Oggetto: «MELODIA»
«MELODIA» «МЕЛОДИЯ»
Musica: Aleksandra Pàkhmutova (Александра Пахмутова)
Testo: Nikolaj Dobronràvov (Николай Добронравов)

Canta Muslim Magomajev (Муслим Магомаев)

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Canta Nikolaj Noskòv (Николай Носков) 2011

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Ты моя мелодия, = Tu sei la mia melodia,
Я твой преданный Орфей… = Io sono il tuo fedele Orfeo…
Дни, что нами пройдены, = I giorni che sono passati da noi,
Помнят свет нежности твоей. = Ricordano la luce della tua tenerezza.
Всё, как дым, растаяло, = Tutto, come il fumo, si sciolse,
Голос твой теряется в дали… = La tua voce scompare in lontananza…
Что тебя заставило = Che cosa ti costrinse
Забыть мелодию любви? = A dimenticare la melodia dell’amore?

Ты мое сомнение, = Tu sei il mio dubbio,
Тайна долгого пути. = Il mistero della lunga strada.
Сквозь дожди осенние = Attraverso le piogge d’autunno
Слышу я горькое «прости!». = Sento io l’amaro «perdona!»
Зорь последних зарево, = Il tramonto delle albe ultime,
Голос твой теряется в дали… = La tua voce scompare in lontananza…
Что тебя заставило = Che cosa ti costrinse
Забыть мелодию любви? = A dimenticare la melodia dell’amore?

Ты мое призвание, = Tu sei la mia vocazione,
Песня, ставшая судьбой, = La canzone che diventò il destino,
Боль забвенья раннего = Il dolore dell’oblio precoce
Знал Орфей, преданный тобой. = Conosceva Orfeo tradito da te.
Стань моей вселенною, = Siì il mio universo,
Смолкнувшие струны оживи… = Le corde cessate rianima…
Сердцу вдохновенному = Al cuore ispirato
Верни мелодию любви! = Restituisci la melodia dell’amore!



 
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Oggetto: Re: «MELODIA»
Leggendo i post della nostra amica «altamarea» la quale scrive sul nostro forum gli interessantissimi post dedicati alla cultura sarda o che scrive i suoi commenti delle canzoni russe, mi sono ricordato di una canzone presentata da me nel 2011 sul nostro forum «ARCA RUSSA». L’ho trovata ed ora la regalo alla nostra amica «altamarea», ma prima vorrei scriverne un paio di parole.
La canzone «MELODIA» («МЕЛОДИЯ») è stata scritta nel 1973 dalla celebre compositore Aleksandra Pàkhmutova (Александра Пахмутова, 1929) e dal poeta Nikolaj Dobronràvov (Николай Добронравов, 1928), i quali sono coniugi.
La canzone, sulle prime, si componeva per il baritono Muslìm Magomàev (Муслим Магомаев) e proprio lui era il primo esecutore di questa canzone. Nel mio post precedente che è sopra, io ho messo un filmino del 1973 della prima esecuzione della canzone «Melodia». La compositore Aleksandra Pàkhmutova stessa accompagna al pianoforte a Muslim Magomaev. Per molti anni questa canzone non era mai cantata da nessun altro cantante. La canzone apparteneva «cento per cento» soltanto a Muslim Magomaev. Nel 2008 Muslim se n’è andato… E nel 2011 in un programma televisivo il cantante Nikolaj Noskòv (Николай Носков) ha cantato questa canzone nella presenza dei suoi autori, Aleksandra Pàkhmutova e Nikolaj Dobronràvov. Se guarderete il secondo filmino che io ho messo sopra, vedrete come ascoltano gli autori l’interpretazione di Nikolaj Noskòv. Io personalmente ritengo che l’interpretazione di Nikolaj Noskòv sia molto commovente. Mi piace tanto. Non sapevo che dopo Muslim qualcun altro trovasse il coraggio di cantarla. Ora la cantano anche gli altri cantanti, ma secondo me tutti sono irrimediabili.
Non so cosa potrei dire qualcosa di chiaro di questa canzone. Su questa canzone sta una tristezza inspiegabile e incomprensibile. Tutti la conoscono e nessuno ne parla niente. Tutto è chiaro. Questa canzone semplicemente rispecchia la nostra anima russa. Nel testo è posto qualcosa che non si dà spiegare. Del resto, potete ascoltare questa bella canzone del lontano passato. Aspetto le vostre opinioni.
Zarevich

 
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Oggetto: Re: «MELODIA»
Salve, vedo che altamarea sta scrivendo dei post dedicati alla cultura sarda. Sono molto contento di questo, perché anche io sono sardo. Il mondo è piccolo....

