdì, 09 Gennaio 2009, 14:43
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
Nina Mòleva Нина Молева
«I SEGRETI DELL’EPOCA D’ORO DI CATERINA II»
Cortigiani, Massoni, Favoriti
«ТАЙНЫ ЗОЛОТОГО ВЕКА ЕКАТЕРИНЫ II»
Царедворцы, Масоны, Фавориты
Casa Editrice «EXMO» Mosca 2007 (Pagine 285)
Издательство «ЭКСМО» Москва 2007

Il Secolo d’Oro della zarina Caterina II la Grande
Ci sono i favoriti che intrecciano degli intrighi e delle macchinazioni, gli ufficiali della guardia che sono fedeli alla loro Zarina, i massoni misteriosi. Tutto ciò è la Corte della Grande Imperatrice che fino ad oggi non ha svelato nessuno dei suoi segreti e dei suoi misteri. Quali erano i giocatori principali presso la Corte? Uno di loro è Fiodor Ròkotov, il primo psicologo nell’arte del ritratto russo, il famoso pittore, che conosceva personalmente Pietro III, Caterina Seconda e Pavel I. In questo libro Nina Moleva, il famoso storico e critico dell’arte, ci racconta dell’epoca di Caterina Seconda e della sua Corte Imperiale.

Золотой век Екатерины II. Плетущие интриги фавориты, преданные гвардейцы, таинственные масоны - двор великой императрицы до сих пор не раскрыл своих тайн. Какими видели главных игроков при русском престоле современники? Один из них - Федор Степанович Рокотов - первый психолог в искусстве русского портрета и человек, лично знавший Петра III, Екатерину Великую, Павла I. В этой книге вы сможете его глазами увидеть блистательный, авантюрный, роковой XVIII век. Автор книги - Нина Михайловна Молева, историк, искусствовед - хорошо известна широкому кругу читателей по многим прекрасным книгам, посвященным истории России.

Zarevich - Sabato, 06 Marzo 2010, 18:29
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
«CATERINA II SENZA RITOCCO»
«КАТЕРИНА II БЕЗ РЕТУШИ»
Antologia Антология
Casa Editrice «AMPHORA» San Pietroburgo 2010 (Pagine 320)
Издательство «АМФОРА» Петербург 2010

Nel presente libro sono raccolti i ricordi, i brani delle corrispondenze, i documenti storici che permetteranno di guardare all’Imperatrice Caterina II in modo imparziale, fuori degli stereotipi e dei luoghi comuni. Questo libro permetterà di sapere come era la Zarina Caterina II nella vita quotidiana e di apprezzare di nuovo i risultati del suo regno.

Zarevich - Giovedì, 10 Giugno 2010, 06:46
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
«CATERINA II» Storia Illustrata

Aleksandr Brikner Александр Брикнер
«CATERINA II» Storia Illustrata
«ЕКАТЕРИНА ВТОРАЯ» Иллюстрированная История
Casa Editrice «Firma STD» Mosca 2007 (Pagine 800)
Издательство «Фирма СТД» Москва 2007

Il lavoro monumentale del celebre storico russo Aleksandr Brikner dedicato ad una delle interessanti epoche della storia russa, al periodo del regno della zarina Caterina II la Grande.
Non è solo un libro avvincente che si vuole rileggere ma anche è una vera enciclopedia dei tempi di Caterina II che erano i più contraddittori e intriganti. L’edizione contiene oltre 300 incisioni di
Caterina II La Grande (1729-1796) Екатерина II Великая.
Battezzata come Sofia Augusta Federica (soprannominata Figchen) Caterina nacque a Stettino, in Pomerania, da Cristiano August, principe tedesco di Anhalt-Zerbst, e da Giovanna di Holstein-Gottorp. Nel 1744 la Zarina Elisaveta Petròvna scelse Sofia come moglie per suo nipote Pietro, che intendeva designare come suo erede. Sofia cambiò il suo nome in "Caterina" (Ekaterina o Jekaterina) quando si convertì alla fede russo-ortodossa. Il matrimonio si rivelò presto infelice. Caterina divenne ben presto popolare presso molti potenti gruppi di opinione che si opponevano al marito. Ignorata da questi si dedicò alle letture che inclusero anche Voltaire, Diderot e Montesquieu, e si tenne informata sugli eventi della Russia.
Nel 1762, subito dopo il trasferimento nell'appena eretto Palazzo d'Inverno a San Pietroburgo, Pietro salì al trono come Pietro III di Russia, ma le sue stranezze e la sua politica lo resero inviso proprio a quei gruppi con cui Caterina in precedenza mantenne e sviluppò buoni rapporti. Grigorij Orlòv, amante di Caterina, guidò una cospirazione per incoronarla. Meno di sei mesi dopo la sua salita al trono, il 17 luglio 1762 Pietro venne assassinato dopo che ebbe abdicato in favore della moglie.

