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«QUARANTA QUARANTINE» 40x40
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«MOSCA 40x40» «QUARANTA QUARANTINE»
«МОСКВА 40x40» «СОРОК СОРОКОВ»

«Quaranta per Quaranta» è un'unità fraseologica che denota l'intero insieme delle chiese di Mosca, le numerose chiese della vecchia Mosca, nonché un gran numero di qualcosa. L’espressione «Quaranta per Quaranta» viene talvolta interpretata come indicante che nella Mosca prerivoluzionaria c’erano circa 40 × 40 = 1600 chiese. Una cifra simile, 1.500 chiese e cappelle, fu indicata nel suo libro, pubblicato nel 1647, dallo scienziato e viaggiatore tedesco Olearius.

E ancora un’espressione, suppongo che sia sconosciuta agli stranieri, ma conosciuta bene ad ogni russo: è «Сòрок Сорокòв» («Sòrok Sorokòv») cioè «Quaranta per Quaranta» o «Quaranta Quarantine» («40x40»). Cosa significa? «Сòрок Сорокòв» («Sòrok Sorokòv») è la miriade di chiese della Mosca prerivoluzionaria. È il numero di tutte le chiese di Mosca. Come si sa dopo la rivoluzione d’ottobre moltissime chiese furono distrutte dai comunisti. Ora non si può dire che Mosca odierna possiede «40x40» delle chiese, ma l’espressione vive ancora e così spesso si chiama la città di Mosca. Vorrei segnalare quattro volumi intitolati «Сòрок Сорокòв» («Sòrok Sorokòv»). È la grande Enciclopedia Illustrata di tutte le chiese di Mosca distrutte o non distrutte con tutte le descrizioni dettagliate, fotografie e piante. L’ha scritta lo scrittore Piotr Palamarciuk in 15 anni. La prima edizione in 4 volumi è uscita nel 1992, ed io ce l’ho, ma poi questa Enciclopedia ha avuto molte riedizioni ed è molto popolare fra i moscoviti e non solo.

La città di Mosca spesso si chiama con qualche aggiuntivo. Cosa significa? Per esempio dicono «Roma eterna», «Venezia Serenissima», «Londra nebbiosa» ecc. Anche Mosca ha qualche definizione. Si dice «Москва первопрестòльная» («Moskvà pervoprestòlnaja») cioè «La città del Primo Soglio». È significa che la città di Mosca era sempre la città del Primo Soglio anche quando la capitale della Russia era San Pietroburgo. Tutti gli Zar e tutti gli Imperatori russi arrivano a coronarsi solo a Mosca, alla Cattedrale Uspenskij (dell’Assunzione) del Cremlino. L’incoronazione poteva svolgersi solo a Mosca perché Mosca è il centro dell’Ortodossia Russa. L’altra definizione è «Москва белокàменная» («Moskvà belokàmennaja») cioè «Mosca di pietra bianca». Questa definizione è molto antica e deriva dal tredicesimo secolo quando le mura del Cremino erano costruite dalla pietra bianca. Ancora oggi i moscoviti chiamano la loro città «белокàменная» non usando persino «Mosca». Se voi dite ad un russo che andate a «Belokàmennaja» chiunque capirà che voi state andando o andrete a Mosca. L'espressione «Mosca - Terza Roma» («Москва – Третий Рим») ebbe fortuna sin dall'antica Russia zarista. Dopo pochi anni dalla conquista di Costantinopoli da parte di Mehmed II sovrano dell'Impero Ottomano 1453, alcuni nominarono Mosca Terza Roma o Nuova Roma. Il sentimento nacque durante il regno di Ivan III, Gran Duca di Mosca che sposò Sofia Paleologa. Sofia era nipote di Costantino XI, l'ultimo Imperatore di Costantinopoli, e Ivan III reclamò l'eredità storica e soprattutto religiosa della città che si definiva seconda Roma:
«Due Rome sono cadute, Mosca è la Terza, una quarta non ci sarà mai»
«Два Рима пали, Москва - Третий Рим и четвёртому не бывать»

  

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Zarevich
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«MOSCA 40x40» «QUARANTA QUARANTINE» «МОСКВА 40x40» «СОРОК СОРОКОВ»
«Сорок Сороков» («Sòrok Sorokòv») cioè «Quaranta per Quaranta» o «Quaranta Quarantine» («40x40») è una locuzione, un modo di dire o un nesso lessicale che significa la totalità o l’insieme di tutte le chiese di Mosca o  un gran numero delle chiese russe ortodosse all’antica Mosca. In senso figurato questa locuzione «Сорок сороков» si usa per la designazione degli oggetti o degli eventi legati alle chiese di Mosca. Vorrei presentare un’altra edizione del famoso libro «Сорок Сороков». L’edizione in 4 volumi pubblicata nel 2005 dalla Casa Editrice «Astrel’» («Астрель»):

«MOSCA 40x40» «QUARANTA QUARANTINE»
Volume 1: «Il Cremlino e i Monasteri» («Кремль и монастыри»)
Volume 2: «Kitaj-Gorod», «Belyj Gorod», «Zemljanoj Gorod», «Zamoskvorechje» («Китай-город, Белый город, Земляной город, Замоскворечье»)
Volume 3: «Mosca del 1917» («Москва в границах 1917 года»)
Volume 4: «I Dintorni di Mosca» («Окраины Москвы»)

