Non molti sanno che oltre ad essere un prolifico compositore e professore al Conservatorio di San Pietroburgo, che piú tardi ebbe il suo nome, Rimskij-Kòrsakov svolse anche una certa attività letteraria. Quest'attività si centra tutta sulla musica ed è composta da due opere principali, le quali sono un manuale sulla strumentazione con illustrazioni tratte dalle proprie composizioni ed appunto la "Cronaca della mia vita musicale" (in russo "Летопись моей музыкальной жизни"), oltre ad un certo numero d'abbozzi e progetti non ultimati.
È da tempo che volevo leggere la "Cronaca della mia vita musicale", ma purtroppo non trovavo un'edizione russa, dunque risolsi di leggere l'unica edizione che m'era accessibile - una in lingua inglese, uscita nel 1974 presso la casa editrice britannica Eulenburg, che rappresenta una traduzione della quinta edizione in lingua russa. Quest'edizione comprende un'introduzione di carattere musicologico (scritta probabilmente per la terza edizione americana), seguita da una prefazione scritta dalla moglie del compositore ed un'introduzione dalla mano di suo figlio Andrej, che dopo la morte del padre introdusse annotazioni (correzioni anagrafiche) e compilò la cronaca degli ultimi due anni di vita del compositore, per ovvie ragioni non compresi nel manoscritto. Ci sono inoltre annotazioni dello stesso musicologo che scrisse l'introduzione.
Il principale valore di questo libro per me sta nel fatto che presenta quasi l'intera vita musicale del compositore (appunto "Cronaca della mia vita musicale") ed un lungo periodo della storia musicale russa - dall'inizio degli anni 1860 (adesione di Rimskij al cerchio musicale che si chiama oggi Mogučaja kučka, Il gruppo dei Cinque oppure semplicemente I Cinque e che diede alla Russia almeno tre compositori di primissimo rango - lo stesso Rimskij-Kòrsakov, Borodín e Músorgskij) fino al 1906, due anni prima della morte dell'autore - in un modo forse eccessivamente secco (lo percepiva anche l'autore), ma assai oggettivo (nella maggior parte dei libri sulla storia musicale russa che avevo letto finora i fatti venivano presentati in modo piú o meno romantizzato). L'autore descrive il suo percorso da semplice ragazzo amatore della musica, passando per lo stato di compositore dilettante, fino al divenire uno dei piú apprezzati compositori della Russia e professori del Conservatorio di San Pietroburgo. Molto spazio è dedicato al tempo che il compositore passo come uno dei Cinque, ai metodi di composizione di ciascun membro del gruppo, ai punti di vista che avevano sulla musica classica e contemporanea, alla lotta pel riconoscimento della musica russa in Russia (!). Tra gli altri personaggi importanti di cui scrive Rimskij sono Pëtr Il'ič Čajkovskij, Aleksàndr Glazunòv, Sergéj Tanéjev, Sergej Rachmàninov (compositori), Eduard Nápravník (direttore d'orchestra al teatro Mariinskij), Savva Màmontov e Mitrofàn Bel'àjev (commercianti che fecero moltissimo per la musica russa).
Il libro stesso fu scritto in piú periodi che erano quasi tutti tempi di crisi creative, donde provengono forse alcuni giudizî asperrimi espressi su alcuni membri del cerchio (soprattutto Balàkirev) e sui rapporti dell'autore colle istituzioni musicali di San Pietroburgo e, in minor misura, di Mosca.
Consiglio questo libro a tutti. È interessantissimo come documento storico, ma non solo.
Oggetto: «TUTTO RIMSKIJ-KORSAKOV»
Ultima modifica di Angelo di fuoco il 16 Dic 2007 15:46, modificato 1 volta in totale
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Cronaca della mia vita musicale 1.jpg | |
Descrizione: | Nikolaj Rimskij-Korsakov "Cronaca Della Mia Vita Musicale" |
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Rimskij-Korsakov.jpg | |
Descrizione: | Nikolaj Rimskij-Korsakov "Cronaca Della Mia Vita Musicale" |
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Oggetto: «TUTTO RIMSKIJ-KORSAKOV»
Molto interessante, Angelo. E complimenti per l'esposizione. :up:
Veramente viene voglia di leggere questo libro, in effetti, e mi sono dato un po' da fare per cercarne una edizione italiana... purtroppo senza risultati.
Siamo alle solite! :?
Veramente viene voglia di leggere questo libro, in effetti, e mi sono dato un po' da fare per cercarne una edizione italiana... purtroppo senza risultati.
Siamo alle solite! :?
Oggetto: «TUTTO RIMSKIJ-KORSAKOV»
Grazie, Principe. Credo che sia la mia prima esposizione su questo forum, quindi un esordio. :wink:
Il fatto che Google abbia trovato soltanto tre resultati per la chiave di ricerca "Cronaca della mia vita musicale" mi stupisce non poco. Pensavo che in Italia Rimskij-Korsakov fosse relativamente conosciuto anche come compositore operistico, attraverso una certa, sebbene non molto frequente, presenza nei teatri. Esiste persino una registrazione radiofonica della giovine Scotto nel ruolo titolare de "La leggenda dell'¡nvisibile città di Kitěž e della vergine Fevrònija" dal teatro Verdi di Trieste.
Comunque, da quel che so, anche le edizioni russi scarseggiano: non per caso una delle due immagini allegate è il ritratto d'un'edizione antiquaria (ante revolutionem!) e l'altra d'un'edizione straniera. Pare che la "Cronaca della mia vita musicale" non sia stata ristampata da moltissimo tempo. Una causa, ma non l'unica, è che la letteratura musicale in Russia solo negli ultimi anni ha cominciato a uscire dalla letargía dovuta alla crisi economica degli anni Novanta.