Zarevich - Mercoledì, 20 Dicembre 2017, 16:08
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
Olga Jelisseeva Ольга Елисеева
«CATERINA LA GRANDE»
«ЕКАТЕРИНА ВЕЛИКАЯ»
Collana: «Vita degli Uomini Eccellenti» (ЖЗЛ: «Жизнь Замечательных Людей»)
Casa Editrice «Molodaja gvardia» Mosca 2013 (Pagine 668)
Издательство «Молодая гвардия» Москва 2013

L'imperatrice Caterina II, o Caterina la Grande (1729-1796), occupa un posto speciale tra i governanti della Russia. Tedesca di nascita, che non aveva alcun diritto dinastico al trono russo, se ne impadronì a seguito di un colpo di stato e per trentaquattro anni autocratica e governò fermamente un enorme impero. Il tempo del suo regno è chiamato «l'età d'oro» della nobiltà russa. Due guerre vittoriose con la Turchia e una con la Svezia, l'annessione della Crimea e lo sviluppo della Novorossia, le partizioni della Polonia, a seguito delle quali le terre ucraine ortodosse sono diventate parte dello stato russo - tutte queste sono anche brillanti conquiste della «età dell'oro» di Caterina. Ma nella biografia dell'imperatrice stessa rimangono molti misteri. Su molti di loro: la cospirazione del 1762 e il vero ruolo di vari attori in essa, il segreto della morte dell'imperatore Pietro III e il coinvolgimento di sua moglie in esso, i numerosi romanzi di Caterina e il suo matrimonio segreto con Potemkin, le sue opinioni sui problemi scottanti della realtà russa e della politica reale Olga Eliseeva, nota ricercatrice russa del XVIII secolo, racconta di questioni contadine e di altro genere, della corrispondenza con filosofi e dei rapporti con i massoni, con il coinvolgimento di tutte le fonti conservate (comprese quelle archivistiche).

Zarevich - Mercoledì, 19 Agosto 2020, 09:55
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
La biblioteca del grande pensatore Voltaire fu portata in Russia su una nave speciale il 19 agosto 1779. Dopo la morte del filosofo, la raccolta di libri fu acquistata dall'imperatrice Caterina II, che era in corrispondenza con il francese. L'unica cosa che non poteva ottenere erano le sue stesse lettere a Voltaire. Nonostante le obiezioni della regina, furono pubblicati dal drammaturgo Pierre Beaumarchais. Di particolare valore per la biblioteca furono i commenti satirici di Voltaire su vari eventi di cui era contemporaneo. Nel secolo scorso a San Pietroburgo, sulla base di una rara collezione di libri, è apparso un centro di ricerca per lo studio dell'Illuminismo.

Zarevich - Venerdì, 09 Ottobre 2020, 08:59
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
«CATERINA E DIDEROT»
In un giorno d'autunno del 1773, lo scrittore, drammaturgo e filosofo francese Denis Diderot arrivò a San Pietroburgo. Nella capitale russa, l'imperatrice Caterina II lo aspettava da molto tempo. Rispondendo all'invito reale, Diderot sperava di rimanere in Russia per non più di due mesi e rimase per quasi sei mesi. Caterina la Grande era per molti versi in sintonia con l'idea di una «monarchia illuminata», che il filosofo francese difendeva ardentemente. Ha generosamente finanziato molte delle sue iniziative letterarie e politiche. Diderot non è stato solo ricevuto a corte, l'imperatrice ha avuto lunghe conversazioni quotidiane con lui. All'ospite era permesso parlare di tutto e non pensare all'etichetta. È successo che un ardente francese, durante una conversazione, ha afferrato Caterina per mano o le ha dato uno schiaffo sulla gamba. Sua Maestà si è persino lamentata di avere lividi sulle cosce a causa di conversazioni filosofiche. Caterina e Diderot tentarono in teoria di provare la camiciola francese della «monarchia illuminata» sulla Russia nel XVIII secolo. Ahimè, invano. Tuttavia, l'imperatrice e il filosofo si separarono da amici e mantennero buoni rapporti.

