È strano che sul nostro forum dedicato alla cultura russo-italiana io così raramente scriva qualcosa del Teatro Bolshoj di Mosca. Bisognerebbe correggere questo errore e perciò apro il topic dedicato solo al Teatro Bolshoj in cui cercherò di informare di tutto quello che succede e avviene nel primo teatro lirico della Russia, anche se i pietroburghesi potranno bastonarmi. C'è sempre stata una rivalità fra le nostre città e fra i due teatri lirici russi, il Teatro Bolshoj e il Teatro Mariìnskij. Ma questa rivalità era sempre bonaria e i due teatri avevano sempre buoni rapporti. Non si devono esagerare le tinte. La nostra rivalità è bonaria. Per non offendere la nostra seconda capitale, la città sulla Neva e la città di Pietro, io aprirò anche il topic dedicato al Teatro Mariinskij. Certo che ognuno può aprire i siti ufficiali dei teatri Bolshoj e Mariìnskij e leggerci o trovarci tutto quello che vuole. I siti sono in due lingue, in russo e in inglese, ma non sempre ci si possono trovare le notizie più curiose e più interessanti. Il presente topic è aperto per tutti quelli che hanno voglia di parlare del Teatro Bolshoj o per fare una domanda. Il presente topic sarà dedicato alla vita del Teatro Bolshoj di oggi ma nessuno ci proibirà di parlare del Teatro Bolshoj del passato. Il Teatro ha una fama mondiale e fra poco si conclude la sua 233esima stagione teatrale. Da 233 anni il Teatro Bolshoj ci rallegra con la sua bellezza e non senza una ragione si chiama Bolshoj, cioè Grande. Da qualche anno l’edificio principale del teatro è chiuso per restauro generale e tutti gli spettacoli d’opera e di balletto si svolgono nell’edificio che si trova vicino, cosiddetto il «Piccolo» Bolshoj; è la filiale del Bolshoj. Ma ci hanno promesso di aprire il «Grande» Bolshoj l’anno prossimo.
www.bolshoi.ru
Oggetto: «IL TEATRO BOLSHOJ DI MOSCA»
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Buona idea Zarevich!
Tutto sommato, anche se il Teatro Mariìnskij sotto la guida di Gergiev ha aumentato la sua fama, credo che il Bolshoj rimanga sempre il numero uno!
Il Bolshoj è la leggenda!
Tutto sommato, anche se il Teatro Mariìnskij sotto la guida di Gergiev ha aumentato la sua fama, credo che il Bolshoj rimanga sempre il numero uno!
Il Bolshoj è la leggenda!
Oggetto: «IL TEATRO BOLSHOJ DI MOSCA»
Ultima modifica di Zarevich il 18 Dic 2019 15:25, modificato 1 volta in totale
Negli USA continua la grande tournée della compagnia di balletto del Teatro Bolshoj. Questi giorni sul palcoscenico del Kennedy Center for the Performing Arts a Washington danno il balletto «CORSARO», la celebre creazione di Marius Petipa nella messa in scena di Aleksej Ratmànskij.
Ultima modifica di Zarevich il 18 Dic 2019 15:25, modificato 1 volta in totale
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Ultima modifica di Zarevich il 18 Dic 2019 15:25, modificato 1 volta in totale
La compagnia di canto del Bolshoj ieri, 16 giugno 2009, si è recata in Giappone composta da 270 artisti, per la prima volta dopo una pausa di 15 anni. Nel programma della presente tournée ci sono le Prime sensazionali: «Evghenij Oneghin» nell’allestimento scenico di Dmitrij Cernjakòv (Дмитрий Черняков). Gli spettatori giapponesi vedranno questa clamorosa versione di «Evghenij Oneghin» realizzata da Dmitrij Cerniakov. Nella parte di Tatiana canta la solista del Teatro Bolshoj Ekaterina Scerbacènko (Екатерина Щербаченко) che alcuni giorni fa ha riportato una convincente vittoria al concorso annuale della BBC «Cantante del mondo - 2009» («BBC Cardiff Singer of the World-2009»)
Oltre a «Oneghin» sarà presentata l’altra opera di Piotr Ciajkovskij «La Dama di Picche» nella versione del noto regista Valerij Fòkin (Валерий Фокин). Nella parte di Gherman è impegnato il tenore dal Teatro Mariinskij Vladimir Galùsin (Владимир Галузин). Nella parte della Contessa è impegnata Elena Obraztsòva (Елена Образцова).
