«VINCENZO BELLINI: IL CELEBRE COMPOSITORE LIRICO»
Francesco Pastura Франческо Пастура
«BELLINI» «БЕЛЛИНИ»
Collana: «Vita degli Uomini Eccellenti» (ЖЗЛ «Жизнь Замечательных Людей»)
Traduzione dall’italiano di Irina Konstantìnova
Casa Editrice «Molodaja Gvardia» Mosca 1989 (Pagine 352)
Издательство «Молодая Гвардия» Москва 1989

Il libro è stato scritto dal direttore del Museo Vincenzo Bellini della città di Catania - Francesco Pastura, scienziato che ha studiato a fondo l'opera del grande compositore, innamorato della sua musica. L'autore rivela sottilmente il talento geniale di Bellini, che ha vinto la fama mondiale con le sue opere: La Somnambula, Norma, Puritans, che fino ad oggi rimangono le vette dell'arte operistica.


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Ho appeno letto il libro della stessa serie su Verdi, qualche tempo fa anche quello su Donizetti, pur esso nella traduzione della Konstantinova.
Non ho letto l'originale, ma quando lo lessi mi sembra ch'ella simplificasse molto lo stile dell'originale, e le traduzioni dei titoli dei singoli pezzi musicali cosí come d'alcune parole od espressioni del gergo musicale sono orrende. È un peccato.
  




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Огненный ангел

Il 4 settembre 2008 la Filarmonica di Mosca apre la sua nuova stagione concertistica. In esecuzione in forma di concerto ci sarà presentata l’opera di Vincenzo Bellini «CAPULETI E MONTECCHI».
Le parti di Romeo e Giulietta eseguiranno Anna Bonitatibus (mezzosoprano) e Patrizia Ciofi (soprano). Insieme con le illustri soliste italiane nello spettacolo prende parte il giovane tenore russo Serghej Romanòvskij (Сергей Романовский).
La musica dell’opera di Bellini è incredibilmente bella e nello stesso tempo molto composta.

4 settembre 2008 Sala Filarmonica «CIAJKOVSKIJ»
Vincenzo Bellini «CAPULETI E MONTECCHI»
Opera in forma di concerto
Orchestra Sinfonica «NOVAJA ROSSIJA» («НОВАЯ РОССИЯ»)
Direttore Luciano Acocella (Italia)
Coro «Maestri del canto corale»
diretto da Ludmila Jermakòva e Lev Kontoròvich
SOLISTI:
Patrizia Ciofi (soprano) Italia
Anna Bonitatibus (mezzosoprano) Italia
Serghej Romanòvskij (tenore) Russia
Pauls Putnins (basso) Lettonia
Mirko Palazzi (basso) Italia

4-го сентября Московская филармония откроет новый сезон концертом, который критики уже назвали уникальным. В концертном исполнении прозвучит опера Винченцо Беллини «Капулетти и Монтекки». В России она ставилась лишь однажды – в 1838 году. Накануне состоялась первая фортепианная репетиция. Рассказывают «Новости культуры».
Партии Ромео и Джульетты исполнят знаменитые Анна Бонитатибус и Патриция Чьофи. Они уже несколько раз исполняли эти роли в европейских постановках, а для их партнеров это будет дебют в опере Беллини. Вместе с именитыми солистами на сцену выйдет и молодой российский тенор Сергей Романовский. Его голос и мастерство бельканто уже оценили другие участники постановки. Музыка оперы очень красивая и невероятно сложная. «Для моего голоса она написана не очень удобно, – призналась Анна Бонитатибус, – приходится петь на пределе. Но она создана для моего сердца – такая она страстная».


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Tatjana Kruntjaeva Татьяна Крунтяева
«VINCENZO BELLINI» «ВИНЧЕНЦО БЕЛЛИНИ»
Casa Editrice «Muzyka» Leningrado 1964 (Pagine 88)
Издательство «Музыка» Ленинград 1984

È un bel libro della vita del celebre compositore lirico italiano Vincenzo Bellini. Il libro è scritto dal musicologo russo Tatjana Kruntjaeva.
  




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«DEH! NON VOLERLI VITTIME»

Suppongo che in tutta l’opera lirica di tutti i tempi, la scena finale dell’Opera di Vincenzo Bellini «NORMA» sia incredibilmente tragica e commovente. Forse è il mio parere soggettivo. La scena finale quando Norma prega suo padre Oroveso di prendersi cura dei figli («Deh, non volerli vittime») e si avvia verso il rogo, mentre Pollione, straziato dal rimorso e resosi conto d'amare ancora quella donna generosa e sublime, decide di seguirla unendosi al suo tragico destino. È una scena geniale! Vi propongo due registrazione di questa scena con Maria Callas.  