Il fatto che Google abbia trovato soltanto tre resultati per la chiave di ricerca "Cronaca della mia vita musicale" mi stupisce non poco. Pensavo che in Italia Rimskij-Korsakov fosse relativamente conosciuto anche come compositore operistico, attraverso una certa, sebbene non molto frequente, presenza nei teatri. Esiste persino una registrazione radiofonica della giovine Scotto nel ruolo titolare de "La leggenda dell'¡nvisibile città di Kitěž e della vergine Fevrònija" dal teatro Verdi di Trieste.
Comunque, da quel che so, anche le edizioni russi scarseggiano: non per caso una delle due immagini allegate è il ritratto d'un'edizione antiquaria (ante revolutionem!) e l'altra d'un'edizione straniera. Pare che la "Cronaca della mia vita musicale" non sia stata ristampata da moltissimo tempo. Una causa, ma non l'unica, è che la letteratura musicale in Russia solo negli ultimi anni ha cominciato a uscire dalla letargía dovuta alla crisi economica degli anni Novanta.
Oggetto: «TUTTO RIMSKIJ-KORSAKOV»
Per rendere piú tangibile la personalità di Rimskij-Korsakov, vorrei aggiungere, trascrivendole nei prossimi giorni, quattro lettere del compositore, scritte negli anni 1905 e 1906, durante i disordini che stravolsero tutto il paese (ricordiamo che 1905 è l'anno in cui eruppe la prima rivoluzione in Russia in seguito della sconfitta nella guerra Russa-Giapponese 1904-1905) e toccarono anche il Conservatorio Musicale di San Pietroburgo, ove Rimskij era professore. Queste lettere costituiscono gli appendici VI-VIII del libro.
Purtroppo, come scrissi prima, non ho un'edizione russa od italiana a disposizione, quindi non mi resta altra possibilità che trascriverle in inglese. Spero che questo non v'incomodi troppo.
Ecco la prima delle lettere:
Dear Sir:
In No. 52 of your esteemed daily there appeared a brief statement of the thoughts expressed by me at the meeting of the Art Council of the Conservatoty on February 24 [March 9] - thoughts concerning the desirability of broader powers for the Art Council. Finding that this news item is not sufficiently complete, I hasten to state it in greater detail. Briefly speaking, I had expressed myself: (1) that the local Directorate of the Imperial Russian Musical Society, which had given life to the Conservatory in the sixties, had given it its material support during many years, and had obtained its constitution and by-laws fot it, had, in subsequent years, and beacuse of that very constitution, proved (in its personnel) to be a casual element and only indirectly in touch with musical art; (2) that for the Conservatory, which at this moment appears to me a grown-up and mature institution, there has grown ripe the need of changes in the of changes in the constitution, with a view to giving the Conservatory full autonomy (under which the local Directorate will become a superfluous bureaucratic court of resort between the Conservatory and the Directorate-in-chief of the Imperial Russian Musical Society) as well as with a view to esablishing correct relations between the Director of the Conservatory and the Art Council by granting this latter greater independence and broader powers of action. I suggest that the Conservatory insist upon this, in the hope that the Directorate of the local branch will lend it assistance instead of resistance. In conclusion I expressed the idea that the Art Council would hardly refuser greater autonomy and broader powers of action, and the Directorate shrink from the more frequent cooperation of such and institution as the Art Council. May the two jointly, in the nearest future, work out a suitable statement which they will submit to the Directorate of the local branch and the Directorate-in-chief of the Imperial Russian Musical Society.
Purtroppo, come scrissi prima, non ho un'edizione russa od italiana a disposizione, quindi non mi resta altra possibilità che trascriverle in inglese. Spero che questo non v'incomodi troppo.
Ecco la prima delle lettere:
APPENDIX VI
1. OPEN LETTER TO THE EDITOR
OF THE DAILY ROOS'
1. OPEN LETTER TO THE EDITOR
OF THE DAILY ROOS'
Dear Sir:
In No. 52 of your esteemed daily there appeared a brief statement of the thoughts expressed by me at the meeting of the Art Council of the Conservatoty on February 24 [March 9] - thoughts concerning the desirability of broader powers for the Art Council. Finding that this news item is not sufficiently complete, I hasten to state it in greater detail. Briefly speaking, I had expressed myself: (1) that the local Directorate of the Imperial Russian Musical Society, which had given life to the Conservatory in the sixties, had given it its material support during many years, and had obtained its constitution and by-laws fot it, had, in subsequent years, and beacuse of that very constitution, proved (in its personnel) to be a casual element and only indirectly in touch with musical art; (2) that for the Conservatory, which at this moment appears to me a grown-up and mature institution, there has grown ripe the need of changes in the of changes in the constitution, with a view to giving the Conservatory full autonomy (under which the local Directorate will become a superfluous bureaucratic court of resort between the Conservatory and the Directorate-in-chief of the Imperial Russian Musical Society) as well as with a view to esablishing correct relations between the Director of the Conservatory and the Art Council by granting this latter greater independence and broader powers of action. I suggest that the Conservatory insist upon this, in the hope that the Directorate of the local branch will lend it assistance instead of resistance. In conclusion I expressed the idea that the Art Council would hardly refuser greater autonomy and broader powers of action, and the Directorate shrink from the more frequent cooperation of such and institution as the Art Council. May the two jointly, in the nearest future, work out a suitable statement which they will submit to the Directorate of the local branch and the Directorate-in-chief of the Imperial Russian Musical Society.