Sul podio del direttore d'orchestra del Bolshoj sono Mikhail Pletnèv (Михаил Плетнёв) e Aleksandr Vedèrnikov (Александр Ведерников).
La tournée si apre il 19 giugno a Tokyo con «La Dama di Picche» la quale sarà presentata ogni giorno fino al 21 giugno. Poi dal 25 al 27 giugno daranno «Oneghin».
Oltre a «Oneghin» sarà presentata l’altra opera di Piotr Ciajkovskij «La Dama di Picche» nella versione del noto regista Valerij Fòkin (Валерий Фокин). Nella parte di Gherman è impegnato il tenore dal Teatro Mariinskij Vladimir Galùsin (Владимир Галузин). Nella parte della Contessa è impegnata Elena Obraztsòva (Елена Образцова).
Sul podio del direttore d'orchestra del Bolshoj sono Mikhail Pletnèv (Михаил Плетнёв) e Aleksandr Vedèrnikov (Александр Ведерников).
La tournée si apre il 19 giugno a Tokyo con «La Dama di Picche» la quale sarà presentata ogni giorno fino al 21 giugno. Poi dal 25 al 27 giugno daranno «Oneghin».
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Piotr Ciajkovskij «La Dama di Picche» nella versione del noto regista Valerij Fòkin
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Tornando allo spettacolo "Evghenij Oneghin" in regia di Cernjakov, la cui Prima si è svolta il 1 settembre 2006 vorrei dire che questo spettacolo ha fatto molto chiasso e per esempio Galina Vishnevskaja ha lasciato lo spettacolo. Poi ha organizzato un'azione di protesta nella stampa. Ma tutto quello si è svolto nel 2006. Il teatro di Parigi Palais Garnier ha invitato questo spettacolo del Bolshoj ad aprire questa stagione 2008-2009. Invece il Teatro alla Scala ha invitato «Oneghin» del Bolshoj a chiudere la sua stagione, cioè i milanesi avranno l’occasione di vederlo fra poco.
Io ho visto questo spettacolo, non ne sono soddisfatto, ma allo stesso tempo non sono assai deluso.
Il fatto è che in questo spettacolo ci sono molte cose strane. Non è importante che l’azione sia trasposta nel Novecento. Ci sono delle altre cose le quali, secondo me, hanno indignato Galina Vishnevskaja e non solo lei. Per esempio la scena del duello fra Vladimir Lenskij e Evghenij Oneghin si svolge in una camera e Lenskij prende un fucile da caccia per uccidere Oneghin. Nella scena del contrasto, Oneghin accidentalmente spara e uccide Lenskij che cade sulla grande tavola alla presenza di tutti gli ospiti.
È un piccolo «no» che non è piaciuto a molti spettatori. Certo che nello spettacolo ci sono molte stranezze che non sempre soddifano gli spettatori tradizionali, ma è una versione del regista Cernjakov.
Lo spettacolo di Cernjakov è completamente privo del romanticismo pushkiniano e ciajkovskiano ed è subordinato al denaro e al cinismo. Vien fatto di chiedersi: perché, per quale ragione ed a che scopo?
Oneg! Tu sai perché?
Io ho visto questo spettacolo, non ne sono soddisfatto, ma allo stesso tempo non sono assai deluso.
Il fatto è che in questo spettacolo ci sono molte cose strane. Non è importante che l’azione sia trasposta nel Novecento. Ci sono delle altre cose le quali, secondo me, hanno indignato Galina Vishnevskaja e non solo lei. Per esempio la scena del duello fra Vladimir Lenskij e Evghenij Oneghin si svolge in una camera e Lenskij prende un fucile da caccia per uccidere Oneghin. Nella scena del contrasto, Oneghin accidentalmente spara e uccide Lenskij che cade sulla grande tavola alla presenza di tutti gli ospiti.
