Oggetto: «LA MORTE DEL CIGNO»
Questa miniatura coreografica di Michail Fòkin è stata composta appositamente per la grande ballerina russa Anna Pavlova nel 1907. Si dice che «La morte del cigno» venne fatta quasi casualmente. Ad Anna Pavlova – una stella nascente – serviva un numero nuovo e Michail Fòkin non poteva rifiutare la richiesta a questa affascinante ballerina. La miniatura fu pensata in alcuni minuti. Fokin scriveva: “E’ stata quasi una improvvisazione. Io ballavo davanti a lei e lei subito dietro di me. Poi lei ha cominciato a ballare da sola e io la osservavo di lato, mostrandole come bisognava tenere le braccia…” Come musica è stato usato il brano “Il Cigno” dalla composizione per orchestra “Il carnevale degli animali” del compositore francese Camille Saint-Saëns . “Il Cigno” - il brano musicale che è diventato successivamente uno dei più famosi tra tutti i solo di violoncello - era l’unico brano, che il compositore non voleva pubblicare! La partitura de “Il Cigno” per pianoforte (cliccare sulle immagini per ingrandile):
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Inizialmente la miniatura coreografica fu chiamata come il brano musicale: “Il Cigno”.
La prima volta questa miniatura fu eseguita da Anna Pavlova, il 4 gennaio 1908 al concerto di beneficenza nel Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Quando Saint-Saëns vide Pavlova ballare il suo “Cigno”, ottenne un incontro con lei per dirle «Madam, grazie a Lei ho capito che ho scritto una musica meravigliosa!» e le regalò un mazzo di rose bianche con una rosa rossa in mezzo.
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Inizialmente la miniatura coreografica fu chiamata come il brano musicale: “Il Cigno”.
La prima volta questa miniatura fu eseguita da Anna Pavlova, il 4 gennaio 1908 al concerto di beneficenza nel Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Quando Saint-Saëns vide Pavlova ballare il suo “Cigno”, ottenne un incontro con lei per dirle «Madam, grazie a Lei ho capito che ho scritto una musica meravigliosa!» e le regalò un mazzo di rose bianche con una rosa rossa in mezzo. All’inizio del 1913 sulle locandine teatrali la miniatura cominciò ad apparire con il nome «La morte del cigno» («Умирающий лебедь»), il quale diventò il nome definitivo. Dopo Anna Pavlova “La morte del cigno” la esegue anche Galina Ulanova:
L’ interpretazione del “Cigno” di Maya Plissetskaja ottiene anche un grande successo: “il suo cigno è la morte agghiacciante che si trasforma nella bellezza calda, e con questo si trasfigura nella vita eterna.”

http://www.arcarussa.it/forum/viewt...ht=plissetskaja

 
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«IL CIGNO» DI ANNA PAVLOVA
«ЛЕБЕДЬ» АННЫ ПАВЛОВОЙ

Il 12 febbraio 1881, 130 anni fa, a San Pietroburgo nacque Anna Pàvlova (1881-1931, la più rinomata ballerina di tutti i tempi e di tutti i popoli. La vita di Pàvlova era sempre circondata dalle leggende. Come se la piccola Anna, la figlia della lavandaia e un soldato, vide una mattina al Teatro Mariìnskij il balletto «La Bella Addormentata» e dichiarò che avrebbe ballato la parte principale nel balletto, la principessa Aurora. Così avvenne. Dieci anni dopo Anna Pàvlova uscì in questo spettacolo nel ruolo della Fata Candide e poi nella parte della Principessa Aurora.
Nel 1899 Anna Pavlova, al termine degli studi alla Scuola Teatrale di Pietroburgo (attuale l’Accademia del Balletto Russo «Agripina Vagànova»), fu invitata al Teatro Mariìnskij. L’inizio della carriera della ballerina fu benedetto dal più severo giudice, il grande Marius Petipa. Le parti principali nei suoi balletti: «Bajadera», «Don Chichotte», «Il Corsaro», «La Figlia del Faraone» portarono a Pavlova un gran successo. La parte di Giselle nell'interpretazione di Anna Pàvlova entrò nella storia dell’arte del balletto.
La stella del Teatro Mariìnskij Anna Pavlova ebbe bisogno del numero concertistico e lei si rivolse al celebre coreografo Mikhail Fòkin (Михаил Фокин 1880-1942,) con la richiesta di aiutarla a scegliere la musica. Mikhail Fòkin in quel tempo si appassionava della musica del compositore francese Camille Saint-Saëns ed imparava con il mandolino la sua pièce numero 13 «Il Cigno» dal ciclo «Il carnevale degli animali» («Карнавал Животных» «Le Carnaval des Animaux»). Mikhail Fòkin fece il numero «Il Cigno» per Anna Pavlova in alcuni minuti. Nella visione di Fokin il cigno moriva in modo commovente ed emozionante, in modo bello, agitando le ali. Sicuramente il più celebre motivo di Saint-Saëns, conosciuto soprattutto per il balletto La morte del cigno, di cui fa parte. Sugli arpeggi dei due pianoforti, il violoncello espone il dolcissimo tema, in tempo 6/4 in sol maggiore. Anna Pavlova presentò il nuovo numero «Il Cigno» («Лебедь») nel 1907. A partire dal 1913 sulle locandine comincia ad apparire un altro titolo che ora porta il titolo classico e vastamente noto, «Il Cigno Morente» o «La Morte del Cigno» cioè in russo è «Умирающий Лебедь». «Il Cigno» di Anna Pavlova diventò la personificazione ed il simbolo del Balletto Russo.
Purtroppo nel Wikipedia in italiano vedo una notizia completamente sbagliata: «Da allora il balletto ha influenzato le moderne interpretazioni di Odette nel lago dei cigni di Čajkovskij». Il fatto è che la prima rappresentazione del «Lago dei Cigni» di Ciajkovskij ebbe luogo al Teatro Bolshoj di Mosca il 20 febbraio 1877, invece il ciclo di Saint-Saëns «Il carnevale degli animali» fu scritto nel 1886 e presentato da Pavlova nel 1907. Il balletto di Ciajkovskij ha influenzato la miniatura di Mikhail Fokin.
Dal 1908 Anna Pavlova cominciò con il trionfo a fare le tournée all’estero, partecipava in «Stagioni Russe» («Русские Сезоны») di Serghej Djaghilev (Сергей Дягилев 1872-1929) e nel 1910 lei fondò la propria compagnia di balletto.
L’arte di Anna Pavlova non conosceva limiti. Per tutto il mondo si vendevano le cartoline, le foto, le illustrazioni, le statuette con l’immagine della ballerina. Anna Pavlova non scendeva dalle pagine della stampa mondiale. Stupisce che per molti anni viaggiando per tutto il mondo, Anna Pavlova non creò niente di nuovo. Viveva solo di quello che aveva accumulato nel suo periodo russo. Ma questo suo potenziale russo era così enorme che le permise di restare la ballerina della scuola pietroburghese e di diventare la più celebre personalità del XX secolo.



