«LE TRE SORELLE» «ТРИ СЕСТРЫ»
Film diretto di Samson Samsonov nel 1964

È molto raro che un film basato su quattro opere di Cechov possa essere definito un successo. Ci sono alcuni casi, ma questi sono piuttosto l’eccezione alla regola. Anton Cechov è un teatro. Solo nel teatro puoi trovare e sentire tutto ciò che Cechov voleva dire. Questa è una tale esperienza e una tale rivelazione che a volte è impossibile non piangere. E la cosa sorprendente è che Cechov chiamò tutte le sue opere teatrali «commedie». Perché la gente in teatro piange alle sue esibizioni? Questo è ancora un mistero irrisolto dell'intero genio creativo di Anton Cechov. Vorrei presentare un film realizzato parecchio tempo fa, in bianco e nero. Questo è un film basato sull'opera teatrale di Cechov «Le Tre sorelle» («Три сестры»). Ho visto questa commedia molte volte nei teatri di Mosca e quasi ogni volta mi sono trattenuto per non piangere alla fine dello spettacolo.
 
«La banda suona così allegra, così gioiosa, e sembra quasi che tra non molto potremo finalmente sapere perché viviamo, perché soffriamo... Saperlo! Oh, saperlo!»

Il film che vorrei presentarvi è stato girato dal regista russo Samson Samsonov negli studi «Mosfilm» nel 1964, basato sull'omonima opera teatrale di Anton Chekhov. Filmare Cechov è un'impresa definitiva. Filmare una qualsiasi delle opere di Cechov, ognuna delle quali è più adatta al teatro, è doppiamente un'impresa. Ebbene, girare «Le Tre Sorelle» è un coraggio incredibile. Il fatto è che in «Le Tre Sorelle» tutta l'azione è abbastanza fluida, senza incidenti gravi, anche l'incendio in città era solo un simbolo, ma non si rifletteva nell'azione stessa. Con tutto ciò, anche se Cechov affermava di aver scritto vaudeville, l'opera è pervasa da un'atmosfera grigia e cupa. Quasi tutti i personaggi sono tristi, insoddisfatti della vita e non sanno come risollevarla in meglio. Per questo motivo non criticherò l’adattamento cinematografico di Samson Samsonov, perché ha espresso esattamente il mio stato d’animo durante la lettura di «Le Tre Sorelle». E anche il fatto che il film sia in bianco e nero è diventato simbolico e alla fine ha contribuito ad aumentare la sensazione deprimente. Non posso dire che la recitazione in questo film sia un capolavoro, ma sono abbastanza bravi. Questo è probabilmente il miglior adattamento cinematografico per sentire l'atmosfera dell'opera di Cechov, ma non posso dire con certezza se questa creazione sia la migliore solo come film separato. È un peccato non aver potuto apprezzare Cechov, ma da parte mia ringrazio a Samson Samsonov per averci regalato un film così meraviglioso nel 1964.
  




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Zarevich

Sono dell’idea che tutto ciò che è tratto da o basato su le opere di Cechov valga la pena di essere visto, e questo vale tanto per i suoi racconti che per le pieces teatrali, anche se anch’io sono convinto che queste ultime vadano viste in teatro e non al cinema o in tv.

Purtroppo l’unica rappresentazione teatrale di Cechov a cui ho avuto la fortuna di assistere è stata quella de “Il Gabbiano”, messa in scena da Andrej Konchalovskij quindici anni fa, e di questa conservo un gran bel ricordo, compreso l’incontro di persona e la stretta di mano con Konchalovskij, di cui conservo ancora con orgoglio le foto.

Sarei comunque curioso di vedere questa trasposizione cinematografica delle “Tre sorelle” e, a dire il vero, sarebbe anche ora di rileggerla, visto che sono passati una ventina d’anni abbondanti da quando la lessi.