È un piccolo «no» che non è piaciuto a molti spettatori. Certo che nello spettacolo ci sono molte stranezze che non sempre soddifano gli spettatori tradizionali, ma è una versione del regista Cernjakov.
Lo spettacolo di Cernjakov è completamente privo del romanticismo pushkiniano e ciajkovskiano ed è subordinato al denaro e al cinismo. Vien fatto di chiedersi: perché, per quale ragione ed a che scopo?
Oneg! Tu sai perché?
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Oggetto: «IL TEATRO BOLSHOJ DI MOSCA»
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Dopo una pausa di venti anni la compagnia di canto del Teatro Bolshoj di Mosca si reca al Teatro alla Scala di Milano dove presenterà la più popolare opera russa «Evghenij Oneghin» («Евгений Онегин») nell’allestimento scenico di Dmitrij Cernjakòv (Дмитрий Черняков).
Dmitrij Cernjakòv di recente ha fatto al Teatro alla Scala l’opera di Serghej Prokofiev «Il Giocatore» («Игрок») e ha ricevuto per questo spettacolo il Premio di Franco Abbiati, il premio presigioso della critica musicale italiana.
Lo spettacolo «Evghenij Oneghin» di Dmitrij Cernjakòv sta diventando uno dei più richiesti spettacoli del Bolshoj. A settembe del 2008 l’Opera di Parigi invitò «Evghenij Oneghin» ad aprire la sua stagione. Poi le tournée a Riga e a Tokyo e subito dopo la Scala. «Evghenij Oneghin» di Dmitrij Cernjakòv lo aspettano al festival musicale di Lublana in Slavenia ed anche in Cina, al Covent Garden di Londra e al Teatro Real di Madrid.
Nel 2008 durante la tournée a Parigi la compagnia «Bel Air Classiques» realizzò la videoregistrazione su DVD.
La tournée del Bolshoj al Teatro alla Scala prevede le date 13, 14, 16, 17 luglio 2009. Uno degli spettacoli alla Scala verrà trasmesso in diretta dalla radio RAI.
CAST: 13,14,16,17 luglio 2009 Teatro alla Scala
Làrina (Ларина)
Makvala Kasrashvìli (Маквала Касрашвили): 13,16,17 luglio
Irina Rubtsòva (Ирина Рубцова): 14 luglio
Tatiana (Татьяна)
Tatiana Monogàrova (Татьяна Моногарова): 13,16 luglio
Ekaterina Scerbacènko (Екатерина Щербаченко): 14,17 luglio
Olga (Ольга)
Margarita Mamsìrova (Маргарита Мамсирова): 13,14,17 luglio
Oksana Scìlova (Оксана Шилова): 16 luglio
Balia Filippievna (Няня Филиппьевна)
Emma Sarkissiàn (Эмма Саркисян): 13,16,17 luglio
Irina Udalòva (Ирина Удалова): 14 luglio
Evghenij Onèghin (Евгений Онегин)
Vassilij Ladjùk (Василий Ладюк): 13,16 luglio
Vladislàv Sulìmskij (Владислав Сулимский): 14,17 luglio
Vladimir Lenskij (Владимир Ленский)
Andrej Dunàev (Андрей Дунаев): 13,16 luglio
Andrew Gudwin (Эндрю Гудвин): 14 luglio
Roman Shulakòv (Роман Шулаков): 17 luglio
Il Principe Grèmin (Князь Гремин)
Anatolij Kocergà (Анатолий Кочерга): 13,16 luglio
Mikhail Kazakòv (Михаил Казаков): 14 luglio
Aleksandr Naùmenko (Александр Науменко): 17 luglio
Zarètskij (Зарецкий)
Valerij Ghilmànov (Валерий Гильманов)
Coro ed Orchestra del Teatro Bolshoj di Mosca
Direttore: Aleksandr Vedèrnikov (Александр Ведерников)
15 luglio 2009
CONCERTO DELL’ORCHESTRA E DEL CORO DEL TEATRO BOLSHOJ
Modest Mùssorgskij Модест Мусоргский
(Redazione di Nikolaj Rimskij-Kòrsakov)
I. Poema sinfonico «Una notte sul Monte Calvo» («Ночь на Лысой горе»)
II.«Oedipus in Athens» («Эдип в Афинах»)
III.«La caduta di Sennacherib» («Поражение Сеннахериба»)
IV.«Gesu Navin» («Иисус Навин»)
Cantano: Margarita Mamsirova (Маргарита Мамсирова) e Andrej Valentij (Андрей Валентий)
Dmitrij Shostakovich (Дмитрий Шостакович)
Sinfonia No.10 (Симфония №10)
Direttore: Aleksandr Vedèrnikov (Александр Ведерников)
Dmitrij Cernjakòv di recente ha fatto al Teatro alla Scala l’opera di Serghej Prokofiev «Il Giocatore» («Игрок») e ha ricevuto per questo spettacolo il Premio di Franco Abbiati, il premio presigioso della critica musicale italiana.