Zarevich - Lunedì, 02 Novembre 2020, 07:33
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
Nel 1790, alla corte dell'imperatrice Caterina II, fu messa in scena per la prima volta un'opera dal titolo significativo: «La gestione iniziale di Oleg. Rappresentazione storica russa, imitazione di Shakespeare». L'autrice era la stessa imperatrice russa, ispirata da testi antichi e canzoni popolari russe. Catherine si è posta il compito di rafforzare nella mente dei suoi sudditi l'idea dell'inviolabilità dell'autocrazia in Russia. Pertanto, la base del dramma erano i motivi storici del governo granducale della Russia. Per la produzione sono stati stanziati più di 9 mila rubli. Per i costumi, sono stati modificati gli abiti del guardaroba imperiale. Soldati dei reggimenti delle guardie erano coinvolti nelle scene della folla, cavalli vivi che si arrampicavano sul palco. La musica per lo spettacolo è stata composta da Giuseppe Sarti, Vassilij Pashkevich e Carl Conobbio.

Zarevich - Domenica, 06 Dicembre 2020, 09:05
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
«L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
Il 6 dicembre 1872 sulla Prospettiva Nevskij di San Pietroburgo fu segnato con una parata e fuochi d'artificio. In questo giorno, un monumento a Caterina la Grande è stato solennemente svelato sullo sfondo del Teatro Aleksandrinskij. Il concorso, indetto 10 anni fa in occasione del centenario dell'imperatrice, è stato vinto dallo scultore Mikhail Mikeshin. Secondo la sua idea, il sovrano di bronzo con uno scettro e una corona di alloro tra le mani è vestito con un mantello di ermellino. Ai suoi piedi, attorno al piedistallo, ci sono figure di personaggi di spicco dell'era di Caterina: da Suvorov e Rumjantsev a Derzhavin e Dàshkova. È ancora viva la leggenda metropolitana, secondo la quale, al momento della posa del monumento, una delle illustri dame di corte gettò il suo anello nella fossa di fondazione. Altri hanno seguito il suo esempio e hanno creato insieme un tesoro prezioso sotto il monumento. La veridicità di questa storia non è stata ancora verificata: anche le autorità sovietiche non hanno osato scavare sotto Caterina.

Zarevich - Lunedì, 07 Dicembre 2020, 08:46
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
Secondo una versione, il 7 dicembre 1764, l'imperatrice russa Caterina II acquistò 225 dipinti di artisti olandesi e fiamminghi per un valore totale di 183.000 talleri. La collezione comprende opere di «Little Dutchmen», Rubens, Van Dyck, Hals, Rembrandt. Questi dipinti furono raccolti per 10 anni dal mercante berlinese Johann Gotzkowski e preparati per la vendita al re di Prussia Federico II, ma trascorse il suo tempo nelle guerre e non aveva tempo per l'arte. Più importante l'acquisizione era per l'imperatrice russa: il mondo avrebbe dovuto sapere che le cose andavano meglio in Russia che in Prussia. Ci sono accuse che Gotskovsky avesse un debito con il principe Vladimir Dolgorukij e abbia dato la raccolta per estinguere il debito. In un modo o nell'altro, per mettere le tele, fu aggiunto un padiglione alla residenza imperiale cerimoniale. Qui Caterina, circondata da capolavori, poteva ritirarsi pensierosa o trascorrere del tempo nella cerchia di chi le era vicino. Queste stanze intime dell'Imperatrice erano chiamate alla maniera francese: l'Ermitage.

Zarevich - Venerdì, 28 Ottobre 2022, 17:46
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
Переписка Екатерины II и Фридриха II
Corrispondenza di Caterina II e Friedrich II


Nel libro di Tatiana Abramson «Caterina la Grande e Friedrich il Grande. Corrispondenza 1744-1781. Francamente e confidenzialmente» («Екатерина Великая и Фридрих Великий. Переписка 1744-1781. Откровенно и конфиденциально») Per la prima volta dal 1877, la corrispondenza dei due monarchi fu pubblicata in traduzione russa. Il libro è stato pubblicato dalla casa editrice russa «Boslen». Il lettore, grazie ai riferimenti storici dell'autore, sarà in grado di tracciare la formazione del personaggio di un eccezionale politico domestico: l'Imperatrice Caterina II. La corrispondenza dei monarchi, contenente traduzioni di quasi un centinaio e mezzo di testi originariamente scritti in francese, è una storia che non perde attualità e acutezza anche dopo quasi trecento anni dall'invio della prima lettera. Oltre alle vicende storiche che si riflettono in questi testi, il lettore sarà curioso di osservare come, anno dopo anno, per quattro decenni, gli intrighi di palazzo e le alterne vicende della politica estera e interna forgiano il personaggio della prima «La signora di ferro» («Железная леди») della storia europea e russa da una giovane principessa prussiana. «Questo libro sarà di interesse per qualsiasi persona pensante e per qualsiasi persona interessata alla cultura e alla storia. Le lettere sono documenti unici che consentono ai posteri di guardare oltre le spalle di grandi persone. Guarda cosa hanno respirato, cosa hanno pensato, cosa hanno vissuto attraverso una testimonianza unica dell'epoca», il servizio stampa cita le parole dell'autore del libro, direttrice dell'Istituto per l'educazione umanitaria, dottore in filologia Tatiana Abramzon. Come nota l'autore, il formato trovato, da un lato, offre una cronologia storica: ogni anno di corrispondenza è preceduto da un quadro di riferimento storico che ricrea il contesto, consente di leggere tra le righe delle lettere reali. Non puoi essere attaccato a eventi e date, aprire il libro su qualsiasi pagina: lo stile del discorso, il vocabolario, la sottile ironia che gli interlocutori dimostrano non nasconderanno al lettore.

