«LA CAUSA» «ТЯЖБА»
Opera comica in un atto sull’omonima piece per teatro di Nikolaj Gogol’
Musica di Svetlana Nèsterova (Светлана Нестерова)
Libretto di Vera Kupriànova e Svetalana Nèsterova
Prima rappresentazione: Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, 1 aprile 2009
La piece per teatro «LA CAUSA» («ТЯЖБА») è un ottimo esempio dello stile gogoliano con i lampanti personaggi, con lo sviluppo del soggetto assurdo e nello stesso tempo realistico. Qui come nella maggioranza delle opere satiriche di Gogol’ non ci sono personaggi positivi. La stupidità, l’invidia, la perfidia, il cinismo: ecco le principali caratteristiche dei personaggi.
L’opera ha una forma concentrica. Nell’ouverture appare il tema principale, il tema dell’intrigo e dello scandalo. L’opera è abbastanza difficile per l’esecuzione. Esige dai cantanti un grande diapason vocale. Contiene delle difficoltà ritmiche e di intonazione.
IL CONTENUTO BREVE DELL’OPERA «LA CAUSA»
KРАТКОЕ СОДЕРЖАНИЕ ОПЕРЫ «ТЯЖБА»
Pavel Petrovich Burdjukov cerca di costringere la sua vegliarda zietta rimbecillita a firmare il testamento a favore di lui. La vecchia lascia sulla carta solo degli scarabocchi illeggibili.
Il segretario del senato Prolètov, dominato dall’invidia verso i suoi colleghi funzionari, prova un particolare risentimento quando è viene a sapere dai giornali dei successi di Pavel Burdjukov. Ad un tratto Prolètov sente dal suo cameriere che Burdjukov lo aspetta nella sala di ricevimento. Lui è stupito. Ma il malinteso si è chiarito. A Pietroburgo è arrivato il fratello minore di Pavel Burdjukov, Khristofor, il quale desidera cominciare con il suo fratello maggiore la causa dei beni ereditati. Il segretario del senato Prolètov resta estasiato e desidera giocare un brutto tiro a Burdjukov maggiore. Khristofor racconta a Proletov che suo fratello stesso compilò il testamento e cercando di ricorrere alla menzogna fece mettere la firma della zietta.
Khristofor Burdjukov arriva a trovare la zietta malata e la trova sul letto di morte. Il fratello maggiore si sente il padrone di casa e dichiara che il testamento è già firmato dalla zietta. Subito dopo la sua morte il testamento è stato letto e Burdjukov minore resta con niente in mano. Stanno seminando zizzanie. Khristofor decide di recarsi a Pietroburgo a cercare giustizia e si rivolge per un consiglio al segretario del senato Prolètov. Khristofor raccona a Prolètov di un’assurdità nel testamento della zietta. Invece della sua firma c’è un’assurda parola: «intingi!» («обмокни!»). Prolètov ne è contento.Ora lui ha un ottimo asso nella manica: «intingere» in un affare. Restando solo, Prolètov dà libero sfogo alla gioia maligna. L’idea che la frode di Bordjukov maggiore verrà fuori, gli procura un piacere inesprimibile …
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Zarevich