Lo spettacolo «Evghenij Oneghin» di Dmitrij Cernjakòv sta diventando uno dei più richiesti spettacoli del Bolshoj. A settembe del 2008 l’Opera di Parigi invitò «Evghenij Oneghin» ad aprire la sua stagione. Poi le tournée a Riga e a Tokyo e subito dopo la Scala. «Evghenij Oneghin» di Dmitrij Cernjakòv lo aspettano al festival musicale di Lublana in Slavenia ed anche in Cina, al Covent Garden di Londra e al Teatro Real di Madrid.
Nel 2008 durante la tournée a Parigi la compagnia «Bel Air Classiques» realizzò la videoregistrazione su DVD.
La tournée del Bolshoj al Teatro alla Scala prevede le date 13, 14, 16, 17 luglio 2009. Uno degli spettacoli alla Scala verrà trasmesso in diretta dalla radio RAI.
CAST: 13,14,16,17 luglio 2009 Teatro alla Scala
Làrina (Ларина)
Makvala Kasrashvìli (Маквала Касрашвили): 13,16,17 luglio
Irina Rubtsòva (Ирина Рубцова): 14 luglio
Tatiana (Татьяна)
Tatiana Monogàrova (Татьяна Моногарова): 13,16 luglio
Ekaterina Scerbacènko (Екатерина Щербаченко): 14,17 luglio
Olga (Ольга)
Margarita Mamsìrova (Маргарита Мамсирова): 13,14,17 luglio
Oksana Scìlova (Оксана Шилова): 16 luglio
Balia Filippievna (Няня Филиппьевна)
Emma Sarkissiàn (Эмма Саркисян): 13,16,17 luglio
Irina Udalòva (Ирина Удалова): 14 luglio
Evghenij Onèghin (Евгений Онегин)
Vassilij Ladjùk (Василий Ладюк): 13,16 luglio
Vladislàv Sulìmskij (Владислав Сулимский): 14,17 luglio
Vladimir Lenskij (Владимир Ленский)
Andrej Dunàev (Андрей Дунаев): 13,16 luglio
Andrew Gudwin (Эндрю Гудвин): 14 luglio
Roman Shulakòv (Роман Шулаков): 17 luglio
Il Principe Grèmin (Князь Гремин)
Anatolij Kocergà (Анатолий Кочерга): 13,16 luglio
Mikhail Kazakòv (Михаил Казаков): 14 luglio
Aleksandr Naùmenko (Александр Науменко): 17 luglio
Zarètskij (Зарецкий)
Valerij Ghilmànov (Валерий Гильманов)
Coro ed Orchestra del Teatro Bolshoj di Mosca
Direttore: Aleksandr Vedèrnikov (Александр Ведерников)
15 luglio 2009
CONCERTO DELL’ORCHESTRA E DEL CORO DEL TEATRO BOLSHOJ
Modest Mùssorgskij Модест Мусоргский
(Redazione di Nikolaj Rimskij-Kòrsakov)
I. Poema sinfonico «Una notte sul Monte Calvo» («Ночь на Лысой горе»)
II.«Oedipus in Athens» («Эдип в Афинах»)
III.«La caduta di Sennacherib» («Поражение Сеннахериба»)
IV.«Gesu Navin» («Иисус Навин»)
Cantano: Margarita Mamsirova (Маргарита Мамсирова) e Andrej Valentij (Андрей Валентий)
Dmitrij Shostakovich (Дмитрий Шостакович)
Sinfonia No.10 (Симфония №10)
Direttore: Aleksandr Vedèrnikov (Александр Ведерников)
Ultima modifica di Zarevich il 18 Dic 2019 15:26, modificato 1 volta in totale
Oggetto: «IL TEATRO BOLSHOJ DI MOSCA»
Ho letto con molto interesse la cronaca di questo spettacolo controverso come ce l'ha raccontata il nostro Zarevich.
