«С АМЕРИКАНСКИМИ ЗАВОДНЫМИ ИГРУШКАМИ?»
Arlecchino, Brighella, Pantalone e Colombina sono tipiche maschere italiane, personaggi del teatro popolare del ‘600 e ‘700. Nel XVI secolo, quando nascono nel teatro di strada, le maschere non hanno un carattere ben preciso: gli attori recitano le storie, sempre uguali ma divertenti, di amori impossibili, di padri cattivi e di servi a volte stupidi a volte molto furbi. È la «COMMEDIA DELL’ARTE». A partire dalla metà del ‘700, scrittori come Carlo Goldoni e Carlo Gozzi cominciano a scrivere, in dialetto veneziano, opere teatrali più interessanti. Il carattere dei personaggi diventa più completo…
Potrei scrivere molto di più a riguardo, ma non vi annoierò. Vorrei parlare di dove è finito il teatro della Commedia dell’Arte, dove è scomparso e perché. Esisteva da tanti secoli ed era il teatro di maschere popolari più ingegnoso del mondo. Sono venuti tutti a vederlo. Molti artisti lo imitarono o continuarono le tradizioni del teatro italiano. Anche il Teatro delle Maschere italiano, la Commedia dell’Arte, era forte perché rideva sempre e solo di sé stesso e mai degli altri popoli. In questo era brillante e unico. La distruzione di questo teatro iniziò ai tempi del puzzolente Mussolini. È stato lui a strangolare questo teatro per la sua satira velenosa. Questo è ciò che fecero anche i bolscevichi nei primi anni dopo la rivoluzione del 1917. Alcuni coraggiosi giornalisti italiani e cosiddetti critici d'arte scrivono che questo teatro è morto perché era giunto il momento. Tutto finisce sempre. Forse questo è vero, ma perché allora non c’erano uomini d’arte che cercassero di salvarlo, preservarlo e non lasciarlo scomparire per sempre? E cosa abbiamo adesso? Niente. Tutto viene calpestato, venduto, distorto e semplicemente dimenticato. Ma lo ricordiamo. In precedenza, in Italia venivano pubblicati libri e album meravigliosi sulla storia del Teatro delle maschere. Questi libri furono tradotti in altre lingue e pubblicati in diversi paesi, tra cui l'URSS e la Russia moderna. C'erano eccellenti specialisti italiani, intenditori di questa arte teatrale. Sembra che sia finita, appassita, appassita e semplicemente fallita. Questo puzzolente multiculturalismo e la falsa tolleranza occidentale verso i mostri di genere hanno completamente buttato via il cervello, l’onore, la coscienza e semplicemente la grande cultura italiana. Dopotutto nessuno può rinnovare queste tradizioni come gli italiani. Siete completamente esagerati con i giocattoli a carica americana?
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Descrizione: | «COMMEDIA DELL’ARTE» |
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Zarevich