LE SS ESTONI PER LA LIBERTA’

Niente di nuovo sul fronte mediatico del Baltico. In Estonia il ministero della difesa ha elaborato un progetto di legge con cui i combattenti estoni delle Waffen SS dovrebbero essero proclamati «combattenti per la liberta’». In Lituania è tornata la signora Jukneviciene, ministro della difesa, che durante la sua visita negli Stati Uniti ha deposto una corona di fiori sulla tomba del generale Plechavicius, che insieme alla Wermacht lottò contro i partigiani polacchi. E’ fuori dubbio che nelle repubbliche baltiche è forte la memoria del passato «glorioso». Secondo «Die Tageszeitung», nel parlamento estone il successo al nuovo progetto di legge sara’ garantito. Secondo il premier Ansip, le decisioni di Norimberga non riguardano quanto compiuto dalle SS estoni. Il politologo Vladimir Anokhin, vice presidente dell’Accademia di studi geopolitici, cosa spiega il perchè di questa apologia del nazismo.
«Innanzi tutto, parte dal complesso d’inferiorità dei paesi Baltici, che in realtà non sono mai stati stati sovrani. Questo complesso porta a metamorfosi incredibili e spinge a dimostrare la loro indipendenza proprio sotto il giogo nazista. Quando si parla dell’occupazione sovietica, si dimentica o si nega che le truppe russe entrarono in queste repubbliche dopo l’istaurazione del potere sovietico».

Announcements in Estonia say next spring will see a nationwide debate about a draft law to declare the Estonian Nazi collaborators who fought alongside the Nazi SS heroic 'freedom fighters'.

In the meantime, papers in Germany, including the Frankfurter Allgemeine Zeitung and the Tageszeitung, have condemned this bill as an attempt to rewrite history, insult the wartime Resistance movement and alienate Estonia’s ethnic Russians.

The papers say exonerating Nazism invites its rebirth.