Lui ha visto personalmente questo "Evghenij Oneghin" di Cernjakov e ci dice che è contento (o deluso) a metà.
Quindi alcune cose sono da salvare, le altre che avevano fatto arrabbiare anche un mito vivente come la Vishnevskaja sono quelle stranezze ben descritte qui sopra.
Si potrebbe dire: si sono scandalizzati solo i tradizionalisti.
Ma Galina Vishnevskaja ha lavorato con compositori modernissimi come Shostakovich o Britten e quindi non si può dire che lei non conosca l'opera moderna, o che rifiuti a priori ogni scelta innovativa.
Lei che ha cantato la Lady Mcbeth di Mcensk può scandalizzarsi solo per un Oneghin novecentesco? Non credo.
Perchè Cernjakov ha deciso di creare un Pushkin anti-romantico, finendo per stravolgere completamente il senso di quest'opera?
Premetto che non conosco i lavori di Cernjakov, ma sò perfettamente che proviene da una scuola di grande tradizione, quindi il suo valore non è in discussione.
Direi invece che ci sia una volontà precisa di re-interpretare il testo. Quando un regista, uno scenografo o un artista in genere vuole rappresentare una sua idea molto personale o uno stimolo che lui personalmente riceve da un testo classico può succedere che certe scelte superino il confine del buon gusto, specialmente quando si decide di adottare questi cambiamenti nei momenti "chiave" della trama.
Certo, Pushkin e Ciaikovskij, anche se stravolti, funzionano sempre, ma posso immaginare il senso di delusione che si prova vedendo certe cose cambiate dove ce le aspetteremmo. In fondo i classici li leggiamo mille volte nella vita, e anche se sappiamo esattamente la storia, noi ogni volta la vogliamo rileggere per quella che è, niente di più e niente di meno.
Spesso gli artisti scelgono volontariamente la strada che potrebbe portare allo scandalo. Quando Cernjakov ha fatto arrabbiare
Galina Vishnevskaja di sicuro ha ottenuto una grande pubblicità, quindi può anche darsi che lo scandalo Cernjakov-Oneghin sia
proprio ciò ch'egli si augurava.
Se per "tradizionalista" si intende una persona che vuol leggere o ascoltare quello che uno scrittore o un compositore hanno scritto, non una nota di più non una lettera di meno, allora io mi auto-includo in questa categoria: riferendomi a questo spettacolo in particolare, e basandomi sulla testimonianza di Zarevich, direi che nel manifesto di quest' opera si potrebbe scrivere a caratteri giganti:
GLI ARTISTI DEL TEATRO BOLSHOI DI MOSCA presentano l' EVGHENIJ ONEGHIN di CERNJAKOV
e piccolo: ((molto) liberamente tratto dall'opera di Tchajkovskij-Pushkin).
Lui ha visto personalmente questo "Evghenij Oneghin" di Cernjakov e ci dice che è contento (o deluso) a metà.
Quindi alcune cose sono da salvare, le altre che avevano fatto arrabbiare anche un mito vivente come la Vishnevskaja sono quelle stranezze ben descritte qui sopra.