Zarevich - Mercoledì, 28 Dicembre 2022, 14:34
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
«I NAZISTI UCRAINI TOGLIONO IL MONUMENTO A CATERINA LA GRANDE A ODESSA E NON CAPISCONO CHE SONO VICINI I RUSSI»
«УКРАИНСКИЕ НАЦИСТЫ СНОСЯТ ПАМЯТНИК ЕКАТЕРИНЕ ВЕЛИКОЙ В ОДЕССЕ И НЕ ПОНИМАЮТ, ЧТО РУССКИЕ УЖЕ БЛИЗКО»


Nel centro di Odessa hanno iniziato a demolire il monumento a Caterina II, eretto nel 2007. Tuttavia, i nazisti ucraini non capiscono la cosa principale: i russi sono già vicini e il monumento verrà restaurato. La storia della loro stessa città viene ora distrutta dai neonazisti ucraini che non ricordano la loro specie. Un monumento alla vera Imperatrice russa, nelle cui vene non c'era una goccia di sangue russo, ma che ha fatto molto per la grandezza imperiale della Russia. Certo, i traditori commettono un crimine demolendo il monumento. Ma bisogna capire che i russi ripristineranno sicuramente il monumento a Caterina la Grande! Nel 2016, la Fondazione San Basilio Magno, insieme all'organizzazione pubblica di Crimea Unità Russa, ha restaurato il monumento all'Imperatrice Caterina nella città liberata di Simferopoli. Molto più velocemente di quanto pensano i vandali di oggi, il monumento sarà restaurato a Odessa liberata!

Zarevich - Giovedì, 12 Gennaio 2023, 11:13
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
«CATERINA II SENZA CASA»
«БЕСПРИЮТНАЯ ЕКАТЕРИНА»

