Roberto Piumini Роберто Пьюмини
«LO STRALISCO» «АСТРАЛИСК»
Издательство «Кетлеров» Москва 2020
Casa Editrice «Ketlerov» Mosca 2020 (Pagine 128)

Il nome del classico della moderna letteratura italiana per ragazzi, Roberto Piumini, è ancora pressoché sconosciuto ai lettori russi. Nel frattempo, in Italia si chiama «il grande Piumini». I suoi libri vengono letti da bambini e adulti. Mettono in scena spettacoli e film. Sono stati tradotti in molte lingue straniere. E nel 2020 si sono svolti due eventi importanti: Roberto Piumini è stato nominato dall'Italia per l'International Andersen Prize, e la casa editrice moscovita «Ketlerov» ha pubblicato il mitico «LO STRALISCO» («АСТРАЛИСК») nella nuova serie «Flight Books» - una storia-parabola, considerata quasi il miglior lavoro del maestro. Lo scrittore lo ha dedicato al figlio Michele. Da ragazzo chiese a suo padre se era vero che lui, Michele, un giorno non lo sarebbe stato. Roberto ha fatto del suo meglio per raccontargli la vita e la morte, il cambiamento delle stagioni e delle generazioni, ma lui stesso era insoddisfatto della sua risposta e pochi anni dopo è tornato a questa conversazione, scrivendo «LO STRALISCO».
Un libro per bambini e per adulti, forse ancora di più per adulti. Si tratta del ragazzo Madurer, che trascorre tutta la vita tra le mura del palazzo, impossibilitato a uscire a causa di una strana e incurabile malattia. E ora accanto a lui compare un artista, Sakumat, che riesce a regalargli il mondo intero e, soprattutto, a renderlo il creatore di questo mondo e complice di eventi importanti. Le pareti dipinte dall'interno iniziano a prendere vita: c'è qualcosa di magico in questo, anche se in realtà non accade nulla di soprannaturale. L'amore opera e crea tali miracoli in modo impercettibile, e anche la creatività è un miracolo ordinario. Traducendo questa storia, ho pensato ad artisti volontari che dipingono i muri negli ospedali pediatrici e negli ospizi e disegnano con i bambini su grandi fogli di carta stesi sul pavimento. A loro dedicherei questa traduzione.
E forse non è un caso che «LO STRALISCO» sia stato rilasciato durante gli strani e difficili giorni di quarantena. Un piccolo racconto-parabola sull'amore, sulla creatività, sul potere dell'immaginazione, che ci dà libertà illimitata anche in condizioni di isolamento quasi totale dal mondo. E che non c'è morte, c'è un ciclo di vita (è così che Roberto risponde alla domanda di Michele). Alla fine, l'artista Sakumat si stabilisce in riva al mare - quella stessa eternità che ha «molti orizzonti» e dove lui e Madurer stanno sempre insieme.
Insieme ad altre due belle storie – «Mattia e il nonno» e «Motu-Ichi» - scritte nel genere del «realismo magico» e accomunate dal tema dell'amore trionfante sulla morte, «LO STRALISCO» costituisce una sorta di trilogia. È prevista anche la loro liberazione.