Si potrebbe dire: si sono scandalizzati solo i tradizionalisti.
Ma Galina Vishnevskaja ha lavorato con compositori modernissimi come Shostakovich o Britten e quindi non si può dire che lei non conosca l'opera moderna, o che rifiuti a priori ogni scelta innovativa.
Lei che ha cantato la Lady Mcbeth di Mcensk può scandalizzarsi solo per un Oneghin novecentesco? Non credo.
Perchè Cernjakov ha deciso di creare un Pushkin anti-romantico, finendo per stravolgere completamente il senso di quest'opera?
Premetto che non conosco i lavori di Cernjakov, ma sò perfettamente che proviene da una scuola di grande tradizione, quindi il suo valore non è in discussione.
Direi invece che ci sia una volontà precisa di re-interpretare il testo. Quando un regista, uno scenografo o un artista in genere vuole rappresentare una sua idea molto personale o uno stimolo che lui personalmente riceve da un testo classico può succedere che certe scelte superino il confine del buon gusto, specialmente quando si decide di adottare questi cambiamenti nei momenti "chiave" della trama.
Certo, Pushkin e Ciaikovskij, anche se stravolti, funzionano sempre, ma posso immaginare il senso di delusione che si prova vedendo certe cose cambiate dove ce le aspetteremmo. In fondo i classici li leggiamo mille volte nella vita, e anche se sappiamo esattamente la storia, noi ogni volta la vogliamo rileggere per quella che è, niente di più e niente di meno.
Spesso gli artisti scelgono volontariamente la strada che potrebbe portare allo scandalo. Quando Cernjakov ha fatto arrabbiare
Galina Vishnevskaja di sicuro ha ottenuto una grande pubblicità, quindi può anche darsi che lo scandalo Cernjakov-Oneghin sia
proprio ciò ch'egli si augurava.
Se per "tradizionalista" si intende una persona che vuol leggere o ascoltare quello che uno scrittore o un compositore hanno scritto, non una nota di più non una lettera di meno, allora io mi auto-includo in questa categoria: riferendomi a questo spettacolo in particolare, e basandomi sulla testimonianza di Zarevich, direi che nel manifesto di quest' opera si potrebbe scrivere a caratteri giganti:
GLI ARTISTI DEL TEATRO BOLSHOI DI MOSCA presentano l' EVGHENIJ ONEGHIN di CERNJAKOV
e piccolo: ((molto) liberamente tratto dall'opera di Tchajkovskij-Pushkin).
Oggetto: «IL TEATRO BOLSHOJ DI MOSCA»
Mi farebbe piacere sapere se è già stata annunciata la prossima stagione del Balshoj e dove poterla consultare. Sul sito del teatro non ho trovato un calendario delle rappresentazioni.
Oggetto: «IL TEATRO BOLSHOJ DI MOSCA»
Ultima modifica di Zarevich il 18 Dic 2019 15:27, modificato 1 volta in totale
La prossima stagione teatrale (2009-2010) il Teatro Bolshoj metterà in scena l’opera di Alban Berg «Wozzek», «Don Giovanni» di Mozart e l’operetta di Johann Strauss «Il Pipistrello».
La prima di «Wozzek» è prevista per il 24 novembre 2009. Sul podio del direttore d'orchestra sarà Theodor Kurentzis (Теодор Курентзис), invece il regista dello spettacolo sarà Dmitrij Cernjakòv (Дмитрий Черняков).
La prima dell’operetta di Johann Strauss «Il Pipistrello» è prevista il 18 marzo 2010 in regia del giovane regista russo Vassilij Bàrkhatov (Василий Бархатов). A dirigere l’orchestra sarà lo svizzero Christoph-Mathias Mueller.
La stagione teatrale 2009-2010 del Bolshoj si apre il 22 settembre con l’opera di Mussorgskij "Boris Godunov" in regia di Aleksandr Sokùrov. Sul podio del direttore d'orchestra sarà Pavel Soròkin (Павел Сорокин).