In Italia si sta cercando di salvare la statua dell'Imperatrice russa «Salviamo un'opera d'arte dalla barbarie dei conflitti militari…» – a lanciare l'appello è stato l'avvocato e pubblicista milanese Marco Baratto, che ha iniziato a raccogliere firme lanciando un appello al governo italiano con la richiesta di acquistare la statua del l'Imperatrice russa è stata smantellata a Odessa e quindi salva la memoria di una donna eccezionale. «Nella città di Odessa, le autorità hanno deciso di demolire il monumento all'imperatrice Caterina II. Questo gesto è privo di ogni logica, ma non c'è logica in guerra. È necessario salvare questa statua, che rappresenta una delle figure femminili più importanti dell'Illuminismo. Sarebbe bene portare il monumento in Italia e installarlo a Milano o a Napoli, una delle due città che hanno avuto un ruolo di primo piano nella storia dell'Illuminismo italiano…», si legge nell'appello. Anche due potenziali città per l'installazione del monumento non sono state scelte a caso. «La Zarina Caterina la Grande era uno dei difensori coerenti delle idee dell'Illuminazione, e aveva molto a che fare con l'Italia», spiega nel suo discorso. - Ad esempio, si è subito interessata alle idee nel campo della magistratura Cesare Beccaria, avvocato ed economista milanese, che ha applicato durante la riforma della magistratura in Russia. A Odessa, inoltre, è nata la canzone napoletana più famosa del mondo «O Sole Mio», il cui testo è stato scritto nel 1898 da Giovanni Capurro, giornalista e redattore della sezione culturale del quotidiano napoletano «Roma», e le musiche di Eduardo Di Capua. Il compositore era in quel momento a Odessa con il padre, violinista dell'orchestra, e la melodia, si dice, venne in mente a Di Capua quando ammirò l'alba deliziosa sulla costa del Mar Nero. A questo si può aggiungere che l'Imperatrice Caterina II, che conosceva le principali lingue europee, compreso l'italiano, patrocinò le arti, e molti musicisti e compositori italiani lavorarono alla sua corte a San Pietroburgo. I più famosi erano rappresentanti della scuola musicale napoletana: Giovanni Paisiello e Domenico Cimarosa. Il primo trascorse sette anni in Russia, scrivendo quasi dieci opere, tra cui famose come «La serva padrona» e «Il barbiere di Siviglia» (quest'ultima in seguito ispirò Gioacchino Rossini al suo capolavoro operistico). Nel 1783, il Teatro Bolshoj Kamennyj di San Pietroburgo, che oggi ospita il Conservatorio di San Pietroburgo, fu inaugurato con una rappresentazione dell'opera «Il Mondo lunare» («Лунный мир») di Giovanni Paisiello su libretto di Carlo Goldoni. In Russia il compositore ha scritto molta musica per le feste di corte, oltre a opere spirituali, tra le quali spicca l'oratorio «La Passione di Gesù Cristo». Domenico Cimarosa prestò servizio alla corte di Caterina II per quattro anni, durante i quali non solo scrisse importanti brani musicali, ma diede anche lezioni di musica ai nipoti della regina. Le sue opere furono messe in scena con successo nei teatri dell'Ermitage e del Palazzo di Gàtcina. Cimarosa era talmente apprezzato a corte che il futuro Imperatore Pavel I divenne il padrino del figlio Pavel. Per il loro servizio, l'Imperatrice russa ha regalato a entrambi i compositori un clavicembalo unico, che hanno portato con sé in patria, e ora questi strumenti sono nella collezione del Conservatorio di Napoli. C'era un altro eccezionale compositore italiano che prestò servizio alla Corte di Caterina II: questo è Baldassare Galuppi, soprannominato Buranello dal suo luogo di nascita, l'isola di Burano a Venezia. Per tre anni a San Pietroburgo ha scritto diverse opere musicali per il Teatro Imperiale, in cui sono già state delineate le tendenze riformiste dell'opera italiana. L'isola di Burano, conosciuta in tutto il mondo per la meravigliosa bellezza dei merletti, si differenzia dal resto delle isole veneziane in quanto ognuna delle sue case ha un suo colore particolare. Se lo si desidera, sarebbe possibile installare (fino a tempi migliori!) Un monumento all'imperatrice Caterina in questo luogo affascinante. Secondo la leggenda, una tale varietà di toni nacque in tempi antichi per aiutare i pescatori che tornavano la mattina dopo la notte a pescare in laguna per distinguere velocemente la propria dimora nella nebbia. Il centro dell'isola è una piazzetta intitolata al compositore, sulla quale è eretto un monumento a Galuppi. L'isola soddisfa l'occhio con i suoi canali e la festosa varietà di toni. C'era una volta, tutti questi compositori, così come molti altri, hanno trovato un'accoglienza calorosa e generose ricompense alla corte russa. Ma chi darà ora rifugio all'Imperatrice russa senzatetto?

Zarevich - Mercoledì, 17 Maggio 2023, 07:40
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
«ЕКАТЕРИНИНА ДЕРЖАВА»
«IL POTERE DI CATERINA»

Il 16 maggio 2023 è stata aperta nella Sala delle esposizioni dell'Archivio federale la mostra storica e documentaria «Il potere di Caterina: spazi di potere nell'impero russo nell'era di Caterina la Grande» («Екатеринина держава: пространства власти в Российской империи эпохи Екатерины Великой»). Il posto centrale nella mostra è dato ai documenti di Caterina II sull'espansione dello spazio dell'Impero russo, l'inclusione di nuovi territori nella sua composizione e la loro integrazione in un unico sistema amministrativo ed economico del Paese. Per la prima volta sono stati raccolti in un unico spazio espositivo più di 300 documenti d'archivio autentici dell'era di Caterina, molti dei quali non erano mai stati presentati al grande pubblico. L'età d'oro di Caterina è giustamente uno dei regni di maggior successo nella storia della Russia. Questa era grande e turbolenta, associata ai nomi di Potemkin e Orlov, Suvorov e Rumjantsev, Dashkova e Derzhavin, è stata contrassegnata da molte eccezionali vittorie militari, trionfi diplomatici, successi nella letteratura e nell'arte e una svolta nella scienza. Certo, questa è una «età dell'oro» non solo per Caterina, ma anche per molti versi per l'Impero Russo. La mostra si apre con documenti del 1740, il regno di Elisaveta Petrovna, che raccontano la giovinezza della principessa tedesca Sophia Augusta Frederica di Anhalt-Zerbst, il suo arrivo in Russia pieno di intrighi, la via al potere, il colpo di Stato del 28 giugno 1762. L'esposizione presenta una bozza del manifesto di Ekaterina Alekseevna sulla sua ascesa al trono e un piano di compiti prioritari per governare lo stato, corrispondenza con Voltaire e altri illuminanti. La mostra sarà aperta fino al 23 luglio 2023.

