«DMITRIJ KEDRIN: IL POETA RUSSO»
«ДМИТРИЙ КЕДРИН: РУССКИЙ ПОЭТ»
Dmitrij Kèdrin (Дмитрий Кедрин, 1907-1945) - Poeta, traduttore russo. Di professione è giornalista. La padronanza artistica della poesia di Dmitrij Kedrin, che ha scritto in un'ampia gamma da epigrammi taglienti a poesie storiche su larga scala, è caratterizzata da una combinazione di lirismo, epico, uso originale di tecniche di drammatizzazione: monologo, dialoghi, testi di giochi di ruolo, fiaba popolare e inizi di canzoni. Dmitrij Kedrin è considerato uno dei più talentuosi successori e interpreti della poesia popolare orale russa.
Le opere di Dmitrij Kedrin, in parte tornate alle profondità dei secoli, così come a temi mitologici e senza tempo, alle trame del dogma ortodosso. Durante la vita del poeta fu pubblicata la sua unica raccolta «Testimoni» («Свидетели») di 17 poesie. Uno strato separato del lavoro di Kedrin è rappresentato dalla sua poesia patriottica e militare. Oltre a poesie e poesie, l'eredità letteraria di Dmitrij Kedrin comprende fiabe, canzoni, drammi in versi, un numero significativo di traduzioni di poeti dalle repubbliche sovietiche e dal serbo-croato.
I primi studi seri sulla poesia di Dmitrij Kedrin apparvero all'inizio degli anni '60, ma le voluminose implicazioni sociali, psicologiche e mistiche del suo lavoro non sono state completamente studiate. Il vero riconoscimento e la circolazione di massa arrivarono a Kedrin solo dalla metà degli anni '80. Il mistero della morte del 38enne Dmitrij Kedrin il 18 settembre 1945 è ancora un segreto irrisolto della criminologia sovietica.
Il pensiero di Dmitrij Kedrin, che è chiamato «planetario», è inerente al sentimento del poeta del suo successivo legame con la storia e la cultura del mondo. Ciò è illustrato da poesie e ballate dedicate alla storia, agli eroi e ai miti di diversi popoli. Il dono creativo di penetrare in epoche lontane, di essere in esse non un ricercatore archivista, ma un contemporaneo, un testimone oculare di eventi da tempo sprofondati nell'oblio è una rara proprietà del talento di Dmitrij Kedrin. Nella storia, di regola, non era interessato a principi e nobili, ma a lavoratori, creatori di valori materiali e spirituali. Amava particolarmente la Russia, scrivendone, oltre ai poemi: «Cavallo» («Конь»), «Ermàk» («Ермак»), «Principe Vassìlko di Rostòv» («Князь Василько Ростовский»), «Canzone su Alena la Vecchia» («Песня про Алёну-старицу»).