| «INVERNO» | |
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Zarevich
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«INVERNO»
Carissimi amici!
I soffici fiocchi di neve bianca. Lo scricchiolio accogliente sotto i piedi. La neve scintillante rispecchia i raggi solari. L’inverno ideale è la benevolenza della natura. I pittori russi da secoli dipingono l’inverno russo. Lo stato d'animo invernale sempre sa della ragazzata. Il celebre pittore russo Vassilij Sùrikov essendo ad un villaggio presso la città di Krasnojàrsk, decise di trasmettere tutta l’audacia siberiana che c’è nel gioco russo invernale. Il quadro di genere «La presa della cittadella di neve» («Взятие снежного городка», 1891) rappresenta il momento decisivo di un coraggioso divertimento cosacco. Il cavaliere, fattosi largo fra la folla, abbatte la fortezza di neve. La ricostruzione del ricco ambiente, i tappeti sgargianti, gli archi dipinti con i sonagli, gli stivali cuciti con filo colorato, i cinturoni che stringono le pellicce, la neve scintillante, indica chiaramente come non solo l’opera sia stata eseguita con profonda conoscenza del soggetto, ma anche con quel raffinato gusto artistico che distingue il maestro Vassilij Sùrikov (Василий Суриков, 1848-1916).
Il pittore stesso occupò il posto nel suo quadro in slitta coperta dai tappeti sgargianti. È un bellissimo quadro di Vassilij Sùrikov che si trova al Museo Russo a San Pietroburgo. Il quadro conosciuto da bambino da tutti. Ogni bambino russo sa come un cosacco coraggioso prende una cittadella di neve. È il nostro inverno russo che arriva inesorabilmente, implacabilmente e irremovibilmente quest’anno 2016. Lo aspettiamo trattenendo il respiro perché l’inverno in Russia è la nostra vita.
http://www.artmeteo.ru/3012/?024b4
Zarevich
Ultima modifica di Zarevich il 06 Nov 2016 09:18, modificato 1 volta in totale
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L'Inverno russo |
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«La presa della cittadella di neve» di Vassilij Sùrikov Il "Museo Russo" a San Pietroburgo |
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«La presa della cittadella di neve» di Vassilij Sùrikov Il "Museo Russo" a San Pietroburgo |
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«La presa della cittadella di neve» di Vassilij Sùrikov Il "Museo Russo" a San Pietroburgo |
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«La presa della cittadella di neve» di Vassilij Sùrikov Il "Museo Russo" a San Pietroburgo |
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____________ Zarevich
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Ringraziano per l'utile discussione di Zarevich : |
altamarea (30 Ottobre), |
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Zarevich
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Re: «INVERNO»
«Nel nord selvaggio…» («На севере диком…»)
Le righe poetiche di Mikhail Lèrmontov (Михаил Лермонтов) e il quadro di Ivan Shìshkin (Иван Шишкин). I pittori russi dipingevano sempre i loro quadri sulle poesie dei poeti russi. Ivan Shishkin scelse il tema della solitudine e vide il suo pino e lo dipinse: la notte, la penombra, il silenzio, l’isolamento. Non è nessuna condanna ma è il sogno invernale.
На севере диком стоит одиноко = Nel nord selvaggio solitario sta
На голой вершине сосна, = Su nuda cima un pino
И дремлет, качаясь, и снегом сыпучим = E dorme oscillando, e una neve fresca
Одета, как ризой, она. = Lo riveste come un manto.
И снится ей всё, что в пустыне далёкой, = E sogna che in un deserto lontano
В том крае, где солнца восход, = – Nella terra dove si leva il sole,
Одна и грустна на утёсе горючем = Sola e triste sopra una roccia ardente
Прекрасная пальма растёт = Cresce una bellissima palma.