N. Rimsky-Korsakov
Oggetto: «TUTTO RIMSKIJ-KORSAKOV»
My dear Avgust Rudol'fovich:
The movement which assumed the form of a strike of the students of the Higher Educational Institutions has also affected the St. Petersburg Conservatory, which undoubtedly belongs with them in its problem of musical education. From the very otutset of this agitation, together with several other of my colleagues, I made efforts by word and deed to pacify this movement and calm the participants' minds. When, inspite of this, the movement had spread, the Conservatory was temporarily closed, till February 28 [March 13]. At the Art Council meeting of February 24 [March 9], I was one of the twenty-seven instructors who cast their votes in favour of closing the Conservatory until September 1 [14]. Nevertheless, by order of the Directorate of the St. Petersburg Branch of the Imperial Musical Society, the Conservatory proved only temporarily closed, until March 15 [28]. Because of anticipated disorders that might break out with the reopening of the Conservatory, disorders amid which the normal course is unthinkable, I insisted once more that the period in which the Conservatory remain closed be prolonged until September 1 [14], as had been decided by the majority of votes in the Art Council. Now that the strike of Higher Educational Institutions is a reality which the professors and the Government have to face, the Conservatory, guided by the Directorate of the Musical Society, has taken a stand apart from all other educational institutions and, contrary to the example of all the oters (in spite of the resolution of the Art Council), has decided to reopen its classes beginning March 16 [29]. The consequences foreseen have become a reality: today after 11 a.m the Conservatory found itself surrounded by a cordon of mounted and foot police who scattered those pupils vainly desiring to enter the building. Admission into the Conservatory was by tickets distributed beforehand to pupils who wished to go on with studies; in this category of pupils only an insignificant nuber put in an appearance (some ten in alll). Thus it has been today, so it will be tomorrow, the day after tomorrow, etc. The striking pupils have been left to the tender mercies of the police; while those who have not gone on strike are guarded by the same police; while those who have not gone on strike are guarded by the same police. Is a regular course of instruction possible under such conditions? I find it impossible; many other instructors find it so likewise. The Conservatory authorities - the Director, the Inspectors, the Directorate of the Musical Society - view it differently, without being disconcerted by things that make the Government itself stop to think. Is any progress in the cause of artistic music possible in an institution where the resolution of the Art Council have no value; at an institution wher, under its constitution, the musical artists are subordinated to the Directorate - that is, to a circle of amateur dilettantes - at an institution where, under the same constitution, the Director is not alected for a terml, but represents an irremovable element; at an institution, finally, that is utterly indifferent to the fate of its pupils in questions of education? All the above regulations of the constitution as well as the acts of the Conservatory administration I find inopportune, anti-artistic and harsh from the moral point of view, and I deem it my duty to express my moral protest.
St. Petersburg, March 16 [29]
AN OPEN LETTER TO THE DIRECTOR OF THE
ST. PETERSBURG CONSERVATORY
ST. PETERSBURG CONSERVATORY
My dear Avgust Rudol'fovich:
The movement which assumed the form of a strike of the students of the Higher Educational Institutions has also affected the St. Petersburg Conservatory, which undoubtedly belongs with them in its problem of musical education. From the very otutset of this agitation, together with several other of my colleagues, I made efforts by word and deed to pacify this movement and calm the participants' minds. When, inspite of this, the movement had spread, the Conservatory was temporarily closed, till February 28 [March 13]. At the Art Council meeting of February 24 [March 9], I was one of the twenty-seven instructors who cast their votes in favour of closing the Conservatory until September 1 [14]. Nevertheless, by order of the Directorate of the St. Petersburg Branch of the Imperial Musical Society, the Conservatory proved only temporarily closed, until March 15 [28]. Because of anticipated disorders that might break out with the reopening of the Conservatory, disorders amid which the normal course is unthinkable, I insisted once more that the period in which the Conservatory remain closed be prolonged until September 1 [14], as had been decided by the majority of votes in the Art Council. Now that the strike of Higher Educational Institutions is a reality which the professors and the Government have to face, the Conservatory, guided by the Directorate of the Musical Society, has taken a stand apart from all other educational institutions and, contrary to the example of all the oters (in spite of the resolution of the Art Council), has decided to reopen its classes beginning March 16 [29]. The consequences foreseen have become a reality: today after 11 a.m the Conservatory found itself surrounded by a cordon of mounted and foot police who scattered those pupils vainly desiring to enter the building. Admission into the Conservatory was by tickets distributed beforehand to pupils who wished to go on with studies; in this category of pupils only an insignificant nuber put in an appearance (some ten in alll). Thus it has been today, so it will be tomorrow, the day after tomorrow, etc. The striking pupils have been left to the tender mercies of the police; while those who have not gone on strike are guarded by the same police; while those who have not gone on strike are guarded by the same police. Is a regular course of instruction possible under such conditions? I find it impossible; many other instructors find it so likewise. The Conservatory authorities - the Director, the Inspectors, the Directorate of the Musical Society - view it differently, without being disconcerted by things that make the Government itself stop to think. Is any progress in the cause of artistic music possible in an institution where the resolution of the Art Council have no value; at an institution wher, under its constitution, the musical artists are subordinated to the Directorate - that is, to a circle of amateur dilettantes - at an institution where, under the same constitution, the Director is not alected for a terml, but represents an irremovable element; at an institution, finally, that is utterly indifferent to the fate of its pupils in questions of education? All the above regulations of the constitution as well as the acts of the Conservatory administration I find inopportune, anti-artistic and harsh from the moral point of view, and I deem it my duty to express my moral protest.