 
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Oggetto: Re: «MELODIA»
Caro amico!
Vedi che il nostro mondo è «stretto». Sul nostro forum «ARCA RUSSA» si sono incontrati due sardi. Io vi sono molto riconoscente della vostra partecipazione alla vita del nostro forum!
Zarevich

 
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Oggetto: Re: «MELODIA»
Grazie Zarevich per avermi portato all'attenzione questa bellissima canzone, questa poesia in musica come sempre piu' mi addentro nella cultura Russa questo amore per la poesia emerge in ogni contesto, l'Animo Russo e' profondamente poetico, pur se possiede grande senso di ironia e autoironia mi arriva sempre nel leggere il sorriso ammantato di forte melanconia, malinconia che deriva dal suo essere fortemente consapevole che nulla e' per sempre, anche quando lo desideriamo ardentemente dal profondo del cuore, la Storia ha donato loro questa consapevolezza che e' un bagaglio importante perche' dona misura e riflessione sui passi da muovere, impone saggezza, ma al contempo porta con se perdita di spensieratezza data dalla sconsideratezza di vivere senza aver mai avuto occasione di imbatterci in questa dolorosa verita' di perdita, i Russi sono come quei bimbi cresciuti troppo in fretta, la Storia ha imposto loro di vivere la loro eta' fanciullesca in un battito di ciglia, che subito si ritrovano adulti, bimbi che mai hanno vissuto pienamente la loro eta' di spensieratezza, questo ha aperto loro un sentire particolare molto profondo e partecipato che esprimono in ogni poesia, canzone, ogni espressione vi leggo sempre anche se non dichiarato apertamente questa sensazione di perdita, non di vuoto, il vuoto e' altro e mancanza di sentimento, loro al contrario sono eccessivamente carichi di un sentire la vita con forte responsabilita', si tormentano quasi con forti sensi di colpa per non aver fatto abbastanza, non esser all'altezza del viaggio che la vita ha posto di fronte. Insomma manca a loro quel che ai noi Italiani e meridionali in genere non manca mai, vivere la vita con un poco di leggerezza tanto domani ci si arrangia :) qualcosa ci si inventa :), questo atteggiamento certo porta irresponsabilita' tant'e' problemi tanti anzi tantissimi ma non ci pensiamo e andiamo avanti. Ecco perche' sento i nostri popoli cosi complementari insieme si trova equilibrio e si ammorbidiscono le differenze :)
Zarevich perdonate le mie parole in liberta', amo questo sentire Russo proprio perche' e' cosi' melanconico e ricco di sfumature, Anime inquiete mai adagiate sempre in ricerca costante, della bellezza e perfezione. Tutta questa premessa sull'animo Russo per dire che tutto questo espresso trovo in questo testo molto bello, una canzone molto intima e toccante, una dichiarazione d'Amore tra due persone che si completano, baciati entrambi dalle Muse dell'arte, lei dalla Musica e lui dalla Poesia, ed ecco nascere e dichiarare apertamente l'Amore per la sua Musa che tanto ispira la sua Poesia e lei rispondere prima con tenerezza prontamente, poi via via sempre piu' distante e distratta forse, cosa frena non e' dato sapere, ed ecco lui richiama fortemente la sua Musa ispiratrice, ricordandole l'amore che inebria il suo animo ancora e ancora, lui fedele Orfeo a protezione della sua arte, pero' Orfeo ha duplice veste, protegge le arti e gli artisti ma accompagna anche nel mondo delle ombre, quei fumi che si dissolvono e che portano all'Oblio, la canzone diventa un dubbio che rende irrequieti e sale una richiesta straziante di riafferrare quella voce che scompare in lontananza di risentire la voce dell'amata pronunciare il suo nome, come riudire la musica in quelle corde rianimate, corde che legano i destini, corde che possono essere sia le corde vocali che corde di strumento musicale, la sua voce di poeta che celebra la poesia della sua Anima e le sue mani che fan nascere le melodie che accompagnano donando vibrante forza, riafferma il poeta in questo momento di crisi dove tutto sembra perduto il tentativo forse l'ultimo e l'unico di richiesta che la loro canzone e la loro musica diventi la canzone di una vita insieme, un intera esistenza e unico destino, il loro Universo melodioso di bellezza infinita, sino alle ultime albe dell'Autunno della vita, il Perdono e' amaro per chi lo dispensa perche' e' una conferma del danno subito, dolcissimo come miele per chi lo riceve, non vi e' nulla di piu' bello di essere accolti e perdonati nonostante i nostri errori e debolezze.
Una bellissima canzone, una canzone di Amore e Perdono e quale amore vero e prezioso se non e' capace di perdono?
Se non e' capace di perdono allora non e' amore sincero, ma solo Amore proprio del proprio orgoglio, il perdono e' amaro e dolce ma se si supera l'amore per il proprio orgoglio si e' capace di Amore ancor piu' profondo perche' ami tutto della persona che ti sta accanto anche le sue debolezze e perdonando la si aiuta a crescere e a non farsi male e non fare del male a chi ti Ama. Un amore cosi davvero ti accompagna sino all'Ultima Alba.

Grazie Zarevich ancora e ancora, questo e' cio' che questa poesia in musica mi trasmette e lo condivido qui con Voi.

 
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