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Oggetto: «GLI ELEMENTI DI TECNICA VOCALE DI PATRIZIA MORANDINI»
Molti di voi sanno che io sono una cantante lirica,oggi ho pensato di scrivere un pò sulla voce umana. Molti mi domandano come nasce la voce lirica quante ore di studio il giorno cosa vuol dire repertorio... e anche se io sono un tenore... Allora mi sono decisa chiariamo un pò le cose anche per i profani (gli esperti se vogliono possono passare oltre...). La voce Umana è a parere mio lo strumento più completo e affascinante che esista, siamo noi con tutto il nostro essere le nostre paure i nostri tabù insomma siamo noi nella nostra interezza di esseri umani, la bibbia dice che il verbo fu... la vibrazione come origine della vita, ci pensate? Questa è la prima grande differenza che intercorre tra uno strumentista e un cantante il canto è qualcosa di molto più profondo e anche difficile. Lo strumento ti è esterno lo puoi vedere toccare puoi avere il controllo visivo delle mani ti puoi nascondere dietro esso, il cantanto no... è nudo davanti alla platea, le tue corde vocali ... non le vedi non le senti... (le senti solo con il tuo orecchio interno)i sensi del cantante sono completamente proiettati dentro di sè, e questo comporta una conoscenza del proprio corpo molto profonda e rilassata una accettazione e un amore del proprio strumento che ti porti dietro tutta la vita nel bene e nel male, con le tue gioie e tuoi dolori. Le voci si differenziano in: voci maschili e femminili,le voci maschili in Tenore (la voce più acuta maschile), baritono (voce media) basso,quelle femminili in: soprano (voce acuta femminile) mezzosoprano,contralto. Sia i tenori che i soprani si dividono a loro volta in soprano (tenore)leggero,soprano (tenore) lirico, soprano (tenore) drammatico questo per la diversità del repertorio... cioè i ruoli (o personaggi) dell'opera che si interpretano. Tosca ad esempio è un soprano drammatico, Mimi un soprano lirico (più dolce), Lucia di Lamemoor (soprano leggero) ecc... e così spiegato cosa vuol dire repertorio e differenziazione vocale (un po come nella box, pesi piuma, leggeri ecc... solo che qui cosa pesa è la voce che è più o meno scura di timbro). Poi vi dò una spiegazione rapida sulla tecnica vera e propria. La base della tecnica vocale sta nella respirazione che deve essere diaframmatica intercostale, cioè come quella di un neonato,quando si nasce si è immuni da stress e cattive abitudini e si respira nella maniera più giusta per la vita, dopo ci si deve riappropriare di questa naturalezza... quindi: dilatare la parte bassa dell'addome e le costole in basso dietro la schiena,una dilatazione a cintura. Per emettere il fiato si deve solo tornare nella posizione origianaria e quindi "appoggiandosi" verso in basso, questo movimento fa sì che il diaframma agisca come muscolo di sostegno della pressione dell'aria che si crea dentro i polmoni. Questa aria trova sfogo nella trachea e mette in vibrazione le corde vocali che si sono unite (addotte) come l'ancia di uno strumento a fiato es un oboe. A questo punto entra in funzione la seconda parte del meccanismo emissorio della voce cioè la risonanza: Le corde vocali emettono un suono che naturalmente ha un volume molto piccolo,per sviluppare questo volume si deve trovare un punto di sviluppo che sta tra la radice del naso e l'ugola, per trovare questo punto ci serviamo dei muscoli boccali, della lingua e della pronuncia dei suoni. Trovato il punto focale di emissione la voca aquista timbro, spessore, purezza, e facilità. L'ascoltatore così non percepisce tutta la miriade di movimenti interni che il cantante deve fare tutto sembra facile e sicuro... perche il suono si sviluppa in quella che si chiama "maschera" e che è diversa da persona a persona (la maschera) è fatta dalle cavità ossee che si trovano sul nostro viso, infatti per legge della visica un suono si sviluppa se batte in un corpo duro) e questo fa sì che ognuno di noi abbia un timbro di voce personale e caratteristico. Una volta aquistata una certa padronanza della tecnica e dello studio della musica vera e propria,si deve affrontare lo studio delle interpretazione che varia da compositore, da stile, epoca e in fine personaggio, uno studio di anni fatto di amore infinito, tenacia, costanza, pazienza, cultura, determinazione, libertà di pensiero e per me anche di purezza interiore. Inutile dire che per affrontare questo studio servono dei maestri che ti accompagnano e ti seguano, perche il cantante (almeno all'inizio) non è assolutamente in grado di riconoscere un suono giusto da uno sbagliato, un maestro che ti insegni a costruire il tuo strumento e la tua persona, che abbia la sensibilità di capire quale è il tuo colore vocale e sopratutto che abbia la cultura di allontanarsi al momento giusto. Io colgo questa occasione per ringraziare la persona alla quale devo interamente la mia carriera, Margherita grazie, non ti arrabbiare troppo se quell'angioletto lassù stona tu saprai con la tua maniera burbera ma affettuosa rimetterlo in riga, sarai sempre nel mio cuore.