Maria Callas
https://www.youtube.com/watch?v=ikz7rozY1HI

Deh! Non volerli vittime
Del mio fatale errore!
Deh! Non troncar sul fiore
Quell'innocente età!
Pensa che son tuo sangue,
Abbi di lor pietade!
Ah! Padre, abbi di lor pietà!


  




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«MIRA, O NORMA, A' TUOI GINOCCHI…»
Lo stupendo duetto di Norma e Adalgisa dall’Opera di Vincenzo Bellini «NORMA»

GENIALE! ГЕНИАЛЬНО!
https://www.youtube.com/watch?v=Inw5CelQo5o
Maria Callas e Ebe Stignani

Mira, o Norma, a' tuoi ginocchi
Questi cari tuoi pargoletti!
Ah! Pietade di lor ti tocchi,
Se non hai di te pietà!
NORMA
Ah! Perché, perché la mia costanza
Vuoi scemar con molli affetti?
Più lusinghe, ah, più speranza
Presso a morte un cor non ha!
ADALGISA
Mira questi cari pargoletti,
Questi cari, ah, li vedi, ah!
Mira, o Norma, a' tuoi ginocchi, ecc
NORMA
Ah! Perché, perché la mia costanza, ecc
ADALGISA
Cedi! Deh, cedi!
NORMA
Ah! Lasciami! Ei t'ama.
ADALGISA
Ei già sen pente.
NORMA
E tu?
ADALGISA
L'amai. Quest'anima
Sol l'amistade or sente.
NORMA
O giovinetta! E vuoi?
ADALGISA
Renderti i dritti tuoi,
O teco al cielo agli uomini
Giuro celarmi ognor.
NORMA
Sì. Hai vinto. Abbracciami.
Trovo un'amica amor.
NORMA ED ADALGISA
Sì, fino all'ore estreme
Compagna tua m'avrai.
Per ricovrarci insieme
Ampia è la terra assai.
Teco del fato all'onte
Ferma opporrò la fronte,
Finché il tuo core a battere
Io senta sul mio cor, sì.
  




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Zarevich

Il 3 novembre 1801, in Sicilia, nel comune di Catania, nacque un figlio dalla famiglia di Rosario Bellini, capo della cappella e insegnante di musica, che si chiamava Vincenzo Salvatore Carmelo Francesco. Ha vissuto solo 34 anni, di cui ha composto seriamente musica per non più di dieci. Un diplomato al Conservatorio napoletano scrisse 11 opere, la prima, intitolata «Adelson e Salvini», fu rappresentata nel 1825. Il compositore ha lavorato senza fretta, con molta attenzione e ponderazione, ha studiato a fondo il libretto, ha cercato di impregnarsi della psicologia dei personaggi, cercando un'adeguata incarnazione musicale dei loro sentimenti. Giuseppe Verdi ha parlato del suo collega così: «... È ricco di un senso di tristezza, un sentimento individuale, insito solo in lui!» I critici hanno notato che la forza di Bellini sta nelle sue melodie, vicine a quelle del popolo, e nella sincerità della sua espressione, che spesso sale a drammatico pathos. Durante la vita del compositore è stata emessa una medaglia d'oro commemorativa in suo onore, sulla quale il ritratto era accompagnato dalla scritta: «Creatore di melodie italiane».
  




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Nella stessa sera del 1831, sul palcoscenico del Teatro alla Scala di Milano, divamparono anche passioni precristiane. Per la prima volta al pubblico è stata presentata l'opera «Norma» di Vincenzo Bellini, divenuta poi lo standard del belcanto. Un triangolo amoroso sullo sfondo dei tentativi romani di conquistare la Gallia, stregoneria, adulterio e tradimento, druidi e legionari, morte spettacolare al fuoco sacrificale. Il dramma dello scrittore francese Louis-Alexandre Soume, su cui è stato scritto il libretto, si chiamava Norma o Infanticidio. Nella versione operistica, il titolo è stato abbreviato, perché la sacerdotessa è stata ritratta come sofferente, ma non assetata di sangue: la sua prole rimane in vita. In quel periodo Bellini lavorava sotto la pressione delle critiche, che lo accusavano di eccessiva semplicità di melodie e strumentazione. La nuova opera è stata una specie di risposta. La compositrice ha rielaborato otto volte Cavatina «Casta Diva» e la prima interprete del ruolo principale, Giuditta Pasta, ha rifiutato di cantarla a lungo, perché dubitava seriamente che sarebbe stata in grado di farcela. Norma è diventata un classico dell'opera, con alcuni dei più grandi soprani del mondo, tra cui Maria Calas e Montserrat Caballe.
  




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