N. Rimskiy-Korsakov
St. Petersburg, March 16 [29]
Oggetto: «TUTTO RIMSKIJ-KORSAKOV»
In accordance with the Directorate's resolution adopted at a meeting on March 19 [April 1], 1905, and officially communicated to me, I have been, under art. 5, § 14 of the Constitution of the Conservatory and § 55 of the Constitution of the Russian Imperial Musical Society, dismissed from the duties of professr at the Conservatory, because I had
"publicly, in sharp manner, and with perversion of facts expressed a protest against the Directorate's actions aiming at restoring the interrupted studies at the Conservatory; and this manifestly hinders the Directorate's efforts to bring tranquillity and the even tenor of educational life into the Conservatory";
and hence the Directorate
"considers impossible my further activity as professor."
If in my letter to the Director of the Conservatory reference has been made to the twenty-seven votes cast in favour of closing the Conservatory until that length of time, while the majority favoured closing the Conservatory "until passions shal have calmed" - an inexactness of that nature on my part cannot manifestly alter the sense of my letter, while the phrase "passions shall have calmed" points to a space of time possibly still more remote than September 1 [14]. For it cannot be asserted that on March 15 [28] the calming of passions occurred. Wherefore I request the Directorate to state what facts have suffered perversion on my part. Without that, the hint (undeserved by me) of my alleged bad faith will prove a not altogether honourable procedure on the Directorate's part. As for the act of dismissing me ofver the heads of the Art Council, this but proves once more that I am right in thinking that it is from the Constitution that the abnormality in the relations between the Art Council, the Director of the Conservatory, and the Directorate arises. I herewith beg to renounce my honorary membership in the St. Petersburg Branch.
March 24 [April 6]
P.S. Several hours before the Directorate meeting of March 19 [April 1], at which my dismissal was decided upon, I had received, from one of the members of the Directorate, a letter containing the following lines: "would it not be more advisable, if, instead of protesting, you agreed, for the sake of calming the passions of youth, to take up the reins of administration, instead of A. R. Bernhard?" - Probably the member of the Directorate held a minority opinion, but signed the resolution, nevertheless. I sent a negative reply.
APPENDIX VII
AN OPEN LETTER TO THE DIRECTORATE OF THE
ST. PETERSBURG BRANCH OF THE IMPERIAL
RUSSIAN MUSICAL SOCIETY
AN OPEN LETTER TO THE DIRECTORATE OF THE
ST. PETERSBURG BRANCH OF THE IMPERIAL
RUSSIAN MUSICAL SOCIETY
In accordance with the Directorate's resolution adopted at a meeting on March 19 [April 1], 1905, and officially communicated to me, I have been, under art. 5, § 14 of the Constitution of the Conservatory and § 55 of the Constitution of the Russian Imperial Musical Society, dismissed from the duties of professr at the Conservatory, because I had
"publicly, in sharp manner, and with perversion of facts expressed a protest against the Directorate's actions aiming at restoring the interrupted studies at the Conservatory; and this manifestly hinders the Directorate's efforts to bring tranquillity and the even tenor of educational life into the Conservatory";
and hence the Directorate
"considers impossible my further activity as professor."
If in my letter to the Director of the Conservatory reference has been made to the twenty-seven votes cast in favour of closing the Conservatory until that length of time, while the majority favoured closing the Conservatory "until passions shal have calmed" - an inexactness of that nature on my part cannot manifestly alter the sense of my letter, while the phrase "passions shall have calmed" points to a space of time possibly still more remote than September 1 [14]. For it cannot be asserted that on March 15 [28] the calming of passions occurred. Wherefore I request the Directorate to state what facts have suffered perversion on my part. Without that, the hint (undeserved by me) of my alleged bad faith will prove a not altogether honourable procedure on the Directorate's part. As for the act of dismissing me ofver the heads of the Art Council, this but proves once more that I am right in thinking that it is from the Constitution that the abnormality in the relations between the Art Council, the Director of the Conservatory, and the Directorate arises. I herewith beg to renounce my honorary membership in the St. Petersburg Branch.
N. Rimsky-Korsakov
March 24 [April 6]
P.S. Several hours before the Directorate meeting of March 19 [April 1], at which my dismissal was decided upon, I had received, from one of the members of the Directorate, a letter containing the following lines: "would it not be more advisable, if, instead of protesting, you agreed, for the sake of calming the passions of youth, to take up the reins of administration, instead of A. R. Bernhard?" - Probably the member of the Directorate held a minority opinion, but signed the resolution, nevertheless. I sent a negative reply.
Oggetto: «TUTTO RIMSKIJ-KORSAKOV»
Realizing as I do that in a free interchange of opinions every contrary opinion or conviction requires objections made with coolness and restraint, I deem it my duty to express to the Art Council that I regret in the extreme my momentary outburst of temper at the meeting of January 26 [February 8].
But when I analyse in my memory the feeling which provoked that involuntary outburst, I do not feel ashamed of it and find justification for it.
Durint the meeting of January 26 [February 8] there were too many speeches, conversations, sundry exclamations and remarks, in which there was expressed with regard to the student youth (which so warmly reacts on present-day events) a hostile sentiment, beginning with formal fault-findings at the insufficient correctness of managing the affair and ending with demands for eradicating "revolution" from the Conservatory's walls. Too much trust was expressed in all manner of gossip and calumnies of the young people, not even excepting the unworthy provocateur's message, in which possibly its anonymity was the only thing that was not approved unanimously. Such speeches and conversations were kept up during the entire meeting by persons hostile from time immemorial, as well as by persons who have but lately assumed an attitude hostile to the liberal movement and the self-government of the Conservatory. On the other hand, only the Director and very few of the staff of instructors spoke in defence of the student youth, whereas to my respected and beloved A. K. Glazunov ther were addressed so many reproaches and so much distrust, which took the final form of a demand that he give his word of honour to support his views, that all of it taken together caused my sudden outburst.
