Arca Russa
Costumi e tradizioni - «IL MATRIARCATO SLAVO»
IvanDurak - Domenica, 12 Febbraio 2012, 21:49
Oggetto: «IL MATRIARCATO SLAVO»
Non so se questa è la sezione apposita o meno,o comunque quella dellle fiabe,comunque visto il tema antropologico di questo libro vale la pena inserirla qui.Evel Gasparini,sottovalutato slavista italiano,vuole dimostrare un'ipotesi alquanto ardita : la cutura slava è presenta inequivocabili tracce di un'origine matriarcale che la rende molto più vicino ai popoli eurasiatic,specie i Finni, rispetto invece ai popoli indo-europei.Attraverso un'analisi approfondita in tre campi che be sviluppa in tre volumi(cultura materiale,società,e religione) l'autore tenta di dimostrare la sua ipotesi.A mio avviso è convincente,la bibliografia è sterminata,la raccolta di materiale e davvero vasto,e non trascura davvero nessuno degli studiosi più famosi(dal Niderle al Bruckner) ne i resoconti più famosi del medioevo come Adamo da brema,Pietro di Duisburg,Olaus Magnus etc.A mio avviso la teoria non è così astrusa,difatti non possiamo certo partire del presupposto del Dumezil e applicare all'unità linguistica indoeuropea anche un'unità culturale molto difficile da dimostrare.
Vengono sfatati alcui luoghi comuni della religione slava,come ad esempio l'esistenza di uno "Zeus" slavo,ovvero Perun':esiste si una divinità folgoratrice,ma questa assume un carattere più terreno e "manistico" di protezione della casa,quasi che Perun' sia stato una sorta di spirito del focolare domestico e non di certo la divinità celeste ,coercitiva,e signora degli dei.L'analisi della figura della Baba Jaga offre all'autore l'intuizione che la religiosità slava aveva una forte componente lunare,e lo stesso Perun' viene messo in relazione con la divinità lunare.Emerge il quadro di una religiosità più interessata al culto dei morti e agli spiriti domestici e dei boschi che un culto popolato di dei veri e propri.
Sul piano sociale ci viene dimostrato che il matrimonio slavo più tradizionale,rispetto a quello indo-europeo,mostra una maggiore dignità per la sposa,la quale quando prende marito può mantenere la proprietà del corredo e della dote che riceve per essere presa in moglie.Mentre la terra è proprietà collettiva maschile la donna mantiene un piccolo orto che cura personalmente,assolutamente inalienabile,dove coltiva il lino tra le altre cose,e i cui ricavati sono assolutamente di sua proprietà.Ci viene dimostrata l'assoluta mancanza di un pater familias nel mondo slavo.
Insomma,potrei dilungarmi all'infinito e rovinarvi la sorpresa.Se vi interessate di antropologia e tradizioni questo libro fa per voi :). Ecco a voi una recensione più ufficale :
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Myshkin - Domenica, 12 Febbraio 2012, 22:36
Oggetto: «IL MATRIARCATO SLAVO»
Se ti appassiona, come capisco, questa tematica, ti posso suggerire la lettura di un articolo molto interessante del nostro caro amico, nonché storico utente dell'Arca, Aldo C. Marturano, noto studioso e conoscitore di storia antica e medioevo russo, autore di numerose opere dedicate a tale argomento puoi dare un'occhiata alla sua bibliografia), che sicuramente troveresti di interesse:
http://www.arcarussa.it/forum/viewtopic.php?t=3441
IvanDurak - Domenica, 12 Febbraio 2012, 23:30
Oggetto: «IL MATRIARCATO SLAVO»
Ho visto, ed offre spunti davvero interessanti,grazie mille
Angelo di fuoco - Domenica, 12 Febbraio 2012, 23:44
Oggetto: «IL MATRIARCATO SLAVO»
Purtroppo persino in Russia sil conoscimento generale della nostra storia precristiana è fin troppo esiguo. Credo che in generale si sa molto di piú sulle deità greche e romane. Alcune cose le ho lette qui per la prima volta. Quindi ti sono molto grato di questo tuo contributo. Ohimè, con gli affari che corrono, non credo proprio di poterlo mai leggere...
Piccolo OT: Ti si leggerà meglio se metterai uno spazio vuoto dopo i segni di punteggiatura e intorno alle parentesi. Un'enumerazione a,b,c,d,...n viene percepita come una sola parola.
IvanDurak - Lunedì, 13 Febbraio 2012, 01:03
Oggetto: «IL MATRIARCATO SLAVO»
Grazie del suggerimento, purtroppo è un difetto che faccio fatica a correggere... E' difficile ricostruire la storia e la cultura di popoli che non avevano scrittura, come i celti per esempio , il problema non è solo degli slavi, il vantaggio che però questi ultimi hanno sui primi è che ci rimane un folklore che fino al secolo scorso era quasi intatto da secoli e che è sopravvissuto anche al cristianesimo. Il folklore è una testimonianza valida e importante e pochi popoli sono stati cos' conservativi come quello slavo nel saperlo mantenere
Vincentius Antonovich - Mercoledì, 15 Febbraio 2012, 21:48
Oggetto: «IL MATRIARCATO SLAVO»
A proposito del matriarcato nel Nord, ho scoperto che presso i popoli baltici il Sole era considerato una divinità femminile e invece era maschile la Luna, al contrario di quanto avveniva presso tutte le culture del Mediterraneo antico e di quanto - direi - è rimasto più o meno incosciamente nell'immaginario moderno. Che voi sappiate, come rappresentavano il Sole e la Luna gli antichi Slavi?
IvanDurak - Giovedì, 16 Febbraio 2012, 20:53
Oggetto: «IL MATRIARCATO SLAVO»
I popoli baltici sono affini a quelli slavi,e guarda caso la Luna (mesiac) è maschile nelle lingue slave mentre molto spesso per il sole si ha un nome neutro e il nome del sole è strano (solnce sunce etc) non è mai il nome vero e proprio del sole è come se fosse un nomignolo..comunque il sole è visto spesso come femminile e nei proverbi,negli indovinelli la luna è maschile e il sole femminile.Spesso veniva coniugato al verbo e con gli aggettivi al femminile il sole.
Angelo di fuoco - Lunedì, 20 Febbraio 2012, 17:41
Oggetto: «IL MATRIARCATO SLAVO»
Infatti nelle lingue slave è successa la stessa cosa come in francese: la parola è stata tanto usata con un suffisso vezzeggiativo o diminutivo che quest'ultima forma ha soppiantata la forma originale, che non so qual fosse. La parola francese per "sole", che è "soleil", deriva non da "sol", bensí da "solliculum". In italiano lo stesso procedimento si può osservare in parole come "orecchio", che deriva da "auriculum" anziché da "auris".
Zarevich - Lunedì, 18 Dicembre 2017, 21:25
Oggetto: «IL MATRIARCATO SLAVO»
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