  

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Il movimento «Sòrok Sorokòv» cioè «Quaranta per Quaranta» o «Quaranta Quarantine» («40x40») è un movimento sociale tradizionalista-ortodosso russo fondato il 1° giugno 2013. È stato creato dal compositore Andrej Kormùkhin e dall'atleta Vladimir Nòssov. La sua attività principale è la tutela della costruzione di chiese, processioni religiose e altri eventi ecclesiastici. Il movimento si riferisce al fondamentalismo ortodosso. Il movimento afferma che il suo compito più importante è quello di sostenere la costruzione di chiese ortodosse, tra i suoi obiettivi dichiarati figurano anche l'assistenza umanitaria agli abitanti del Donbass, il lavoro sociale con orfanotrofi, senzatetto e prigionieri, l'organizzazione di tornei sportivi e la partecipazione ad essi.
  




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«PIOTR PALAMARCIUK: LO SCRITTORE RUSSO»
«ПЁТР ПАЛАМАРЧУК: РУССКИЙ ПИСАТЕЛЬ»

Piotr Palamarciùk (Пётр Паламарчук, 1955-1998) - Scrittore, storico, critico letterario, avvocato russo. Autore del libro enciclopedico in quattro volumi sulla storia delle chiese di Mosca «Сорок Сороков» («Sòrok Sorokòv») cioè «Quaranta per Quaranta» o «Quaranta Quarantine» («40x40»).

Piotr Palamarciùk è nato a Mosca in via Arbat nella famiglia di un marinaio militare. Il nonno paterno è uno scrittore sconosciuto, il nonno materno è il maresciallo Piotr Koshevoj.

Piotr Palamarciùk si è laureato presso l'Istituto di Relazioni Internazionali del Ministero degli Affari Esteri nel 1978 e ha lavorato per 11 anni presso l'Istituto di Stato e Diritto dell'Accademia delle Scienze. Tesi del candidato sui diritti storici della Russia sull'Artico, monografia «Esportazione nucleare: risoluzione legale internazionale» («Ядерный экспорт: международно-правовое урегулирование»).

Dal 1977 al 1996 ha lavorato al libro «Quaranta Quarantine». Una breve storia illustrata di tutte le chiese di Mosca. Il libro è stato pubblicato in 4 volumi a Parigi nel 1988-1990 sotto lo pseudonimo di «Semion Zvonariov». Poi in forma rivista e ampliata a Mosca nel 1992-1996. Secondo l'elenco stampato nel libro «Quaranta Quarantine» a Mosca sono state aperte diverse centinaia di chiese.

Piotr Palamarciùk è un rappresentante del movimento monarchico-ortodosso nella letteratura russa. È stato prima l'editore di «Prosa selezionata» dei poeti russi Gavriil Derzhàvin e Konstantin Bàtjushkov, e «Arabesque» di Nikolaj Gogol. La prima opera di narrativa pubblicata a Mosca è stata la storia «Derzhavin» («Един Державин»). Questo è stato seguito da un libro con lo stesso nome e da altre due raccolte di «Racconti moderni di Mosca» («Современные московские сказания»). I loro temi sono sviluppati dalla trilogia «Troika russa» («Русская тройка»): i romanzi «La Montagna di Ivan» («Ивановская горка»), «Tombe dei cosacchi» («Козацкие могилы») e «Il secolo della cattedrale di Santa Sofia...» («Векопись Софийского собора...»), dove il passato e il presente delle tre parti costitutive della Russia - Grande, Piccola e Bianca: si intersecano a livello storiosofico. La ricerca della loro necessaria unità è ancora più acuta nel «No. Sì» («Нет. Да», 1995) e «Наследник Российского престола» («L'erede al trono russo»).

Lo studio «La chiave di Gogol» («Ключ к Гоголю») è stato pubblicato a Londra e in Russia; «Aleksandr Solzhenitsyn: La Guida» («Александр Солженицын: Путеводитель») ha raggiunto un milione di copie in varie pubblicazioni. «Cronache del tempo dei guai» («Хроники смутного времени») rappresenta un tentativo di riprendere la scrittura delle cronache russe.
Gli ultimi lavori pubblicati dallo scrittore sono l'album «La Via Crucis dell'esercito russo del generale Wrangel» («Крестный путь Русской армии генерала Врангеля», 1996), il romanzo su Mosca «La Quarta Roma» («Четвёртый Рим», rivista «Gioventù», 1997, n.12), «Anatema Storia e Novecento» («Анафема. История и ХХ век», 1998).

Piotr Palamarciùk appartiene agli scrittori patriottici, il suo lavoro è strettamente connesso con la storia russa e l'Ortodossia... Il compito principale di Piotr Palamarciùk rimane sempre un tentativo di comprendere la modernità sulla base del passato, di percepire la storia russa non come 70 anni del XX secolo, ma come, almeno, un periodo di sviluppo della nazione di nove secoli.

  

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