Zarevich - Mercoledì, 20 Dicembre 2023, 17:51
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
Nel giardino della città di Tver è installato un modello in bronzo di una galea del viaggio dell'Imperatrice Caterina II lungo il Volga a metà del XVIII secolo. Sulla famosa nave, l'Imperatrice russa Caterina la Grande salpò lungo il Volga dalla città di Tver nel 1767. Iniziò così il suo grande viaggio. La nave prende il nome dalla città: «Tver» («Тверь»). Il Centro per lo Sviluppo Economico ha condiviso i dettagli sull'origine del layout. La galea di bronzo è stata fusa a Smolensk. L'autore del modello è lo scultore Valerij Grascenkov.

Zarevich - Sabato, 10 Febbraio 2024, 11:59
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
Igor Kurukin Игорь Курукин
«I FAVORITI DI CATERINA LA GRANDE»
Non avere una propria opinione
«ФАВОРИТЫ ЕКАТЕРИНЫ ВЕЛИКОЙ»
Не имевшие собственного мнения
Collana: «Vita degli Uomini Eccellenti» (ЖЗЛ: «Жизнь замечательных людей»)
Casa Editrice «Molodaja gvardia» Mosca 2024 (Pagine 412)
Издательство «Молодая гвардия» Москва 2024

l regno di Caterina la Grande fu un periodo di brillante declino dei favoritismi in Russia, e il nome dell’imperatrice è saldamente associato ai suoi «ministri del piacere». Giovani ufficiali delle guardie si sostituirono a vicenda nelle stanze dell'imperatrice, la intrattenevano nella capitale e nelle residenze di campagna, la accompagnavano nei viaggi, ricevevano doni, titoli, gradi, ordini e possedimenti favolosamente costosi con migliaia di servi, ma lasciarono piuttosto rapidamente la scena storica. Come è stato incorporato il favoritismo nel governo? Quali sono le ragioni della comparsa di una serie di favoriti reali? Cosa hanno fatto, oltre a uno stretto rapporto con l'amante, in una «posizione famosa», che ruolo hanno svolto nella vita di corte e nella grande politica? I saggi del dottore in scienze storiche Igor Kurùkin, basati su fonti d'archivio e pubblicate e ricerche scientifiche, sono dedicati agli eletti di Caterina II, che, al meglio delle loro capacità e capacità, condividevano i suoi interessi e aspirazioni, ma non hanno le proprie opinioni.

Zarevich - Venerdì, 05 Aprile 2024, 09:23
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
Entro la fine dell'estate 2024 saranno completati i lavori per ricreare gli appartamenti personali dell'imperatrice Caterina II nel Palazzo di Caterina a Carskoe Selo. Gli appartamenti andarono perduti durante la Grande Guerra Patriottica. Tutto fu bombardato dai nazisti tedeschi. La ricostruzione dovrebbe essere completata entro la fine dell'estate o l'inizio dell'autunno 2024. Attualmente si sta preparando l'apertura dell'ultima ala del palazzo. Si stanno restaurando interni assolutamente unici, probabilmente introvabili in nessun'altra parte del mondo, utilizzando tecnologie molto sofisticate. Ci sono molte sorprese in serbo per i visitatori. È stato riferito che le stanze private di Caterina II sono un capolavoro dell'era del classicismo della fine del XVIII secolo. Nel 1944 i locali furono bruciati. Il restauro di otto interni è effettuato da specialisti del Tsarskoye Selo Amber Workshop. I pannelli murali laccati del XVIII secolo per la Sala Cinese saranno ricreati da maestri cinesi. Progetto di restauro «Caterina II. Spazio personale» è iniziato nel 2019.