The arguments and pleas of some of my colleagues have moved me to retract the words about my leaving the Conservatory, since, in their opinion, this leaving might result in things unfavourable to the very students on whose behalf I had spoken.
Now that I have decided to stay at the Conservatory, I cannot help saying that in acting contrary to the resolution of the students' meeting, or ignoring the Students' Committee, the Art Council eo ipso violates the principles of self-government, which were not at all granted to the Conservatory by the provisional rules but had in fact been won by it.
By appealing, in the name of lawfulness, justice, and liberty, that a fight be waged against the despotism of the students in the person of their committee, we thereby are preparing a state of undesirable stagnation for the Conservatory, while our hostile attitude towards the representatives and rights of the students even pushes our institution back into the depths ob bygone time.
To all the above I add that in case of voting - I cast my ballot for non-resumpiion, in the matter of resuming or not resuming the art classes, on the question of calling a meeting for reconsidering, I vote against calling one; and as to the question of ignoring the Students' Committee as constituted at presenty, I cannot consent to it. In ase the voting results are contrary to the opinions I have expressed, I request that these latter be incorporated in the minutes, to which I beg to add also this present letter.
January 30 [February 12], 1906
APPENDIX VIII
TO THE ART COUNCIL OF THE ST. PETERSBURG CONSERVATORY
TO THE ART COUNCIL OF THE ST. PETERSBURG CONSERVATORY
Realizing as I do that in a free interchange of opinions every contrary opinion or conviction requires objections made with coolness and restraint, I deem it my duty to express to the Art Council that I regret in the extreme my momentary outburst of temper at the meeting of January 26 [February 8].
But when I analyse in my memory the feeling which provoked that involuntary outburst, I do not feel ashamed of it and find justification for it.
Durint the meeting of January 26 [February 8] there were too many speeches, conversations, sundry exclamations and remarks, in which there was expressed with regard to the student youth (which so warmly reacts on present-day events) a hostile sentiment, beginning with formal fault-findings at the insufficient correctness of managing the affair and ending with demands for eradicating "revolution" from the Conservatory's walls. Too much trust was expressed in all manner of gossip and calumnies of the young people, not even excepting the unworthy provocateur's message, in which possibly its anonymity was the only thing that was not approved unanimously. Such speeches and conversations were kept up during the entire meeting by persons hostile from time immemorial, as well as by persons who have but lately assumed an attitude hostile to the liberal movement and the self-government of the Conservatory. On the other hand, only the Director and very few of the staff of instructors spoke in defence of the student youth, whereas to my respected and beloved A. K. Glazunov ther were addressed so many reproaches and so much distrust, which took the final form of a demand that he give his word of honour to support his views, that all of it taken together caused my sudden outburst.
The arguments and pleas of some of my colleagues have moved me to retract the words about my leaving the Conservatory, since, in their opinion, this leaving might result in things unfavourable to the very students on whose behalf I had spoken.
Now that I have decided to stay at the Conservatory, I cannot help saying that in acting contrary to the resolution of the students' meeting, or ignoring the Students' Committee, the Art Council eo ipso violates the principles of self-government, which were not at all granted to the Conservatory by the provisional rules but had in fact been won by it.
By appealing, in the name of lawfulness, justice, and liberty, that a fight be waged against the despotism of the students in the person of their committee, we thereby are preparing a state of undesirable stagnation for the Conservatory, while our hostile attitude towards the representatives and rights of the students even pushes our institution back into the depths ob bygone time.
To all the above I add that in case of voting - I cast my ballot for non-resumpiion, in the matter of resuming or not resuming the art classes, on the question of calling a meeting for reconsidering, I vote against calling one; and as to the question of ignoring the Students' Committee as constituted at presenty, I cannot consent to it. In ase the voting results are contrary to the opinions I have expressed, I request that these latter be incorporated in the minutes, to which I beg to add also this present letter.
January 30 [February 12], 1906
N. Rimsky-Korsakov
Oggetto: «TUTTO RIMSKIJ-KORSAKOV»
Nel precedente messaggio ho inserita l'ultima delle quattro lettere di Rimskij-Korskakov contenute nell'appendice della "Cronaca della mia vita musicale".
Ritengo che queste lettere rendano benissimo la posizione civica di Rimskij-Korsakov in quel periodo agitato della storia russa.
Ritengo che queste lettere rendano benissimo la posizione civica di Rimskij-Korsakov in quel periodo agitato della storia russa.
Oggetto: «TUTTO RIMSKIJ-KORSAKOV»
Ultima modifica di Zarevich il 03 Gen 2018 11:46, modificato 6 volte in totale
La creazione sinfonica di Nikolaj Rimskij-Korsakov in volume è minore del suo retaggio operistico. Ma nondimeno le sue composizioni per orchestra occupano un posto degno nella storia della musica russa.
Rimskij-Korsakov non aveva l’inclinazione per la «pura» forma sinfonica. La maggioranza delle sue composizioni orchestrali hanno un programma, cioè un soggetto letterario.
Tali composizioni si possono definire come «la pittura musicale» nella quale il compositore dava libero corso alla fantasia e alla ingegnosità musicale. Questa musica si ascolta chiaramente e facilmente. Fra tali composizioni godono di vasta popolarità seguenti: «Shekherezada» («Шехерезада»), «Il Capriccio Spagnolo» («Испанское каприччио»), «Antar» («Антар»), il Quadro Musicale «Sadkò» («Садко»).
L’Ouverture sinfonica «LA GRANDE PASQUA RUSSA» di Nicolaj Rimskij-Korsakov per grande orchestra (Op.36), composta tra l'agosto 1887 e l'aprile 1888, fu dedicata alla memoria di Modest Mùssorgskij e Aleksandr Borodìn.