Come nella poesia di Mikhail Lermontov, anche nel quadro di Ivan Shishkin c’è il tema della solitudine. Sulla nuda roccia inaccessibile, fra il buio pesto, fra il ghiaccio e la neve, sta il pino solitario. La levata del sole illumina la gola di monte e la lontananza infinita, coperta di neve. Sembra che nel regno del freddo non c’è più niente di vivo. Ma nonostante geli, nevi e venti, l’albero vive.
Riguardate questo quadro di Ivan Shishkin e rileggete la poesia di Mikhail Lermontov!
https://upload.wikimedia.org/wikipe...vere_dikom1.jpg
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Nel nord selvaggio solitario sta Su nuda cima un pino |
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Zarevich
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Re: «INVERNO»
La Fiaba, l’Opera lirica, il Quadro. E tutto è su lei. La Fanciulla di Neve, la inventò il drammaturgo Aleksandr Ostrovskij, le diede il soprano lirico il compositore Nikolaj Rimskij-Korsakov e la fece uscire al margine del bosco il pittore Viktor Vasnetsov.
La ragazza commovente fa un primo passo al gran mondo. Il margine del bosco di neve e la cortina di neve in lontananza. Negli occhi della ragazza c’è un’inquietudine e… la sensazione della fiaba, anche se con la fine ingloriosa. Snegùrochka (Снегурочка) ovvero la «Fanciulla di Neve» o «Nevina» è un personaggio del folclore russo, che si ritrova in varie fiabe e leggende popolari. Il personaggio, riconducibile probabilmente a credenze pagane degli antichi Russi, divenne popolare nel XIX secolo grazie ad un'opera teatrale di Aleksandr Ostrovskij. Alla figura di Snegurochka sono state dedicate opere teatrali e musicali, film, ecc. Secondo la leggenda, Snegurochka sarebbe la figlia della Primavera e dell'Inverno e fa la propria comparsa d'inverno, per poi fare ritorno nel lontano nord durante l'estate. A lei è impedito di amare: se dovesse innamorarsi, il suo corpo si scioglierebbe come neve.
SNEGUROCHKA SUL NOSTRO FORUM «ARCA RUSSA»:
http://www.arcarussa.it/forum/viewt...light=fanciulla
http://www.arcarussa.it/forum/viewt...light=fanciulla
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Il quadro di Viktor Vasnetsov "La Fanciulla di Neve" Galleria Tretjakov di Mosca |
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Zarevich
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Re: «INVERNO»
«Gli inverni azzurri russi» («Русские голубые зимы»), oriundo dell’Italia solare. Il pittore russo Konstantin Gorbàtov (Константин Горбатов, 1876-1945) dipingeva a Samara, a San Pietroburgo, a Pskov… ed a tutta l’Europa. Per mesi e mesi era ospite del suo amico Maksim Gorkij a Capri, ma non poteva mai dimenticare delle città russe coperte di neve. Delle case di legno nelle vicinanze delle cattedrali maestose. L’Inverno è come un sorriso della natura russa e il suo pittore principale è il Gelo.
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Il pittore russo Konstantin Gorbàtov (1876-1945) |
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Il pittore russo Konstantin Gorbàtov (1876-1945) |
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Il pittore russo Konstantin Gorbàtov (1876-1945) |
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Zarevich
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Re: «INVERNO»
Aleksandr Pushkin Александр Пушкин
«EVGHENIJ ONEGHIN» «ЕВГЕНИЙ ОНЕГИН»
Capitolo quarto: XLII
И вот уже трещат морозы = Ed ecco che già scricchiola il gelo,
И серебрятся средь полей… = Ed i campi si fanno d’argento…
(Читатель ждет уж рифмы розы; = (Il lettore si aspetterebbe qui la rima «vento»,
На, вот возьми ее скорей!) = E che la metta subito, allora!)
Опрятней модного паркета = Più lucido di un parquet alla moda
Блистает речка, льдом одета. = Il ruscello risplende, rivestito di gelo.
