«FORESTA PIETRIFICATA IN SIBERIA»
Visitare la Siberia, con un lungo viaggio, di quelli narrati dai grandi esploratori, e' un mio grande sogno, questa notizia lo rafforza ulteriormente.
Shalun
La scoperta nella regione di Cità grazie ad un ufficiale giudiziario che ha notato i resti di 4 enormi tronchi. E gli scienziati confermano: appartengono al Giurassico e al Cretaceo
La foresta tropicale pietrificata
la Siberia riscrive la storia geologica
La foresta tropicale pietrificata la Siberia riscrive la storia geologica
dal nostro corrispondente
LEONARDO COEN
MOSCA - L'ufficiale giudiziario Jurij Kazykin, viaggiando dalle parti della regione di Cità, nella zona Transbaikalja, li ha notati subito: 4 enormi tronchi che sembravano di pietra, e poi frammenti di rami su ambo le parti della strada che parevano invece sassi. Ha capito che si trovava di fronte a qualcosa di straordinario: e che forse si era imbattuto nei resti di una foresta pietrificata, come quella che si trova in Arizona. La parte inferiore dei tronchi era di color marrone-rosso, e in alcuni punti color del carbone, il resto color della cenere.
Kazykin si è messo allora a chiedere agli addetti delle ferrovie locali - gli unici che regolarmente si spostavano in quella vastissima area geografica quasi disabitata - se gli era mai capitato di scorgere tronchi del genere. Gli operai quasi gli risero in faccia: "Ma certo! Un anno fa abbiamo scoperto dentro una gigantesca cava un'intera foresta di alberi diventati marmo". Il buon Jurij si è incuriosito sul serio: come era mai possibile che ci fossero alberi di tali dimensioni, nella steppa sterminata senza alberi? Deciso a svelare il mistero il nostro ufficiale giudiziario si rivolse al direttore del parco nazionale locale Aleksandr Borodin, e insieme sono riusciti a trasportare un grosso frammento di tronco, cinquanta centimetri di diametro per un metro di lunghezza (di più sarebbe diventata un'impresa) sino al più vicino museo di geologia, quello di Cità.
Gli scienziati sono rimasti sbalorditi dalle dimensioni del reperto: di alberi di dimensioni finora non se ne erano mai visti in quella parte della Siberia. In questa regione di Zabajkalje si trovano sulle sponde dei fiumi locali - Ingoda, Citinka, Onona e Argun' - solo frammenti fossili di legno. Appartenevano a intere foreste tropicali pietrificate del periodo Giurassico e dell'inizio del periodo Cretaceo. "Possiamo definire l'età e la specie dell'albero esaminandone per esempio le pigne o le foglie - spiega Sofia Sinitsa, direttrice del Centro scientifico di geologia presso l'Università pubblica di Cità - mentre è estremamente difficile farlo servendosi solo dei pezzi del tronco. In passato, avevamo scoperto alberi che erano gli antenati della palma moderna. Le loro foglie erano il cibo dei dinosauri, ed infatti abbiamo scoperto anche le loro ossa. A dir la verità, le foreste di palme nella nostra regione non erano diffuse come in altre aree della Siberia".
Infatti, 140 milioni di anni fa le foreste tropicali coprivano la zona di Zabajkalje ed erano popolate dai dinosauri, non però quanto nella limitrofa Mongolia. Allora, il clima era davvero africano. Perché gli alberi non sono marciti e decomposti? Perché, nonostante siano stati sepolti per milioni e milioni di anni, sembra che siano stati tagliati di recente? Forse la colpa di tutto è legata ad una catastrofe: un diluvio, una frana o un uragano che non sradicò gli alberi, ma li piegò verso terra. L'acqua invase la foresta e portò con se anche argilla, sabbia, pietrisco, ghiaia. L'aria non riusciva più a penetrare, i sali "mangiarono" i tessuti organici legnosi. E la foresta diventò pietrificata. In sostanza, l'albero pietrificato non è che un semplice selce: "I sali minerali sostituiscono le sostanze organiche, e il legno si pietrifica, mantenendo la forma, la corteccia, a volte persino le foglia" racconta il geologo Aleksandr Lesnjanskij. Una pacchia per i gioiellieri. Ma anche una nuova attrazione turistica. La Siberia è ancora in gran parte uno scrigno della Natura tutto da scoprire.
(da la Repubblica del 4 settembre 2008)
____________
"Chiamo menzogna il non voler vedere qualcosa così come lo si vede... La menzogna più consueta è quella con cui si mente a sé stessi: mentire ad altri è, relativamente, l'eccezione"
F. Nietzsche