All’estero questa composizione di Rimskij-Korsakov è conosciuta sotto il titolo «LA GRANDE PASQUA RUSSA», ma in russo questa composizione si chiama «СВЕТЛЫЙ ПРАЗДНИК», che letteralmente significa «La Festa Luminosa», cioè la Festa di Pasqua. Per raccontare il periodo che intercorre tra il sabato della passione di Cristo e la domenica di Resurrezione, il compositore si avvale di melodie tratte dalle liturgia della chiesa ortodossa.
L’Ouverture si può dividere in due parti: la prima parte lenta, tinta di sfumature oscure e la seconda «Allegro». Tutta la seconda parte è compenetrata dell’allegria sfrenata, della festa di tutto il popolo. La prima esecuzione dell’Ouverture si svolse nei «Concerti Sinfonici Russi» nel 1888 sotto la direzione dell’autore
Durata 14 minuti
Rimskij-Korsakov non aveva l’inclinazione per la «pura» forma sinfonica. La maggioranza delle sue composizioni orchestrali hanno un programma, cioè un soggetto letterario.
Tali composizioni si possono definire come «la pittura musicale» nella quale il compositore dava libero corso alla fantasia e alla ingegnosità musicale. Questa musica si ascolta chiaramente e facilmente. Fra tali composizioni godono di vasta popolarità seguenti: «Shekherezada» («Шехерезада»), «Il Capriccio Spagnolo» («Испанское каприччио»), «Antar» («Антар»), il Quadro Musicale «Sadkò» («Садко»).
L’Ouverture sinfonica «LA GRANDE PASQUA RUSSA» di Nicolaj Rimskij-Korsakov per grande orchestra (Op.36), composta tra l'agosto 1887 e l'aprile 1888, fu dedicata alla memoria di Modest Mùssorgskij e Aleksandr Borodìn.
All’estero questa composizione di Rimskij-Korsakov è conosciuta sotto il titolo «LA GRANDE PASQUA RUSSA», ma in russo questa composizione si chiama «СВЕТЛЫЙ ПРАЗДНИК», che letteralmente significa «La Festa Luminosa», cioè la Festa di Pasqua. Per raccontare il periodo che intercorre tra il sabato della passione di Cristo e la domenica di Resurrezione, il compositore si avvale di melodie tratte dalle liturgia della chiesa ortodossa.
L’Ouverture si può dividere in due parti: la prima parte lenta, tinta di sfumature oscure e la seconda «Allegro». Tutta la seconda parte è compenetrata dell’allegria sfrenata, della festa di tutto il popolo. La prima esecuzione dell’Ouverture si svolse nei «Concerti Sinfonici Russi» nel 1888 sotto la direzione dell’autore
Durata 14 minuti
Ultima modifica di Zarevich il 03 Gen 2018 11:46, modificato 6 volte in totale
GRANDE PASQUA RUSSA di Rimskij-Korsakov 1a.jpg | |
Descrizione: | «LA GRANDE PASQUA RUSSA» di Nicolaj Rimskij-Korsakov Ouverture sinfonica per grande orchestra (Op.36) |
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GRANDE PASQUA RUSSA di Rimskij-Korsakov.jpg | |
Descrizione: | «LA GRANDE PASQUA RUSSA» di Nicolaj Rimskij-Korsakov Ouverture sinfonica per grande orchestra (Op.36) |
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Oggetto: «TUTTO RIMSKIJ-KORSAKOV»
Questo pezzo sinfonico è veramente affascinante!
Quando ascolto la parte finale mi sembra sempre di sentire il suono delle campane, che Rimskij-Korsakov riproduce con l'orchestra.
Personalmente preferisco due incisioni: Svetlanov e Igor Markevich.
Quando ascolto la parte finale mi sembra sempre di sentire il suono delle campane, che Rimskij-Korsakov riproduce con l'orchestra.
Personalmente preferisco due incisioni: Svetlanov e Igor Markevich.
Oggetto: «TUTTO RIMSKIJ-KORSAKOV»
Ultima modifica di Zarevich il 03 Gen 2018 11:47, modificato 4 volte in totale
«RIMSKIJ-KORSAKOV»
«РИМСКИЙ-КОРСАКОВ»
Film di Grigorij Roshàl’ (Григорий Рошаль) e Ghennàdij Kazànskij (Геннадий Казанский)
«ЛЕНФИЛЬМ» 1953 «LENFILM»
Il film a soggetto biografico su Nikolaj Rìmskij-Kòrsakov (1844-1908), il compositore russo, uno dei fondatori e ispiratori del «Gruppo Possente» («Могучая Кучка») di cinque musicisti, cui si deve la vera rivoluzione operistica, concertistica e del balletto. «Gruppo Possente» sono Mìlij Balàkirev (Милий Балакирев 1836-1910), Modest Mùssorgskij (Модест Мусоргский 1839-1881), Cesar Kjuì (Чезарь Кюи 1835-1918), Aleksandr Borodìn (Александр Бородин (1834-1887) e Nikolaj Rimskij-Korsakov (Николай Римский-Корсаков 1844-1908).
Il presente film è abbastanza vecchio e perciò è di gran interesse per tutti gli appassionati di musica classica. Suppongo che questo film sia completamente sconosciuto all’estero ed anche alla Russia nuova. Poco fa è stata fatta la completa restaurazione del film ed ora lo si può trovare nei negozi in DVD.
Il film a colori «RIMSKIJ-KORSAKOV» («РИМСКИЙ-КОРСАКОВ») è stato girato nel 1953 negli studi cinematografici «Lenfilm» («Ленфильм») di Leningrado.