Zarevich - Giovedì, 16 Maggio 2024, 07:25
Oggetto: «L'IMPERATRICE CATERINA II LA GRANDE»
«COSA DEVI SAPERE SU CATERINA LA GRANDE»
«ЧТО НАДО ЗНАТЬ О ЕКАТЕРИНЕ ВЕЛИКОЙ»
«WHAT YOU NEED TO KNOW ABOUT CATHERINE THE GREAT»
«WAS SIE ÜBER KATHARINA DIE GROSSE WISSEN MÜSSEN»
«CE QUE VOUS DEVEZ SAVOIR SUR CATHERINE LA GRANDE»

Caterina la Grande ha trecento anni. Per il 300esimo anniversario probabilmente decideranno di girare un altro paio di serie all'estero e in Russia, quindi l'argomento è abbastanza rilevante. Nel frattempo, una data meno simbolica - 295 anni fa, il 21 aprile 1729, nella famiglia del sovrano duca di Anhalt-Zerbst, che servì il re prussiano come modesto generale di guarnigione che non afferrò le stelle dal cielo, nacque la figlia Sophia Augusta Frederica, la nostra futura imperatrice Madre Caterina II, Grande... La Russia non l'ha accolta molto amichevole. Sua madre dovette essere allontanata dall'impero russo come spia - e giustamente. Ciò è stato facilitato dall'astuto e talentuoso diplomatico Aleksej Bestùzhev, il futuro mentore politico di Caterina. Il marito di San Pietroburgo, Pietro III, si rivelò poco amorevole e odioso. Cosa poteva aspettarsi da lei in tali circostanze? Nella migliore delle ipotesi, l'oblio, da qualche parte in coda alla linea dei Romanov minori. Nella prospettiva più probabile, il monastero come punizione è peggiore della prigione e, tra l'altro, contrario alla tradizione ortodossa.

