Francesco Paolo Percoco
Oggetto: «SAN NICOLA È IL SANTO PIU’ VENERATO DAI RUSSI»
Scrivere su San Nicola (nato a Mira il Licia) non è la cosa più semplice del mondo sia per la vastità del suo culto (circa duemila chiese, anche in Islanda, dedicate a Lui in tutto il mondo) sia per le sovrapposizioni tradizionalistiche che incrostano la vita del Santo.
Allora ho deciso di parlarvi solo di due argomenti :la”Manna di San Nicola” ed il recupero delle ossa del Santo da parte di coraggiosi marinai baresi che le salvarono dall’empietà dei Mussulmani. Per questo ultimo atto la Russia ha mantenuto con Bari una certa vicinanza spirituale, chiamando Bari, nelle sue, orazioni a San Nicola, Bari città felice.
Per la cronaca il giorno 6 dicembre prossimo venturo, giorno in cui Bari festeggia la nascita del Santo, il nostro Presidente della repubblica, restituirà al Presidente della Russia, proprio a Bari, la chiesa ortodossa di San Nicola, la cui fabbricazione fu finanziata dallo Zar Nicola II agli inizi del 1900 e costruita in perfetto stile Novgorod. Per le note vicende storiche, detta chiesa (che non è la Basilica Cattolica il cui vengono custodite le Ossa) la chiesa entrò nel patrimonio dello Stato italiano e, come ho detto, il prossimo 6 dicembre, nel corso di una solenne cerimonia rientrerà nel possesso russo.
La Manna di San Nicola che i vecchi chiamano ancora oleo, è “un’acqua pura” e trasparente che si forma nella tomba del santo situata nella Cripta della Basilica di Bari.
La formazione di tale liquido non ha trovato spiegazioni in quanto l’alveo che contiene le preziose reliquie è a prova di infiltrazioni ed assolutamente impermeabile, ma, comunque, il solo fatto che si tratta di un liquido che si è trovato e si trova a contatto con le Sacre Ossa dona una grande forza emotiva.
Quando i marinai baresi si recarono a Myra per recuperare le Ossa del Santo le trovarono già immerse in questo liquido e antichi biografi sono unanimi nel parlare di questo oleo come di una reliquia miracolosa.
Comunque quando nel 1954, le Ossa di San Nicola furono riesumate, a causa di un restauro della Basilica, esse furono esposte alla venerazione per tre anni.
Si potette constatare, allora, de visu che a volte le ossa si imperlarono di gocce “rugiadose” ed il panno che le avvolgeva era bagnato e marcito, quando le ossa vennero prelevate per essere rimesse nella tomba.

Chiudo con un amichevole abbraccio a tutti gli Amici Russi.
Francesco Paolo Percoco

 
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Un grazie particolare a Francesco Paolo. Sei nuovo di questa Biblioteca ? Un benvenuto ed un grazie

 
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Francesco Paolo Percoco ha scritto: [Visualizza Messaggio]

La Manna di San Nicola che i vecchi chiamano ancora oleo, è “un’acqua pura” e trasparente che si forma nella tomba del santo situata nella Cripta della Basilica di Bari.
La formazione di tale liquido non ha trovato spiegazioni in quanto l’alveo che contiene le preziose reliquie è a prova di infiltrazioni ed assolutamente impermeabile, ma, comunque, il solo fatto che si tratta di un liquido che si è trovato e si trova a contatto con le Sacre Ossa dona una grande forza emotiva.

C'è qualcuno che la beve quest'acqua aromatizzata alle ossa??? :shock:

 
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Il nostro amico Francesco Paolo non ha molta confidenza con questi mezzi di comunicazione e soltanto dopo esserci scritti personalmente sono riuscito a convincerlo ad inserire una breve presentazione della sua novella storica su San Nicola che sarebbe suo desiderio vedere pubblicata in Russia.
Noi qui lo ringraziamo per il suo contributo e giriamo a tutti i nostri lettori la sua richiesta di essere messo in contatto con un editore russo che possa essere interessato nella traduzione e nella pubblicazione della sua novella.

 
Francesco Paolo Percoco
Oggetto: «SAN NICOLA È IL SANTO PIU’ VENERATO DAI RUSSI»
Attenzione. 1) la manna di San Nicola è acqua pura e non olio nel senso comune. Veniva chiamato "OLEO" per tradizione. 2) poichè quest'acqua è stata al contatto materiale con le Ossa di San Nicola può esere ritenuta una reliquia e come tale viene venerata. Detto liquido viene distribuito dai Padri domenicani custodi del Tempio in bottigliette le quali contengono poche gocce di "manna" diluite in un pò di acqua "normale". 3) la "manna di San Nicola" viene raccolta con un apposito coppino da dentro all'alveo dove riposa il Santo, il giorno 8 maggio di ogni anno (anniversario dell'arrivo a Bari delle Ossa) che è giorno di gran festa. 4) la manna viene bevuta dai malati e dalle donne che non trovano marito confidando nel suo valore miracoloso.