Si deve notare che dal teatro se n’è andato il suo direttore d’orchestra Aleksandr Vedèrnikov (Александр Ведерников). Il suo ultimo spettacolo è stato «Evghenij Oneghin» diretto da lui nel Teatro alla Scala durante la tournée del Bolshoj.
Il direttore generale del Teatro Bolshoj Anatolij Iksànov ha comunicato che invece di Vedernikov nella prossima stagione al Teatro Bolshoj sono stati invitati cinque famosi direttori d’orchestra: Vladimir Juròvskij (Владимир Юровский), Vassilij Sinajskij (Василий Синайский), Aleksandr Làzarev (Александр Лазарев), Theodor Kurentzis (Теодор Курентзис) e Kirill Petrènko (Кирилл Петренко).
La prima di «Wozzek» è prevista per il 24 novembre 2009. Sul podio del direttore d'orchestra sarà Theodor Kurentzis (Теодор Курентзис), invece il regista dello spettacolo sarà Dmitrij Cernjakòv (Дмитрий Черняков).
La prima dell’operetta di Johann Strauss «Il Pipistrello» è prevista il 18 marzo 2010 in regia del giovane regista russo Vassilij Bàrkhatov (Василий Бархатов). A dirigere l’orchestra sarà lo svizzero Christoph-Mathias Mueller.
La stagione teatrale 2009-2010 del Bolshoj si apre il 22 settembre con l’opera di Mussorgskij "Boris Godunov" in regia di Aleksandr Sokùrov. Sul podio del direttore d'orchestra sarà Pavel Soròkin (Павел Сорокин).
Si deve notare che dal teatro se n’è andato il suo direttore d’orchestra Aleksandr Vedèrnikov (Александр Ведерников). Il suo ultimo spettacolo è stato «Evghenij Oneghin» diretto da lui nel Teatro alla Scala durante la tournée del Bolshoj.
Il direttore generale del Teatro Bolshoj Anatolij Iksànov ha comunicato che invece di Vedernikov nella prossima stagione al Teatro Bolshoj sono stati invitati cinque famosi direttori d’orchestra: Vladimir Juròvskij (Владимир Юровский), Vassilij Sinajskij (Василий Синайский), Aleksandr Làzarev (Александр Лазарев), Theodor Kurentzis (Теодор Курентзис) e Kirill Petrènko (Кирилл Петренко).
Ultima modifica di Zarevich il 18 Dic 2019 15:27, modificato 1 volta in totale
Oggetto: «IL TEATRO BOLSHOJ DI MOSCA»
Ciao Zarevich!
Volevo chiederti se questi "Wozzeck" e "Fledermaus" saranno cantati in tedesco e il "Don Giovanni" in italiano oppure tutte nelle rispettive traduzioni in lingua russa?
E di solito qual'è la prassi al Bolshoj, si cantano le opere straniere nelle lingue originali o in russo?
Volevo chiederti se questi "Wozzeck" e "Fledermaus" saranno cantati in tedesco e il "Don Giovanni" in italiano oppure tutte nelle rispettive traduzioni in lingua russa?
E di solito qual'è la prassi al Bolshoj, si cantano le opere straniere nelle lingue originali o in russo?
Oggetto: «IL TEATRO BOLSHOJ DI MOSCA»
Ultima modifica di Zarevich il 18 Dic 2019 15:27, modificato 1 volta in totale
La prassi è così. Tutte le opere straniere si cantano nelle lingue originali. Negli anni lontani ’50-’60-’70 si cantavano in russo, ma poi la prassi è cambiata.
Ma anche alla Scala negli anni ’50-’60 quasi tutte le opere «non italiane» si cantavano in italiano. In ogni modo la maggioranza.
Ma anche alla Scala negli anni ’50-’60 quasi tutte le opere «non italiane» si cantavano in italiano. In ogni modo la maggioranza.
Ultima modifica di Zarevich il 18 Dic 2019 15:27, modificato 1 volta in totale
Oggetto: «IL TEATRO BOLSHOJ DI MOSCA»
E' vero quello che dici.