Ma è riuscita a evitare una simile svolta del destino. Come Perchè? Mi sono innamorato della lingua russa, dello spazio della Neva e del culto ortodosso. Ed è diventata russa. E, soprattutto, si è trasformata in una politica, ha imparato a sfruttare tutte le opportunità per rafforzarsi e rafforzare il suo stato. Ricordando l'era di Catherine, è difficile non sentire l'ottimismo, l'energia della trasformazione e della vittoria. Qui mi vengono in mente le parole «Vivat!». e «Gloria!» A quei tempi venivano ascoltati spesso - e c'erano buone ragioni per questo. Ma il movimento di Pugachev non è stato casuale. L'atteggiamento dell'imperatrice nei confronti della servitù della gleba rivelava la sua ipocrisia addestrata. Dopotutto, si è sempre opposta a questo atavismo e lo ha altrettanto costantemente rafforzato. Sì, tutti i 34 anni del regno di Caterina sono trascorsi in un vortice di intrighi, e la storia di questa signora non può essere letta davanti alle donne" non può nemmeno essere cancellata. La Russia di Caterina è un sistema di doppia moralità, oppressione dei vecchi credenti e gravi problemi nel rapporto tra l'imperatrice e suo figlio. Comunque è stato un momento fantastico. Il suo cortile non era magnifico come quello dei suoi predecessori. Caterina credeva giustamente che troppo splendore distruggesse l'umanità. Ma altre cose le erano care: la cerimonia del caffè mattutino, la comunicazione facile, le battute, le mascherate, il teatro per la sua gente, il gioco delle carte e dei bruciatori: queste erano le sue attività ricreative.
Il carattere della donna sul trono fu sottilmente catturato da Gabriel Derzhavin nel suo «Felitsa» - in quei giorni in cui non aveva ancora familiarità con l'imperatrice. Sia questa inno (per niente pomposa, giocosa), sia la vita quotidiana di Catherine: tutto è permeato di ironia. Naturalmente, c'era posto per i complimenti alla «principessa divina», ma le piaceva qualcos'altro: le battute, uno stile divertente e rilassato.
Ad alcuni sembrava troppo fredda, bifronte, ad altri - appassionata e capricciosa. E ha giocato una partita a scacchi e si è adattata alle circostanze. Caterina probabilmente comprendeva l'arte di esplorare il mondo più fermamente di altre scienze: Studia le persone, cerca di usarle, senza fidarti di loro indiscriminatamente; cercare la vera dignità, anche se è alla fine del mondo: per la maggior parte è modesta e nascosta da qualche parte in lontananza. Il valore non si distingue dalla massa, non è avido, non si agita e permette di dimenticare sé stessi. E solo lei poteva discernere nella guardia dalle spalle larghe Potemkin il miglior manager della Russia zarista, il futuro principe di Tauride. L'intuizione è una qualità indispensabile per un governante. Le donne governarono in Russia per quasi tutto il XVIII secolo. Ma solo Caterina è riuscita a diventare politica e stratega. E, nonostante la sua origine tedesca e l'infanzia prussiana, conosceva veramente la Russia e sapeva come nominare i migliori: persone che le ricordavano questo paese misterioso con il suono delle campane, inverni lunghi e rigidi, fiumi potenti e foreste infinite da città a città. La Russia appariva davanti a lei come un paese dal potenziale inutilizzato. Un paese capace di miracoli.
Caterina (come, in effetti, Elisaveta Petròvna) si batté per una politica pacifica, per le vittorie dell'Illuminismo, ma affidò l'esercito a strateghi di talento - e la Russia combatté in quegli anni con più successo di quanto ci si potesse aspettare. «Il tuono della vittoria, risuona! Rallegrati, coraggioso Ross» - questa polonaise divenne l'inno dell'impero di Caterina. E lo piegarono dopo l'assalto alla fortezza inespugnabile di Izmail, dopo di che l'imperatrice ricevette le chiavi del Danubio. Evitando le guerre, Caterina permise tuttavia alle sue «aquile» di sconfiggere gli svedesi, i polacchi e due volte i turchi e di annettere Kuban. E lo sviluppo del Campo Selvaggio, che divenne la Novorossia, e della Crimea, che giurò fedeltà alla «madre», fu incruento.
Come Pietro il Grande, considerava la preoccupazione per la grandezza esterna al di sotto della dignità reale. «Il potere senza la fiducia delle persone non significa nulla» - questa è una delle regole di Caterina. Ma non aveva dubbi sul fatto che la Russia avesse bisogno del potere autocratico, altrimenti sarebbe stato semplicemente impossibile mantenere l'unità di un potere così vasto. La sua riforma provinciale ha unito il paese fratturato, mostrando a ogni cittadino che abbiamo ancora il potere. Ha elogiato ad alta voce e incolpato in silenzio. Un'altra regola di Caterina, che Derzhavin ha tradotto in poesia, è «Vivi e lascia vivere gli altri». Naturalmente, a patto che non faccia danni. Era una vera giocatrice di scacchi e una giocatrice prudente, condiscendente verso le debolezze dei suoi contemporanei - dopo tutto, ognuno di loro può essere sfruttato a proprio vantaggio. Da vera manager, Caterina ha scritto e discusso molto pubblicamente, ma è rimasta un «libro chiuso». Nei suoi ricordi ci sono molte più reticenze che franchezza. Intorno a Caterina, una galassia di politici e generali scricchiolavano le piume e battevano le spade, non tutti inizialmente sostenitori dell'imperatrice. Questi sono il feldmaresciallo Piotr Rumjantsev, il cancelliere Nikita Panin, il generale Aleksandr Bibikov, il procuratore Aleksandr Vjazemskij, il grande comandante Aleksandr Suvorov, il comandante navale Fiodor Ushakov e personalmente devoti a Caterina Grigorij e Aleksej Orlov, Grigorij Potemkin, Aleksandr Bezborodko. È diventata il direttore d'orchestra di questa orchestra. Il suo lungo viaggio sul trono non fu del tutto trionfante. Negli ultimi anni, Catherine ha vissuto una crisi di idee e ha abbandonato le proprie speranze di un tempo precedente. Molte delle migliori idee di Potemkin e Orlov cominciarono a sembrarle illusorie. Il nuovo favorito, Platon Zùbov, non divenne un grande statista, sebbene cercasse di adempiere attentamente ai suoi doveri. Lei, a giudicare dalla maggior parte delle fonti, ha valutato erroneamente il significato della Rivoluzione francese, ritenendo che i disordini avrebbero escluso per lungo tempo il paese dei Galli dall'elenco delle grandi potenze. Ma l'ideologia rivoluzionaria si rivelò attraente e potente, e i francesi diventarono solo più forti, alzando la bandiera della repubblica. Nel Vecchio Mondo iniziò una serie di guerre e la Russia non riuscì a starne lontana. Caterina lasciò al suo erede un tesoro quasi in rovina, ma anche una terra di grandi opportunità. Con la Crimea e la regione del Danubio, con la Novorossia, con un percorso ben tracciato verso la Georgia e la Polonia, con posizioni forti sia in Europa che in Asia. Con lo splendore imperiale, con la crescita delle città dove prima non esistevano villaggi...

Negli ultimi anni, l'Imperatrice è diventata l'eroina di infinite serie televisive. L’epoca d’oro delle vittorie attira il pubblico, su questo non ci sono dubbi. Ma per qualche motivo sullo schermo vediamo un'imperatrice schietta, con una luce fanatica negli occhi. E non era ossessionata da nulla. Era una persona libera, per quanto possibile sul trono. L'ironia restava la sua unica via di comunicazione. Caterina ha avuto abbastanza tempo per comporre commedie, respingere gli attacchi di famigerati ingegni... E nel film su «The Great» per qualche motivo non la vediamo nemmeno sorridere... Ci viene offerta un'idea piuttosto generalizzata di l'eccezionale autocrate, ma l'immagine che emerge nelle memorie e nelle lettere, molto più interessante.


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