«QUALCHE GIORNO NELLA VITA DI OBLOMOV»
«НЕСКОЛЬКО ДНЕЙ ИЗ ЖИЗНИ И.И.ОБЛОМОВА»
«SEVERAL DAYS FROM THE LIFE OF I.I.OBLOMOV»
«QUELQUES JOURS DE LA VIE D’OBLOMOV»
Film di Nikita Mikhalkov (Никита Михалков)
«Mosfilm» 1979 «Мосфильм»

Il film sui motivi del celebre romanzo di Ivan Gonciaròv (Иван Гончаров 1812-1891) «OBLOMOV» («ОБЛОМОВ»).

Nell’Ottocento i proprietari terrieri vivevano noiosamente e oziosamente. Il personaggio principale del romanzo e del film Ilja Iljich Oblòmov non voleva darsi fatica solo per l’aumento della sua ricchezza perché non vedeva in questo di per sé nessuno scopo alto. Sdraiandosi sul divano e abbandondosi alle riflessioni «filosofiche» sul senso della vita, Oblomov perse nella sua vita, compreso il suo amore, Olga. Olga, disperata di bussare fino lacerare il suo cuore, sposò il suo amico Stoltz. Oblomov è un aristocratico proprietario terriero che ha in noia il mondo e preferisce dormire e rifugiarsi nei suoi sogni. Ha rinunciato alla carriera, a scontrarsi con le grettezze della vita sociale, e nemmeno l'amore per la bella Olga potrà strapparlo alla sua scelta.
Dice Nikita Michalkov: «Il mio film è come una musica, e come una partitura, dove le immagini debbono precedere di un attimo le variazioni del ritmo per catturare e mantenere gli impulsi emotivi dello spettatore».


«SEVERAL DAYS FROM THE LIFE OF I.I.OBLOMOV»
The film is based on the novel «Oblomov» by Russian writer Ivan Goncharov. The 19th-century Russian landed gentry’s life was idle and boring. Its representatives had a hard time of finding a purpose in life, of realizing their potential. Likewise, the film’s protagonist, Ilya Ilyich Oblomov, refused to work just for the sake of building up his fortune, for he did not see in it any lofty ideal. Lying on a sofa and indulging in «philosophical» reflections on the meaning of life, he let the life slip by him, including the love of his life, Olga. Having despaired of ever getting to his heart, she married his friend, Shtoltz.
Awards
- Oxford’s Golden Shield for Best Directing (Nikita Mikhalkov) at the Oxford IFF, 1980
- Oxford’s Silver Shield for Best Actor (Oleg Tabakov) at the Oxford IFF, 1980
- Oxford’s Silver Shield for Best Actress (Yelena Solovey) at the Oxford IFF, 1980
- Oxford’s Silver Shield for Best Photography (Pavel Lebeshev) at the Oxford IFF, 1980
- First Prize at the International Week of Authors Films in Benalmaden, 1982
- Best Foreign Film of 1981, by the decision of U. S. National Council of Film Critics, 1981

«QUELQUES JOURS DE LA VIE D’OBLOMOV»
D’après le grand roman d’Ivan Gontcharov «Oblomov». Les riches propriétaires terriens russes menaient au XIXe siècle une existence généralement morne et oisive. Leur grand problème était de se trouver une place dans la vie, de se réaliser en tant qu’individus. C’est apparemment le cas d’Ilya Ilitch Oblomov, qui ne conçoit pas de pouvoir travailler dans le seul but de multiplier sa richesse, une finalité à ses yeux vraiment trop médiocre. Se prélassant donc des journées entières sur son canapé tout en se livrant à des méditations «philosophiques» sur le sens de la vie, Oblomov passe à côté de bien des belles choses dans ladite vie, y compris le pur amour que lui offre Olga. Quand la jeune femme comprend que ses efforts pour ébranler ce fruit sec resteront vains, elle prend le parti de se marier avec Schtoltz, l’ami d’Oblomov.


