Arca Russa

Cucina russa e italiana - «LA CUCINA ITALIANA: STORIA DI UNA CULTURA»

Zarevich - Mercoledì, 20 Ottobre 2010, 06:12
Oggetto: «LA CUCINA ITALIANA: STORIA DI UNA CULTURA»
Alberto Capatti e Massimo Montanari
Альберто Капатти и Массимо Монтанари
«LA CUCINA ITALIANA: STORIA DI UNA CULTURA»
«ИТАЛЬЯНСКАЯ КУХНЯ. ИСТОРИЯ ОДНОЙ КУЛЬТУРЫ»
Traduzione dall'Italiano
Casa Editrice «NLO» Mosca 2006 (Pagine 480)
Издательство «НЛО» Москва 2006

Questo libro potrebbe essere sottotitolato «L'Enciclopedia della cucina italiana». Attingendo a manoscritti medievali e note di giornale degli ultimi anni, presentando ricette di piatti obsoleti e popolari - sia esso il blancmange o la zandzarella - gli autori, linguisti e medievali, attivisti del movimento sociale Down with Fast Food, percorrono la storia della più ricca cultura gastronomica da varie angolazioni. Scrivono delle lotte delle lingue di cucina - latino, francese e toscano - e delle invenzioni della pentola a vapore; sulla storia dell'appetito e sulla divisa professionale del capo cameriere; sull'influenza araba e l'eterna competizione tra donne e uomini in cucina; sulle superstizioni culinarie e l'invenzione della pasta ... Il contenuto è uno studio scientifico, la forma è un'entusiasmante lezione universitaria, il libro ricostruisce la storia di un'intera cultura, una storia piena di ogni sorta di avventure e colpi di scena, come una campagna per screditare gli spaghetti, il trionfo improvviso dello zucchero, la poesia sui cocomeri, il sentiero spinoso dei falsari di vino, biografie di cuochi infidi, biografie di cappelli da chef, una feroce lotta tra burro e oli d'oliva che si è svolta nel XV secolo o un'innocua abitudine di servire dolci prima di un pasto.

Zarevich - Giovedì, 10 Dicembre 2020, 10:43
Oggetto: «LA CUCINA ITALIANA: STORIA DI UNA CULTURA»
Alberto Cappati e Massimo Montanari hanno scritto il libro «Cucina italiana. Storia di una cultura». Nella traduzione russa, è stato pubblicato dalla casa editrice «NLO». La povertà e il clima particolare hanno reso la cucina italiana quella che è oggi: così si potrebbe formulare la tesi principale del libro. E la citazione più eloquente su questo argomento suona così: «Nel 1338, i poveri mangiavano cardo bollito con sale e bardana. Ho raccolto erba di grano e radici di cardo di mare e le ho cucinate con il pesce». Gli autori dimostrano che la cucina è cultura, basata su numerose fonti, inclusi vecchi libri di cucina. In generale, il libro contiene molti fatti e informazioni interessanti. Ad esempio la pasta, gli antichi romani lo sapevano, ma nella sua forma attuale la pasta è apparsa molto più tardi. Grazie agli arabi, gli italiani hanno imparato a essiccare la pasta, hanno imparato cosa sono le melanzane e le spezie. E i peperoni dolci venivano importati dall'America.


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