 
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Un post davvero interessante, cara Silvy. Hai ragione, la maggior parte di noi ignorano quello che c'è dietro ad una bella voce di soprano, di tenore, o di basso. Apprezziamo il timbro, la modulazione, la tecnica, la potenza, la precisione (quando ne siamo capaci, ovviamente), ma siamo all'oscuro del cammino necessario affinché un cantante lirico possa dare la sua voce a tanti famosi personaggi di Opere liriche e commuoverci con il suo personale ed unico "strumento". O comunque, l'impegno e la costanza necessari per raggiungere quella padronanza e tecnica sono spesso sottovalutati, credendo a volte che tutto quello che serve non sia altro che il dono di avere una bella voce, un po' di studio, e basta... Grazie per questa tua breve dissertazione sull'arte del canto, molto interessante ed istruttiva.

 
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Carissima Silvy!
Ho letto il tuo post due volte con attenzione. Hai scritto molto molto bene e giusto. Sai che sul nostro forum c'è una ragazza russa di Mosca "Camomilla" che studia il canto. E' il soprano drammatico. Ieri ho parlato con lei per il telefono e le ho raccontato di te. Per ora lei non frequenta il forum. Ha dei problemi con PC, ma mi ha promesso di tornare da noi fra poco.



Ultima modifica di Zarevich il 04 Gen 2018 09:10, modificato 1 volta in totale
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Zarevich ha scritto: [Visualizza Messaggio]
Carissima Silvy!
Ho letto il tuo post due volte con attenzione.
Hai scritto molto molto bene e giusto.
Sai che sul nostro forum c'è una ragazza russa di Mosca "Camomilla" che studia il canto. E' il soprano drammatico.
Ieri ho parlato con lei per il telefono e le ho raccontato di te.
Per ora lei non frequenta il forum. Ha dei problemi con PC, ma mi ha promesso di tornare da noi fra poco.


ti ringrazio moltissimo, sai che io sono un soprano drammatico? insieme al mio compagno organizzo dei masterclass di perfezionamento che si chiamano Florenceopera, dove metto a sevizio dei ragazzi la mia ventennale esperienza di lavoro divertendomi con loro moltissimo! se vuoi darò il link del sito per divulgarlo sul sito.Io invece ieri ( dopo un mio concerto) ho parlato del nostro Forum con una amica che adora la cultura Russa le ho dato il link spero che si iscriva....
Se Camomilla ritora sul Forum sarò felicissima di parlare con Lei..

 
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Grazie, cara Silvy! Aspettiamo la nostra Camomilla
Lei sarà molto contenta di conoscerti. Aspettiamo anche sul nostro forum quella ragazza con cui ha parlato.
Il nostro forum non è musicale, ma noi anche scriviamo spesso della musica lirica ed anche della musica sinfonica. Facci vedere il tuo sito.
Zarevich



Ultima modifica di Zarevich il 04 Gen 2018 09:11, modificato 1 volta in totale
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il sito del corso è
http://www.florenceopera.com
spero che ti piaccia.

 
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Silvy oltre che scrivere bene ha una bellissima voce....

 
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Dal timbro scurissimo... :love:

 
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grazie mille!!! :oops:

 
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Patrizia Morandini, un soprano drammatico italiano. Inizia gli studi musicali al conservatorio Luigi Cherubini, seguendo corsi per pianoforte e composizione, diplomandosi successivamente in canto lirico. In seguito si specializzerà in musica vocale da camera. Dal 2008 con il progetto Florence Opera, ha iniziato una considerevole esperienza registica. Ha diretto «Suor Angelica», «Madama Butterfly», «La bohème» di Puccini, «Cavalleria rusticana» di Mascagni, «Orfeo ed Euridice» di Gluck, «Dido and Enea» di Purcell. Per il Festival della Franchigena con l'Accademia Geminiani ha diretto il «Tabarro» di Puccini. Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive sia italiane che estere. Infine ha inciso per l'etichetta Bongiovanni frammenti dall'incompiuto «Ernani» di Vincenzo Bellini e «Cleopatra» di Domenico Cimarosa, per la casa discografica MIM liriche per voce e pianoforte di Carlos Gomes.
SITO UFFICIALE:
http://www.patriziamorandini.com/

 
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