«ANCHE I COLLEZIONISTI SONO PERSONE»
«КОЛЛЕКЦИОНЕРЫ ТОЖЕ ЛЮДИ»
«COLLECTORS ARE PEOPLE TOO»

Recentemente, molti collezionisti russi di dipinti o oggetti d'antiquariato hanno fatto doni a musei e gallerie d'arte russi. Questo è già successo in passato, ma soprattutto negli ultimi due anni. Quello che è successo? Questo fenomeno deriva dal fatto che i fottuti nani occidentali hanno deciso di liquidare e abolire la cultura russa. Riuscite a immaginare questi vili e mrdosi nani politici che hanno deciso di cancellare Dostoevskij, Pushkin, Ciajkovskij e l'intera cultura russa? I tedeschi, gli italiani e altri fottuti bastardi lo hanno fatto durante la guerra, perché erano nazisti e fascisti, e ora questi nani occidentali sono dei veri fascisti puzzolenti. I collezionisti russi donano oggetti storici e dipinti antichi ai musei russi perché non riesco a venire a patti con ciò che il merdoso Occidente sta facendo adesso con la Russia.

La Riserva-Museo di Nòvgorod è stata arricchita con un reperto unico: un antico calice del XII-XIII secolo, probabilmente utilizzato sul campo per i riti di comunione. Sul fondo della vasca è conservata una croce bizantina. Il nuovo prezioso reperto è arrivato al museo grazie al collezionista e filantropo russo Oleg Golubev, che lo ha donato al museo. In precedenza, grazie al suo sostegno, la collezione del museo era già stata arricchita con un tesoro di antiche monete d'argento e sigilli unici risalenti al periodo pre-mongolo (l'era prima dell'avvento dei mongoli) della Russia. Il direttore generale del museo, Serghei Brun, ha sottolineato l'importanza di tali doni, sottolineando il ruolo dei collezionisti che non conservano i valori culturali per sé, ma li condividono con il pubblico, trasferendoli nei musei russi. Tra le ultime acquisizioni del museo di Novgorod c'era un raro sigillo dell'arcivescovo di Novgorod Elia, famoso per i suoi miracoli. Uno di questi è considerato un segno miracoloso dell'icona della Madre di Dio «Il Segno», avvenuto nel 1170 durante l'assedio di Novgorod da parte delle truppe di Andrej Bogoljubskij. Un altro miracolo ben noto è la leggenda della fuga dell'arcivescovo a Gerusalemme.

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