ARIJ PAZOVSKIJ (1887-1953) АРИЙ ПАЗОВСКИЙ
Il Museo Teatrale Centrale «BAKHRUSCIN» presenta la nuova Mostra «Gli Appunti del Direttore d’Orchestra e non solo» («Записки Дирижёра и не только») che è dedicata al 130° anniversario dalla nascita del celebre direttore d‘orchestra Arij Pazòvskij (Арий Пазовский, 1887-1953). Più di 40 anni Arij Pazovskij dedicò all’Opera lirica. Alla fine della sua vita scrisse il libro «Gli Appunti del Direttore d’Orchestra» («Записки дирижёра») che ha dato il nome della Mostra.
Oggetto: «ARIJ PAZOVSKIJ: DIRETTORE D’ORCHESTRA»
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Oggetto: «ARIJ PAZOVSKIJ: DIRETTORE D’ORCHESTRA»
ARIJ PAZOVSKIJ (1887-1953) АРИЙ ПАЗОВСКИЙ
Nel 1943 divenne direttore artistico e direttore principale del Teatro Bolshoj di Mosca, ma cinque anni dopo, a causa di una grave malattia, fu costretto a lasciare il suo incarico. Il repertorio era basato su opere di compositori classici russi. Le esecuzioni si sono distinte per l'accuratezza delle prestazioni e una profonda lettura personale di ogni partitura. Molta attenzione è stata dedicata alle prove, che è stata la chiave del grande successo del suo lavoro. Arij Pazovskij ha avuto un ruolo enorme nello sviluppo del teatro musicale russo e sovietico. La sua vita creativa è un vivido esempio di servizio disinteressato alla sua arte nativa. Arij Pazovskij era un vero artista innovativo, rimase sempre fedele agli ideali dell'arte realistica. Allievo di Leopold Auer, Pazovskij iniziò la sua carriera artistica come virtuoso del violino, tenendo concerti dopo essersi diplomato al Conservatorio di Pietroburgo nel 1904. Tuttavia, l'anno successivo ha cambiato il suo violino in una bacchetta da direttore d'orchestra ed è entrato nella carica di maestro di coro e assistente direttore al Teatro dell'Opera di Ekaterinburg. Da allora, per quasi mezzo secolo, la sua attività è stata associata all'arte teatrale. Ha riflettuto sulle sue opinioni sull'arte della direzione d'opera nei libri «Direttore e cantante» («Дирижёр и певец» Mosca 1959) e «Note del Direttore» («Записки дирижёра» Mosca 1966).
Nel 1943 divenne direttore artistico e direttore principale del Teatro Bolshoj di Mosca, ma cinque anni dopo, a causa di una grave malattia, fu costretto a lasciare il suo incarico. Il repertorio era basato su opere di compositori classici russi. Le esecuzioni si sono distinte per l'accuratezza delle prestazioni e una profonda lettura personale di ogni partitura. Molta attenzione è stata dedicata alle prove, che è stata la chiave del grande successo del suo lavoro. Arij Pazovskij ha avuto un ruolo enorme nello sviluppo del teatro musicale russo e sovietico. La sua vita creativa è un vivido esempio di servizio disinteressato alla sua arte nativa. Arij Pazovskij era un vero artista innovativo, rimase sempre fedele agli ideali dell'arte realistica. Allievo di Leopold Auer, Pazovskij iniziò la sua carriera artistica come virtuoso del violino, tenendo concerti dopo essersi diplomato al Conservatorio di Pietroburgo nel 1904. Tuttavia, l'anno successivo ha cambiato il suo violino in una bacchetta da direttore d'orchestra ed è entrato nella carica di maestro di coro e assistente direttore al Teatro dell'Opera di Ekaterinburg. Da allora, per quasi mezzo secolo, la sua attività è stata associata all'arte teatrale. Ha riflettuto sulle sue opinioni sull'arte della direzione d'opera nei libri «Direttore e cantante» («Дирижёр и певец» Mosca 1959) e «Note del Direttore» («Записки дирижёра» Mosca 1966).
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