 
Ospite
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Immaginando San Nicola nelle vesti di un detective, e facendo svolgere la vicenda narrata incastonandola perfettamente nel particolarissmo periodo storico dell'alto Medio Evo, Francesco Paolo Percoco ha scritto una novella che porta avanti il vessillo della difesa a spada tratta dell'infazia sfortunata.
Nella storia narrata, accade che Nicola, vescovo di Myra deve raggiungere Nicea per partecipare al Concilio fortemente voluto da Costantino il Grande. Nel suo viaggio, accompagnato dal canonico Libanio, ne passa di tutti i colori e riesce, tra l'altro, a salvare la vita a tre bambini, due maschietti ed una femminuccia.
Questo è il romanzo di Percoco che attende un editore russo che lo pubblichi nel Paese di cui San Nicola è il veneratissimo Santo Patrono.

 
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Il nostro amico Francesco Paolo Percoco ha scritto apposta per il nostro forum un interessante articolo sulla città di Bari, che volentieri pubblichiamo, ringraziandolo.

Bari è sorta su uno speroncino della costa adriatica pugliese. E’ una penisoletta che, protendendosi verso il suo “mare pescoso”(sono parole d del poeta latino Orazio), consentiva l’approdo sia da un lato che dall’altro a seconda dei venti che soffiavano al momento. Il luogo ha una frequentazione preistorica dall’età del bronzo, come viene dimostrato dal ritrovamento di selci ed altri manufatti. La ristrettezza dello spazio e la continuata, perenne presenza di stanziamenti umani ha consentito una considerevole stratificazione archeologica che va dall’occupazione greca sino al 1800, secoli in cui fu decretato da Gioacchino Murat l’estensione del borgo oltre le possenti mura con quella che poi diventerà una vera e propria invasione del contado circostante.

Le ragioni per cui la città venne chiamata Barion (greco), Barium(romano) non sono note.
Io concordo che il nome Bari derivi dalla radice bar o var che può significare sia acqua che luogo,posto di deposito o fondaco.
In quest’ultimo caso Bari significherebbe il deposito (il magazzino portuale) di un’altra città posta a pochi chilometri in elevazione che si chiama Ceglie (Caelie), molto importante nel periodo Peuceto e quindi sarebbe nata come porto di Caelie.

Bari è stata fondata, pare, dai Cretesi per poi essere occupata da un popolo che si diffuse per tutta la Puglia Centrale, i Peuceti.
I romani la conquistarono e ne fecero un Municipium nel IV sec. A C. essendo ben difesa da mura possenti.
Nel secolo VI d.C. Giustiniano la incluse nelle sue conquiste e la città diventò in seguito un Ducato.
Nel 730 d.C. i Longobardi di Salerno la strapparono ai bizantini, facendone la capitale del Thema Langobardorum.
I Berberi la conquistarono nel IX sec. facendone un importante emirato, dipendente direttamente da Bagdad.
Nell’871 d.C. la città tornò ai Bizantini che diedero alla città notevole impulso soggiogandola all’Impero.
Con l’aiuto dei Normanni, il barese Argiro rientrò nella città prendendo possesso del Ducato, ma gli stessi Normanni, prima mercenari, la facevano da padroni sino a che il loro condottiero Roberto il Ghuiscardo, non conquistò la città. Alla morte di Roberto, Boemondo prima e Ruggero poi dominarono la città.
Il 9 maggio 1087 tornarono a Bari 62 marinai baresi portando in città le ossa del Santo Nicola, sottratte alla sua tomba che si trovava a Myra in Licia sia per ragioni di prestigio come si usava al tempo (vedi Venezia con San Marco, Genova con San Giovanni , Amalfi con San Matteo) sia per salvare le reliquie da una eventuale profanazioni dei Musulmani.
Otto anni dopo Pier l’Eremita predicò qui la prima Crociata.
Durante l’occupazione normanna, una rivoluzione dei baresi filo bizantini provocò la furia di Guglielmo il Malo che rase la suolo la città
A volo di uccello occorre ricordare che dopo i Normanni, dominarono Bari gli Svevi (Federico II, Puer Apulia), gli Angioini gli Aragonesi. Con Isabella d’Aragona Bari conobbe la vita di Corte e con la figlia di costei Bona Sforza, nipote di Ludovico il Moro che era anche duca di Bari, che sposò Stanislao Jagellone, Re di Polonia, vivendo gli ultimi anni della sua vita nel Castello di Bari.
Con i Vicerè di Spagna entrò nei possedimenti dei Borboni, casa regnante delle Due Sicilie.
Poi arrivarono i Francesi con il re Murat di cui si è già parlato.