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...stupenda, non ci sono commenti difronte questa delicatezza!

 
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Mikhail Fòkin Михаил Фокин
«LA MORTE DEL CIGNO»
«УМИРАЮЩИЙ ЛЕБЕДЬ»
Casa Editrice «Muzgiz» Leningrado 1961 (Pagine 48)
Издательство «Музгиз» Ленинград 1961

Nei tempi sovietici, nel lontano anno 1961, alla Casa Editrice di Leningrado «Muzgiz» è stato pubblicato un piccolo libro «Умирающий лебедь» («La Morte del Cigno») scritto negli anni 1924-1925 dal celebre ballerino e coreografo russo Mikhail Fòkin (Михаил Фокин, 1880-1942). La miniatura coreografica «Умирающий лебедь» («La Morte del Cigno») è stata composta da Michail Fòkin appositamente per la grande ballerina russa Anna Pàvlova (Анна Павлова) nel 1907. È stato usato il brano «Il Cigno» («Лебедь») dalla composizione per orchestra «Il carnevale degli animali» («Карнавал животных») del compositore francese Camille Saint-Saëns. Tutto il mondo conosce questa miniatura coreografica che è un emblema o un simbolo del Balletto Russo. Mikhail Fokin nel suo libro forse desiderava imprimere nella memoria dei posteri tutti i profili della sua composizione coreografica. Nel libro lui descrive dettagliatamente tutte le sue intenzioni, dà delle disposizioni preziose alle ballerine, descrive il costume del cigno, l’illuminazione scenica e molti altri dettagli. È un bellissimo libro pubblicato molti anni fa. Penso che due grandi ballerine russe, Galina Ulànova (Галина Уланова) e Maja Plissètskaja (Мая Плисецкая), due grandi esecutrici del Cigno, leggessero questo libro di Mikhail Fokin. Vi presento con piacere questo bel libro e nutrisco una speranza di vedere fra poco la sua ripubblicazione.
Zarevich

 

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Il 22 dicembre 1907, il balletto numero Swan fu eseguito per la prima volta al Teatro Mariinsky. Mikhail Fokin l'ha inventato per Anna Pavlova. Il coreografo che ha suggerito alla ballerina di utilizzare un frammento della fantasia zoologica di Camille Saint-Saens "Carnival of Animals" ha ricordato la prima prova: "... Ho guardato la sua figura snella e fragile e ho pensato:" È stato creato per il Cigno ... Ci sono voluti solo pochi minuti per mettere in scena la danza. Era quasi un'improvvisazione. Ho ballato davanti a lei, lei era proprio lì, dietro di me ... Questa danza è diventata un simbolo del nuovo balletto russo. Era una combinazione di tecnica perfetta ed espressività ". Grazie al talento di Anna Pavlova e Mikhail Fokine, un monologo coreografico è arrivato sulla scena del balletto russo.

 
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«ANNA PAVLOVA» «АННА ПАВЛОВА»
Sua madre era una lavandaia, suo padre un soldato in pensione. Schiena curva, anemia, salute fragile. La Scuola di Balletto Imperiale non poteva nemmeno immaginare che questo «fiore delicato» sarebbe sopravvissuto nel duro mondo del balletto. La più grande ballerina russa Anna Pavlova è nata il 12 febbraio 1881. Per sette anni è stata il primo sindaco del Teatro Mariinskij. La sua fama mondiale è iniziata con «Russian Seasons» di Serghej Diaghilev. La coreografica «Cigno» in miniatura, messa in scena per lei da Mikhail Fòkin su musiche di Saint-Saens, è diventata uno dei simboli più brillanti del balletto russo del XX secolo. Il compositore francese ha confessato alla ballerina: «Signora, grazie a lei ho capito che ho scritto musica meravigliosa». Con lo scoppio della prima guerra mondiale, Anna Pavlova si stabilì in Inghilterra. Girando per il mondo, ha ballato circa 9mila spettacoli. A volte un ballerino indossava duemila scarpette da ballo all'anno. È nata per il palcoscenico e anche prima di morire ha chiesto di prepararle un costume da cigno. Il coreografo George Balanchine ha assicurato: «Non mi sono mai consolato del fatto di avere uno studente insolitamente dotato. Pavlova ha un insegnante: Dio».

 
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