«SETTIMANA SANTA» di Maximilian Steinberg
«СТРАСТНАЯ СЕДМИЦА»
«PASSION WEEK»
Alla cattedrale metropolitana dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria che è il principale luogo di culto cattolico di Mosca, capitale della Russia, e sede vescovile dell'arcidiocesi metropolitana della Madre di Dio a Mosca, il 26 ottobre 2016 si è svolta la prima rappresentazione in Russia della «Settimana Santa» («Страстная Седмица») del compositore russo Maximilian Steinberg (Максимилиан Штейнберг, 1883-1946). Nel 1906 cominciò i suoi studi di composizione presso il Conservatorio di San Pietroburgo, studiando armonia con Anatolij Ljàdov (Анатолий Лядов), contrappunto con Nikolaj Rimskij-Korsakov (Николай Римский-Корсаков) e strumentazione con Aleksandr Glazunov (Александр Глазунов). Nel 1908 Maximilian Steinberg sposò la figlia di Nikolaj Rimskij-Korsakov, Nadèzhda. Nello stesso anno il suocero morì, e Maximilian Steinberg si occupò della revisione e del completamento del monumentale trattato di Rimskij-Korsakov, «Principi di orchestrazione», che fu in seguito pubblicato a Parigi. Maximilian Steinberg ha svolto un ruolo importante nella vita musicale sovietica come insegnante di compositori tra i quali Dmitrij Shostakovich (Дмитрий Шостакович), Galina Ustvòlskaja (Галина Уствольская) e Jurij Shapòrin (Юрий Шапорин). Morì a Leningrado nel 1946.
«SETTIMANA SANTA» («СТРАСТНАЯ СЕДМИЦА») è la grandiosa composizione del compositore, la quale narra degli ultimi giorni della vita di Gesù Cristo. Questa composizione corale è stata eseguita per la prima volta in Russia. È la musica pasquale scritta negli anni ’20 a Leningrado. Lo stile musicale di Maximilian Steinberg è vicino a Serghej Rachmaninov.
A Mosca questa composizione è stata eseguita dal famoso coro americano «Clarion» (The Clarion Choir) che è specializzato in musica sacra ortodossa russa.
Maximilian Steinberg nel 1883 si converti dal giudaismo all’ortodossia russa.
La partitura di «SETTIMANA SANTA» («СТРАСТНАЯ СЕДМИЦА») acquistò il compositore e musicologo Igor Bukètov (Игорь Букетов) il padre del quale emigrò negli Stati Uniti all’inizio del Novecento. È probabile che Dmitrij Shostakovich passerò la partitura ad Igor Bukètov nel 1957 durante la cena a Filadelfia. Dopo la morte di Igor Bukètov nel 2001 il manoscritto è passato in eredità a sua figlia Barbara Muk, la quale è un’editrice del coro «Clarion».