Le notizie sull'attentato a Putin
Il servizio di sicurezza dell'Ucraina ha ufficialmente confermato le informazioni riguardo l'arresto di alcuni terroristi che stavano preparando un attentato contro il primo ministro russo Vladimir Putin. Il 4 febbraio 2012 a Odessa in un blitz delle forze speciali sono stati fermati e arrestati il trentunenne ceceno Adam Osmaev, su cui pendeva un mandato di cattura internazionale, e due suoi complici coinvolti in attività terroristiche. Si presume che il ruolo di Osmaev nel fallito attentato contro Putin fosse quello di addestrare i terroristi per poi mandarli a Mosca. Il terrorista agiva per conto del leader dell' "Emirato del Caucaso" Doku Umarov. Dopo aver ricevuto l'ordine, si è recato in Ucraina, dove ha incontrato "le reclute", il ceceno Ruslan Madaev e il kazako Il'ja Pjanzin. Durante una delle esercitazioni è scoppiata una bomba dove Madaev è rimasto ucciso e P'janzin ferito. Dopo aver saputo dell'esplosione Osmaev si è nascosto ad Odessa. Non appena ripresosi dall'incidente P'janzin ha detto che subito dopo le elezioni presidenziali russe Madaev doveva farsi esplodere ed uccidere Putin. I servizi di sicurezza ucraini hanno trasmesso le informazioni ai loro colleghi russi, che hanno a loro volta apputato il legame fra i due ed i militanti ceceni.
Il 4 febbraio scorso Aslanbek, il padre di Adam Osmaev, giunse ad Odessa e qui, grazie alle intercettazioni telefoniche condotte dalla polizia russa , è stato localizzato il rifugio del terrorista. Il sospetto attentatore è stato arrestato mentre il coinvolgimento del padre nella preparazione dell'attentato è ancora da verificare. E' stato sequestrato un computer portatile contenente documenti e informazioni sul percorso e la composizione del corteo automobilistico di Putin. In seguito, grazie alla confessione di Osmaev è stato trovato a Mosca un deposito con del materiale esplosivo.