Petroburgo. La fine del XIX secolo. Il compositore Nikolaj Rimskij-Korsakov nel pieno delle forze creative. Il Teatro Imperiale Mariinskij dopo la Prima «scandalosa» dell’Opera «La Notte prima di Natale» («Ночь перед Рождеством») rispinge la nuova opera di Rimskij-Korsakov «Sadkò» («Садко»). Allora il famoso mecenate di Mosca Savva Morozov propone al compositore di allestire «Sadkò» al Teatro Lirico Privato. Nikolaj Rimskij-Korsakov va a Mosca e partecipa all’allestimento dell’opera che ha un gran successo dal pubblico moscovita.
Nel film ci sono presentati dei celebri brani filmati dalle opere di Korsakov come «Sadkò» («Садко»), «La Fanciulla di Neve» («Снегурочка»), «La Favola dello Zar Saltan» («Сказка о Царе Салтане»), «Kascej L’Immortale» («Кащей Бессмертный») e «Il Galletto d’Oro» («Золотой Петушок».
Ed anche si possono vedere molti artisti di quell’epoca come i compositori Aleksandr Glazunòv e Anatolij Ljadov, i pittori Mikhail Vrùbel e Valentin Seròv, la cantante Nadezhda Zabela-Vrùbel, la prima esecutrice di molte parti operistiche nelle opere di Korsakov ed anche Fiodor Shaljapin.
E’ un bel film operistico e lo dovrebbe guardare ogni appassionato della lirica.
«РИМСКИЙ-КОРСАКОВ»
Film di Grigorij Roshàl’ (Григорий Рошаль) e Ghennàdij Kazànskij (Геннадий Казанский)
«ЛЕНФИЛЬМ» 1953 «LENFILM»
Il film a soggetto biografico su Nikolaj Rìmskij-Kòrsakov (1844-1908), il compositore russo, uno dei fondatori e ispiratori del «Gruppo Possente» («Могучая Кучка») di cinque musicisti, cui si deve la vera rivoluzione operistica, concertistica e del balletto. «Gruppo Possente» sono Mìlij Balàkirev (Милий Балакирев 1836-1910), Modest Mùssorgskij (Модест Мусоргский 1839-1881), Cesar Kjuì (Чезарь Кюи 1835-1918), Aleksandr Borodìn (Александр Бородин (1834-1887) e Nikolaj Rimskij-Korsakov (Николай Римский-Корсаков 1844-1908).
Il presente film è abbastanza vecchio e perciò è di gran interesse per tutti gli appassionati di musica classica. Suppongo che questo film sia completamente sconosciuto all’estero ed anche alla Russia nuova. Poco fa è stata fatta la completa restaurazione del film ed ora lo si può trovare nei negozi in DVD.
Il film a colori «RIMSKIJ-KORSAKOV» («РИМСКИЙ-КОРСАКОВ») è stato girato nel 1953 negli studi cinematografici «Lenfilm» («Ленфильм») di Leningrado.
Petroburgo. La fine del XIX secolo. Il compositore Nikolaj Rimskij-Korsakov nel pieno delle forze creative. Il Teatro Imperiale Mariinskij dopo la Prima «scandalosa» dell’Opera «La Notte prima di Natale» («Ночь перед Рождеством») rispinge la nuova opera di Rimskij-Korsakov «Sadkò» («Садко»). Allora il famoso mecenate di Mosca Savva Morozov propone al compositore di allestire «Sadkò» al Teatro Lirico Privato. Nikolaj Rimskij-Korsakov va a Mosca e partecipa all’allestimento dell’opera che ha un gran successo dal pubblico moscovita.
Nel film ci sono presentati dei celebri brani filmati dalle opere di Korsakov come «Sadkò» («Садко»), «La Fanciulla di Neve» («Снегурочка»), «La Favola dello Zar Saltan» («Сказка о Царе Салтане»), «Kascej L’Immortale» («Кащей Бессмертный») e «Il Galletto d’Oro» («Золотой Петушок».
Ed anche si possono vedere molti artisti di quell’epoca come i compositori Aleksandr Glazunòv e Anatolij Ljadov, i pittori Mikhail Vrùbel e Valentin Seròv, la cantante Nadezhda Zabela-Vrùbel, la prima esecutrice di molte parti operistiche nelle opere di Korsakov ed anche Fiodor Shaljapin.
E’ un bel film operistico e lo dovrebbe guardare ogni appassionato della lirica.
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RIMSKIJ-KORSAKOV film 1.jpg | |
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Oggetto: «TUTTO RIMSKIJ-KORSAKOV»
Questi vecchi film sono dei veri e propri tesori, piccoli capolavori del cinema in cui si incontrano la storia, l'arte, la musica e i personaggi conosciuti e amati, che purtropppo richiano di diventare reliquie. E' un peccato che la televisione non si preoccupi di tenerne vivo il ricordo e solo molto raramente riproponga questi film al pubblico moderno. E' davvero un peccato.
http://www.ivi.ru/watch/31834
http://www.ivi.ru/watch/31834
Oggetto: «TUTTO RIMSKIJ-KORSAKOV»
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«NIKOLAJ RIMSKIJ-KORSAKOV E IL SUO RETAGGIO NELLA PROSPETTIVA STORICA»
«НИКОЛАЙ РИМСКИЙ-КОРСАКОВ И ЕГО НАСЛЕДИЕ В ИСТОРИЧЕСКОЙ ПЕРСПЕКТИВЕ»
Del grande contributo del compositore russo nella cultura musicale mondiale si tratterà alla Conferenza Internazionale «NIKOLAJ RIMSKIJ-KORSAKOV E IL SUO RETAGGIO NELLA PROSPETTIVA STORICA» («НИКОЛАЙ РИМСКИЙ-КОРСАКОВ И ЕГО НАСЛЕДИЕ В ИСТОРИЧЕСКОЙ ПЕРСПЕКТИВЕ») che si apre il 19 marzo 2010 al Museo commemorativo di Nikolaj Rimskij-Korsakov a San Pietroburgo. Alla Conferenza prendono parte i critici musicali di 11 Paesi dell’Europa e dell’America.
