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«LA BALLATA DI UN SOLDATO»
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«LA BALLATA DI UN SOLDATO»
«БАЛЛАДА О СОЛДАТЕ»

Oggi, 9 maggio 2024, Giorno della Vittoria, vorrei davvero scrivere sul nostro forum di un vecchio film di cui non posso fare a meno di scrivere. Questo è «La ballata di un soldato» («Баллада о солдате»), un film russo del 1959 diretto da Grigorij Ciukhràj. Racconta la storia di alcuni giorni nella vita di un soldato che va in licenza a far visita a sua madre. Il film è stato visto da più di 30 milioni di telespettatori sovietici e di conseguenza ha raccolto più di 100 premi stranieri, tra l'altro, anche nel 1960, il Premio «David di Donatello» per la regia. Questo è il miglior film sulla guerra di tutti i tempi. Forse non c'è nessun altro film sulla guerra al mondo come «La ballata di un soldato». Se non l'hai visto, dovresti assolutamente guardarlo. So che in Italia c'è questo film con i sottotitoli in italiano e magari anche doppiato. Sono passati molti anni dalla produzione di questo film nel 1959. Da tanti anni, ogni volta che vedo questo film in televisione, non riesco a staccarne gli occhi di dosso. Chi ha visto questo film mi capirà. Leggi cosa scrivo per te qui sotto.

Un semplice operatore radio, Aleksej Skvortsòv (Алексей Скворцов), mette fuori combattimento due carri armati tedeschi durante la battaglia. Invece di una ricompensa, riceve qualche giorno di permesso a casa. Aljosha (Aleksej) vuole davvero vedere sua madre e riparare il tetto che perde, e quindi, come può, cerca di raggiungere il suo villaggio natale. Ma il percorso verso casa dal fronte risulta non essere così semplice. Lungo la strada incontra persone diverse, buone e cattive, che Aleksej aiuta e alla fine torna a casa solo per pochi minuti. Dopo aver abbracciato la madre, torna al fronte, da dove non tornerà mai più...

La tragedia della guerra si riflette nelle storie semplici dello stesso Aljosha, che si allontana dal fronte in direzione di una vita condizionatamente «pacifica», e delle persone che lo incontrano lungo la strada. Le immagini utilizzate sono estremamente concise, naturali e comprensibili. I personaggi del film sono prima di tutto persone. Non soldati, non vittime, ma persone. È molto più facile per lo spettatore identificarsi con loro e con i loro destini, è più facile e profondo entrare in empatia con loro. Nelle loro storie, non macchiate di sangue, la forza dello spirito umano si manifesta nientemeno che sui campi di battaglia. Il destino dello stesso Aljosha è chiaro fin dai primi fotogrammi: la voce fuori campo riferisce subito che è sepolto vicino a un villaggio con un nome non russo e all'inizio della primavera estranei portano fiori sulla sua tomba. Questa conoscenza lascia il segno nella percezione di tutto ciò che accade sullo schermo e ipertrofizza i sentimenti dello spettatore. Il sentimento di inutilità dell'improvviso primo amore di Aljosha e della ragazza Shùra (Шура), dietro il quale si vede qualcosa di grande e luminoso (famiglia felice, bambini, casa e nobile vecchiaia), le azioni gentili e ingenue di Aljosha, che cambiano il mondo per il meglio (quanto bene in più potrebbe fare per la tua vita?), esacerbare il sentimento di ingiustizia universale. La consapevolezza della catastrofe del futuro perduto di milioni di persone copre, risponde con un dolore doloroso, quasi fisico. Il clima soleggiato primaverile nella cornice non fa altro che esaltarlo. Il breve addio alla madre nel finale, che doveva avvenire per amore della stessa suprema giustizia universale, è emotivamente lacerante e prosciugante. Catarsi nella sua forma più pura, purificatrice e proclamante il primato della vita sulla morte.

  

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Zarevich
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Per gli amanti della filatelia, vorrei presentare un francobollo emesso nel 1965 dedicato al leggendario film di Grigorij Ciukhraj (Григорий Чухрай, 1921-2001) «La ballata di un soldato» («Баллада о солдате», 1959 «Mosfilm»). Sul segno si va ai due protagonisti del film. L'attrice Zhànna Prokhorènko (Жанна Прохоренко, 1940-2011) e l'attore Vladimir Ivashòv (Вдадимир Ивашов, 1939-1995)
  

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Zarevich
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