Ultima modifica di Zarevich il 26 Giu 2015 11:05, modificato 2 volte in totale 




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«QUALCHE GIORNO NELLA VITA DI OBLOMOV» - «НЕСКОЛЬКО ДНЕЙ ИЗ ЖИЗНИ И.И.ОБЛОМОВА»
  

Ivan Gonciarov Иван Гончаров
«OBLOMOV» «ОБЛОМОВ»
Casa Editrice «Azbuka» San Pietroburgo 2015 (Pagine 640)
Издательство «Азбука» Санкт-Петербург 2015
  
Quando il romanzo di Ivan Goncharov «Oblomov» fu pubblicato nel 1859, i lettori difficilmente avrebbero potuto immaginare di avere in mano uno dei libri russi «pietra angolare». Goncharov non solo ha mostrato un tipo incredibile e paradossale di uomo russo, ma ha anche reso il suo nome un nome familiare, definendo un tale modo di pensare e stile di vita come «Oblomovismo». «Oblomov» ha dato a Nikolaj Dobroljubov l'opportunità di marchiare questo «segno dei tempi», che «deve essere bruciato e dissipato». Tuttavia, oggi le scuse di Oblomov dello scrittore e critico A. Druzhinin sono molto più chiare: «Ci è caro come natura indipendente e pura, completamente indipendente da quella stanchezza scolastico-morale che macchia la stragrande maggioranza delle persone...»
  




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Ci sono opere letterarie che i registi temono come il fuoco. E non solo i registi cinematografici, ma anche i registi teatrali non vogliono davvero essere coinvolti in queste opere. Tali opere includono il romanzo di Ivan Gonciarov «Oblòmov» («Обломов»). Questo è un lavoro a più livelli con profonde sfumature filosofiche, con una profonda immersione nell'anima della persona russa. Tutto è chiaro quando leggiamo questo romanzo, ma come tradurlo sullo schermo o in teatro. Finora, solo Nikita Mikhalkov ha provato a farlo e ci è riuscito. Questo è l’unico film tratto dal romanzo di Ivan Gonciarov, non conosco altri esempi. Questo adattamento del romanzo dovrebbe piuttosto essere definito una parabola, poiché i personaggi principali Oblomov e Stolz, interpretati dal regista Nikita Mikhalkov, sono, in realtà, due facce della stessa persona russa. Ciò che affascina nel film è questo confronto stanco, apparentemente vecchio di molti anni, tra il desiderio di recuperare e superare e la speranza di trovare qualcosa di reale. Questo confronto non è assolutamente dannoso, ma non per questo meno inevitabile. Si esprime, ad esempio, in Stolz, il cui padre è tedesco e sua madre è russa, due principi: razionale e irrazionale. Il contrasto tra ragione e sentimenti. Significativa è la scena toccante dell’addio del giovane Stolz al padre e alla servitù. Nonostante la moderazione esteriore, i sentimenti emergono ancora dal figlio all'ultimo momento. In Oblomov vediamo un uomo distrutto, per il quale l'evento decisivo nella vita è la perdita di sua madre. Nikita Mikhalkov associa la perdita di sua madre alla perdita della sua casa, alla perdita della sua patria. Sia Stolz che Oblomov sperimentano questo collasso in modi diversi. Il primo finisce per eliminare quasi completamente ogni sentimentalismo, ogni riflessione, ogni ricerca interiore. Il secondo, al contrario, è completamente impantanato in essi, avendo perso il suo vettore vitale di movimento. L'amore di una madre nasce da ricordi torbidi come un sogno, che, sulla musica del compositore Eduard Artèmjev, si trasformano in sogni cinematografici nella realtà. Il film è una sorta di continuazione dell’idea iniziata da Nikita Mikhalkov nel suo film d’esordio «Uno tra sconosciuti, uno sconosciuto tra amici» («Свой среди чужих, чужой среди своих») e continuata nel film «Un pezzo incompiuto per un pianoforte meccanico» («Неоконченная пьеса для механического пианино»). La perdita delle radici, della casa, dei fratelli, della patria, della madre è irreparabile da tutto tranne che dall'amore. Questa è una storia toccante di un uomo russo che non riusciva a fare i conti con sé stesso.
Zarevich
  




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