«A dire il vero noi non ci aspettavamo che il nostro progetto avrebbe raggiunto un risultato di tutto rispetto. Alla nostra Conferenza hanno dichiarato subito la loro partecipazione tanti Paesi. Non sapevamo che verso Nikolaj Rimskij-Korsakov mostrano interesse tanti partecipanti. Tutti e quattro i giorni della Conferenza saranno pieni di relazioni, di rapporti, di discussioni e certo … di concerti», - ha detto il direttore del Museo dell’Arte Teatrale e Musicale Natalia Metelitsa.
La prima parte della Conferenza è dedicata all’argomento
«La famiglia dei Rìmskij-Kòrsakov nel mondo musicale». («Семья Римских-Корсаковых в музыкальном мире»). Nella seconda parte saranno esaminate le tradizioni di compositore e pedagogiche di Rimskij-Korsakov. Il discorso verterà sui suoi discepoli ed i suoi opponenti. Oltre ai critici musicali russi le relazioni scientifiche saranno presentate dai recercatori musicali dalla Germania, dalla Grecia, dalla Portagallo, dagli USA, dalla Finlandia, dall’Italia ed i critici musicali dall’«estero vicino» (paesi dell'ex URSS).
Per questa occasione l’esposizione del Museo di Rimskij-Korsakov è completata con l’oggetto esposto o il pezzo di esposizione che di ricente è stato acquistato dal collezionista privato della partitura originale di autore dell’opera lirica «KASCEJ L’IMMORTALE» («КАЩЕЙ БЕССМЕРТНЫЙ») la quale per lungo periodo era stata ritenuta perduta.
SITO UFFICIALE DEL MUSEO DI NIKOLAJ RIMSKIJ-KORSAKOV A SAN PIETROBURGO
Rimsky-Korsakov Apartment Museum (branch of the St. Petersburg State Museum of Theatre and Music)
www.rimski-korsakov.narod.ru
«НИКОЛАЙ РИМСКИЙ-КОРСАКОВ И ЕГО НАСЛЕДИЕ В ИСТОРИЧЕСКОЙ ПЕРСПЕКТИВЕ»
Del grande contributo del compositore russo nella cultura musicale mondiale si tratterà alla Conferenza Internazionale «NIKOLAJ RIMSKIJ-KORSAKOV E IL SUO RETAGGIO NELLA PROSPETTIVA STORICA» («НИКОЛАЙ РИМСКИЙ-КОРСАКОВ И ЕГО НАСЛЕДИЕ В ИСТОРИЧЕСКОЙ ПЕРСПЕКТИВЕ») che si apre il 19 marzo 2010 al Museo commemorativo di Nikolaj Rimskij-Korsakov a San Pietroburgo. Alla Conferenza prendono parte i critici musicali di 11 Paesi dell’Europa e dell’America.
«A dire il vero noi non ci aspettavamo che il nostro progetto avrebbe raggiunto un risultato di tutto rispetto. Alla nostra Conferenza hanno dichiarato subito la loro partecipazione tanti Paesi. Non sapevamo che verso Nikolaj Rimskij-Korsakov mostrano interesse tanti partecipanti. Tutti e quattro i giorni della Conferenza saranno pieni di relazioni, di rapporti, di discussioni e certo … di concerti», - ha detto il direttore del Museo dell’Arte Teatrale e Musicale Natalia Metelitsa.
La prima parte della Conferenza è dedicata all’argomento
«La famiglia dei Rìmskij-Kòrsakov nel mondo musicale». («Семья Римских-Корсаковых в музыкальном мире»). Nella seconda parte saranno esaminate le tradizioni di compositore e pedagogiche di Rimskij-Korsakov. Il discorso verterà sui suoi discepoli ed i suoi opponenti. Oltre ai critici musicali russi le relazioni scientifiche saranno presentate dai recercatori musicali dalla Germania, dalla Grecia, dalla Portagallo, dagli USA, dalla Finlandia, dall’Italia ed i critici musicali dall’«estero vicino» (paesi dell'ex URSS).
Per questa occasione l’esposizione del Museo di Rimskij-Korsakov è completata con l’oggetto esposto o il pezzo di esposizione che di ricente è stato acquistato dal collezionista privato della partitura originale di autore dell’opera lirica «KASCEJ L’IMMORTALE» («КАЩЕЙ БЕССМЕРТНЫЙ») la quale per lungo periodo era stata ritenuta perduta.
SITO UFFICIALE DEL MUSEO DI NIKOLAJ RIMSKIJ-KORSAKOV A SAN PIETROBURGO
Rimsky-Korsakov Apartment Museum (branch of the St. Petersburg State Museum of Theatre and Music)
www.rimski-korsakov.narod.ru
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Descrizione: | NIKOLAJ RIMSKIJ-KORSAKOV |
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Descrizione: | NIKOLAJ RIMSKIJ-KORSAKOV |
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Oggetto: «TUTTO RIMSKIJ-KORSAKOV»
Splendida notizia questa del ritrovamento della partitura originale di Kascej!
Oggetto: «TUTTO RIMSKIJ-KORSAKOV»
Per gli amici italiani mi fa piacere ricorda che questa sera alle 20:30 su SKY classica verrà trasmessa l'opera "Il gallo d'oro" nell'edizione dello Chatelet di Parigi.
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