Мальчишек радостный народ = Il popolo giulivo dei fanciulli
Коньками звучно режет лёд; = Rumorosamente, solca coi piattini il ghiaccio,
На красных лапках гусь тяжёлый, = E la greve oca, circospetta,
Задумав плыть по лону вод, = Poggia su di esso le zampe rosse,
Ступает бережно на лёд, = Credendo di nuotare nel mezzo dell’acqua;
Скользит и падает; весёлый = Ma trova il solido, scivola e cade.
Мелькает, вьётся первый снег, = Sfarfallando allegra, turbina la prima neve e cade,
Звездами падая на брег. = Come pioggia di stelle, sulla riva.
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Ed ecco che già scricchiola il gelo |
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Zarevich
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Re: «INVERNO»
ALEKSANDR PUSHKIN
«INVERNO. CHE FARE IN CAMPAGNA?»
«ЗИМА. ЧТО ДЕЛАТЬ НАМ В ДЕРЕВНЕ?»
Inverno. Che fare in campagna? La mattina
Il domestico con la solita tazzina
Di tè. Chiedo: fa caldo? la bufera è finita?
Nevica ancora? si può lasciare l’imbottita
Per la sella, o meglio prima di pranzare
Le vecchie riviste del vicino sfogliare?
Neve fresca. Ci alziamo, a cavallo all’istante,
E al trotto all’alba nel campo biancheggiante.
Il frustino in mano, i cani dietro contenti,
Guardiamo la pallida neve con occhi attenti,
Vaghiamo, giriamo a lungo, ma è già ora,
Due lepri scappate, torniamo alla dimora.
Dove sei allegria? E’ sera: fuori tùrbina,
La candela arde cupa. Il cuore si turba.
Mando giù il veleno del tedio così mesto.
Voglio leggere. Gli occhi scorrono sul testo,
Ma la mente è lontana…Il libro chiudendo,
Cerco la penna, mi siedo e pretendo
Dalla musa assonnata parole senza senso.
Al suono il suono non giunge…Perdo consenso
Con la rima, con la mia strana ispiratrice:
Il verso indolente si trascina infelice.
Stanco, con la lira sospendo la tenzone,
Vado in salotto; là sento una discussione
Sullo zuccherificio, su elezioni non lontane.
La padrona cupa come il tempo invernale,
I ferri da calza agita con stizza,
O sul conto del re di cuori profetizza.
Così giorno segue giorno in romitaggio!
Ma se verso sera in questo triste villaggio,
Quando in un angolo siedo giocando a dama,
Su di un carro da una località lontana,
Vengono inattese una vecchietta e due sorelle
(Due bionde fanciulle, leggiadre e snelle), –
Come si anima quel villaggio di pena!
Come la vita, mio Dio, ridiventa piena!
All’inizio sguardi sghembi e indiretti,
Poi qualche parola, poi dialoghi diletti,
E canti di sera, e risate generali,
E valzer vivaci, e sussurri gioviali,
E languidi sguardi, e motti spensierati,
E sulla stretta scala incontri prolungati.
E una fanciulla sul terrazzo si affaccia:
Scoperti il collo, il petto e la bufera in faccia!
Ma la bufera un rosa russa non offende.
Com’è caldo nel gelo un bacio ardente!
Com’è fresca nella neve una fanciulla russa!
1829
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INVERNO. CHE FARE IN CAMPAGNA? |
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____________ Zarevich
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Zarevich
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«INVERNO»
L'inverno in Russia è un fenomeno eccezionale, che si riflette nel carattere nazionale e nella storia, cultura e vita delle persone. Questo è un periodo speciale dell'anno pieno di vacanze e faccende domestiche. Quasi tutti i giorni del calendario invernale danno segni, secondo i quali le persone fanno una previsione per la prossima estate, un giorno di cui alimenta tutto l'inverno. Centinaia di poeti, scrittori e artisti russi hanno glorificato l'inverno nelle loro opere.
____________ Zarevich
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