Arca Russa

Arti figurative - «IL RITRATTO DI ALEKSANDR PUSHKIN» di Orest Kiprenskij

Zarevich - Venerdì, 09 Dicembre 2016, 15:07
Oggetto: «IL RITRATTO DI ALEKSANDR PUSHKIN» di Orest Kiprenskij
«IL RITRATTO DI ALEKSANDR PUSHKIN» di Orest Kiprenskij
«ПОРТРЕТ АЛЕКСАНДРА ПУШКИНА» Ореста Кипренского
La Galleria Tretjakov di Mosca
https://upload.wikimedia.org/wikipe...%2C_1827%29.PNG

«Il ritratto di Aleksandr Pushkin» («Портрет Александра Пушкина», 1827) è eseguito da Orèst Kiprènskij (Орест Кипренский, 1782-1836) nella maniera austera e luminosa tipica delle sue opere tarde. È uno dei ritratti migliori del poeta russo dipinti quand’era vivo. Il capo lievemente girato, un gesto sobrio che nella sua plasticità naturale rivela la nobile riservatezza del poeta. Orest Kiprenskij sottolinea con finezza la lucidità spirituale di Aleksandr Pushkin, (1799-1837), la sua profonda concentrazione interiore. La gamma cromatica, il ritmo cadenzato delle linee rispondono all’intenzione del pittore di raffigurare la nobile immagine del genio nazionale russo.

Zarevich - Venerdì, 28 Agosto 2020, 13:28
Oggetto: «IL RITRATTO DI ALEKSANDR PUSHKIN» di Orest Kiprenskij
«IL RITRATTO DI ALEKSANDR PUSHKIN» di Orest Kiprenskij
«ПОРТРЕТ АЛЕКСАНДРА ПУШКИНА» Ореста Кипренского
Tra le opere di Orest Kiprenskij, il ritratto di Aleksandr Pushkin, che è giustamente considerato la migliore immagine del poeta, è solo. Questo ritratto è stato commissionato dal suo amico Delvig. Lo sguardo pensieroso del poeta è diretto da qualche parte nella distanza infinita. La dinamica interna del dipinto è enfatizzata dall'energica posa «napoleonica» di Pushkin con le braccia incrociate sul petto. Capelli ricci indisciplinati, fronte alta aperta, una leggera rotazione della testa: tutto crea una sensazione di eccitazione, ricerca eterna. Non è un caso che il poeta sia vestito con una rigorosa redingote, sulla quale viene gettato sulle spalle un mantello scozzese in ricordo di George Byron, il genio poetico riconosciuto dell'Europa. Un po' dietro la sedia, l'artista raffigura una statuetta in bronzo di una musa che spiega l'origine del talento di Pushkin come dono degli dei.
Il ritratto creato da Orest Kiprenskij ha causato molte controversie. Alcuni hanno sostenuto che il poeta non ha nulla a che fare con l'immagine, mentre altri, al contrario, hanno notato una sorprendente somiglianza. Nel frattempo, Pushkin era molto soddisfatto di lui, in seguito scriverà poesie dedicate all'artista, con la famosa strofa:

Mi vedo come in uno specchio
Ma questo specchio mi lusinga.
Dice che non mi umilierò
Dipendenze di importanti aonidi.
Quindi Roma, Dresda, Parigi
Il mio aspetto sarà noto d'ora in poi.

Себя как в зеркале я вижу
Но это зеркало мне льстит.
Оно гласит, что не унижу
Пристрастья важных аонид.
Так Риму, Дрездену, Парижу
Известен впредь мой будет вид
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