На сцене МХТ состоится премьера уникального международного проекта, посвященного 65-летию Победы над фашизмом
Il 4 maggio 2010 sul palcoscenico del Teatro d'Arte di Mosca è in programma la prima di un progetto internazionale dedicato al 65 anniversario della Vittoria sul nazismo. Tra i partecipanti alla performance sinfonica «NUOVO REQUIEM», oltre agli artisti russi ci sono anche noti attori della Germania, Francia, Polonia, Israele e Giappone. Il «NUOVO REQUIEM» come progetto teatrale-musicale è stato realizzato dal noto regista moscovita Kirill Serèbrennikov e dal giovane compositore Aleksej Sumakov. Hanno dedicato la loro opera al ricordo di 70 milioni di morti negli anni della Seconda Guerra Mondiale. I monologhi degli attori sono una specie di confessione sulla Seconda Guerra Mondiale - confessione sia in prima persona, che a nome del proprio popolo. L'eccezionale attrice tedesca Hanna Schigulla ha detto al riguardo.
«Io racconto il mio caso personale. Parlo di come mi è difficile essere tedesca, dico che l'ostilità interetnica crea suoi problemi tra i popoli. Noi, generazione del dopoguerra, ci sentiamo colpevoli anche se non abbiamo nessuna colpa dell'accaduto. Questa nostra colpa collettiva è una specie di enorme ombra che incombe su tutti noi».
Il coreografo giapponese Min Tanaka era nato nell'anno della fine della Seconda Guerra Mondiale - 10 marzo. Quel giorno la capitale del Giappone militarista fu sottoposta ad un bombardamento aereo da parte delle truppe della coalizione antihitleriana. Il partecipante giapponese al «NUOVO REQUIEM» dal palcoscenico parla con passione di un giovane ragazzo che insieme a sua madre cerca di trovare un ricovero per salvarsi dai proiettili cadenti dall'alto.
«Tutti noi viviamo in spazi temporali diversi ma pensiamo della guerra in modo uguale: è una cosa inammissibile!, - dice Min Tanaka. - Mi pare che proprio la sensazione della guerra ci unisca, ci raduni in un punto temporale, in uno stesso spazio...»
Nell'ambito del progetto «NUOVO REQUIEM» l'attore-veterano israeliano Jakov Alperin tenta di esprimere tutto il dolore del popolo ebraico che ha vissuto gli orribili avvenimenti dell'Olocausto nel periodo della Seconda Guerra Mondiale.
Sono dell'Europa Orientale, della Romania, - dice l'attore. Ero nato subito al termine della Prima Guerra Mondiale, avevo vissuto la Seconda Guerra Mondiale, ero stato in un campo di concentramento nazista. Successivamente, quando mi ero trasferito in Israele, ho vissuto tutte le guerra di Israele che in 62 anni del mio giovane Paese non finiscono. La mia generazione ha compreso una cosa importante: i giovani devono condurre una sola guerra - guerra contro la guerra!
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Zarevich