Io ho un vecchio disco in vinile con L'Angelo di Fuoco di Prokof'ev cantato in italiano, ma non sono mai riuscito (o meglio: mi sono rifiutato) ad ascoltarlo...
Io ho un vecchio disco in vinile con L'Angelo di Fuoco di Prokof'ev cantato in italiano, ma non sono mai riuscito (o meglio: mi sono rifiutato) ad ascoltarlo...
Oggetto: «IL TEATRO BOLSHOJ DI MOSCA»
Ultima modifica di Zarevich il 18 Dic 2019 15:28, modificato 1 volta in totale
Così era la tendenza. L’opera deve essere capita dall’ascoltatore perciò si cantava nella lingua materna del teatro. Ma poi arriva un’altra tendenza. Si deve eseguire tutte le opere liriche nella lingua originale per conservare tutte le sfumature. L’Europa occidentale si buttò in questa tendenza, ma non tutta, la Germania a lungo non accettava questa «sfida» e continuava a cantare tutto in tedesco. Anche la Russia non voleva schierarsi con la nuova tendenza. Suppongo che anche l’Italia l’abbia trapassata non presto. Esistono moltissime registrazioni delle opere francesi, tedesche o russe fatte in Italia e cantate in italiano.
Ma ora arriva una nuova tendenza. Tornare a cantare nella lingua capita e chiara all’ascoltatore. Alcuni piccoli teatri lirici in Russia lo già fanno, ma i teatri grandi come Bolshoj e Mariinskij tutte le opere straniere cantano nelle lingue originali.
Ma ora arriva una nuova tendenza. Tornare a cantare nella lingua capita e chiara all’ascoltatore. Alcuni piccoli teatri lirici in Russia lo già fanno, ma i teatri grandi come Bolshoj e Mariinskij tutte le opere straniere cantano nelle lingue originali.
Ultima modifica di Zarevich il 18 Dic 2019 15:28, modificato 1 volta in totale
Oggetto: «IL TEATRO BOLSHOJ DI MOSCA»
Qundo ero studente conoscevo una ragazza totalmente ignorante di musica classica.
Non avrebbe fatto distinzione tra Schumann o Schubert o avrebbe considerato Haydn e Haendel la stessa persona.
In ogni caso un giorno arrivò in classe tutta felice: aveva ricevuto un biglietto per andare a vedere un'opera, la prima della sua vita! Era entusiasta! Qualcuno gli chiese: -"Che vai a vedere? Verdi?Rossini?"
-"No!" rispose Lei. E dandosi un'aria da intellettuale continuò: -"Stasera vado a sentire un' opera di Janáček, in lingua originale!!".
Il giorno dopo venimmo informati che la "prima" all'opera sarebbe stata anche l'ultima... la ragazza raccontò dello spettacolo come di un supplizio... avrebbe voluto lasciar il teatro già dopo 20 minuti poichè l'ostica lingua ceca non era andata d'accordo con i suoi sensibili orecchi...
Chi lo può dire, ma se l'opera di Janáček fosse stata cantata in una traduzione italiana forse adesso esisterebbe in Italia un'appassionata d'opera in più!!
Non avrebbe fatto distinzione tra Schumann o Schubert o avrebbe considerato Haydn e Haendel la stessa persona.
In ogni caso un giorno arrivò in classe tutta felice: aveva ricevuto un biglietto per andare a vedere un'opera, la prima della sua vita! Era entusiasta! Qualcuno gli chiese: -"Che vai a vedere? Verdi?Rossini?"
-"No!" rispose Lei. E dandosi un'aria da intellettuale continuò: -"Stasera vado a sentire un' opera di Janáček, in lingua originale!!".
Il giorno dopo venimmo informati che la "prima" all'opera sarebbe stata anche l'ultima... la ragazza raccontò dello spettacolo come di un supplizio... avrebbe voluto lasciar il teatro già dopo 20 minuti poichè l'ostica lingua ceca non era andata d'accordo con i suoi sensibili orecchi...
Chi lo può dire, ma se l'opera di Janáček fosse stata cantata in una traduzione italiana forse adesso esisterebbe in Italia un'appassionata d'opera in più!!
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