La città, essendo stata per millenni racchiusa nelle sue mura (che durante il fascismo furono delittuosamente allontanate dal mare con opere di riempimento e la costruzione di una strada perimetrale), conserva ancora attualmente la parte medioevale quasi interamente intatta ed è, per questo, un documento storico irripetibile.
La città nuova ha molti Teatri tra cui ricordo il Piccinni (rinomato autore di musica classica alla corte di Francia) il Petruzzelli (grandioso, del quale in questi giorni si stanno ultimando le opere di ricostruzione dopo un incendio avvenuto oltre dieci anni fa).
Per il resto, la vita in città è frenetica come in quasi tutte le città moderne di media grandezza quale è Bari che conta trecentocinquantamila abitanti.

 
Francesco Paolo Percoco
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Ecco la copia del documento con il quale è stata ufficializzata la donazione della statua di San Nicola alla città di Bari

 

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La cosa è interessante...dove è stata collocata la statua? è stata realizzata da uno scultore di San Pietroburgo?
In effetti la figura di San Nicola è stata sempre motivo di legame tra il nostro meridione e la religiosità russa.
Apprezzo molto questo genere di scambi culturali.

 
Francesco Paolo Percoco
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La statua è stata collocata nella piazza antistante la Basilica di San Nicola. Lo scultore è il moscovita Zurab Tsereteli .

 
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Eccola qui:
https://it.wikipedia.org/wiki/Basilica_di_San_Nicola

 
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E' molòto bella
Sono felice che ci siano eventi come questo, perchè rappresentano un punto di contatto tra le nostre due culture
Inoltre è una possibilità di ammirare opere di artisti stranieri nel nostro paese

 
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LE RELIQUIE DI SAN NICOLA PER LA PRIMA VOLTA ARRIVANO A MOSCA, DALL'ITALIA, DOMENICA 21 MAGGIO 2017.

Nel 1087, le sante reliquie furono portate a Bari, in Italia, e non hanno mai lasciato la città.L'accordo per portare le reliquie ai russi è stato propiziato da Papa Francesco e del Patriarca Ortodosso russo Kirill durante il loro storico incontro all'Avana, nel febbraio di quest'anno. Per la prima volta nella storia le reliquie di San Nicola lasceranno Bari e verranno traslate in Russia, dove saranno esposte temporaneamente ai fedeli ortodossi. Un evento eccezionale che lega le chiese Cattolica e Ortodossa. San Nicola di Bari arriva in Russia. San Nicola è il Santo più venerato dai russi. Dopo ben 930 anni le spoglie del Santo più venerato dai russi lasceranno la città di Bari, vero crocevia fra Oriente e Occidente. L'otto e il nove di maggio Bari si appresta a celebrare San Nicola, patrono della città, poco prima della storica traslazione. Una parte delle reliquie, ovvero sia un frammento della costa del Santo, verrà esposta in Russia, prima a Mosca poi San Pietroburgo, dal 21 maggio al 28 luglio 2017. Lo storico evento ha preso vita durante l'altrettanto storico incontro a Cuba fra Papa Francesco e il Patriarca di tutte le Russie Kirill.

https://it.sputniknews.com/videoclu...la-prima-volta/



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Enorme fila alla cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca per le reliquie di San Nicola.

Si è formata una lunga coda presso la cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca dove sono arrivate ieri dall'Italia le reliquie di San Nicola. La coda di fedeli si snoda dall'ingresso nella cattedrale al Ponte Krymskij. L'accesso alle reliquie inizierà a partire dalle 14 dell'orario locale (in Italia le 13). In precedenza le reliquie di San Nicola erano state consegnate a Mosca con un volo speciale da Bari. Il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie Kirill ha accolto le reliquie solennemente alla cattedrale di Cristo Salvatore. Dal 22 maggio al 12 luglio le reliquie del santo si troveranno nella cattedrale moscovita. Dal 13 al 28 luglio 2017 saranno a San Pietroburgo.

 

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Konstantin Kovaliov-Slucevskij Константин Ковалёв-Случевский
«SAN NICOLA» Santa Klaus e Dio Russo: L’andare nella Vita
«НИКОЛАЙ ЧУДОТВОРЕЦ» Санта Клаус и Русский Бог: Хожение в Житие
Collana: «Vita degli Uomini Eccellenti» (ЖЗЛ: «Жизнь Замечательных Людей»)
Casa Editrice «Molodaja gvardia» Mosca 2019 (Pagine 598)
Издательство «Молодая гвардия» Москва 2019

Uno dei più noti nel mondo santi è Nikola Taumaturgo. In Russia lo chiamano «Dio Russo» («Русский Бог»). Tutti i bambini lo chiamano Santo Klaus che porta i regali al Capodanno. Il libro del noto scrittore e storico russo Konstantin Kovaliov-Slucevskij è una raccolta delle notizie uniche su San Nicola.

 

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Descrizione: Konstantin Kovaliov-Slucevskij
«SAN NICOLA» Santa Klaus e Dio Russo: L’andare nella Vita
Collana: «Vita degli Uomini Eccellenti»
Casa Editrice «Molodaja gvardia» Mosca 2019 (Pagine 598) 
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