Arca Russa

Cinema e TV - «I GRAFFITI»

Zarevich - Lunedì, 15 Gennaio 2007, 16:04
Oggetto: «I GRAFFITI»
«I GRAFFITI» («Граффити»), film di Igor Apassiàn (Игорь Апасян) 2006

Andrej è un pittore laureando (studente dell’Accademia delle belle arti) che si diverte dipingendo nello stile graffiti le mura della metropolitana di Mosca. Ma “la strada” ha le proprie leggi, si deve conoscere “un territorio”. Tuffandosi nella mischia con i bayker Andrej ne ricava un occhio pesto, una storta al piede e un richiamo dal rettore d'Accademia. Lo privano di andare in Italia, a Venezia con gli studenti dell’anno di licenza a perfezionarsi. Seguendo un buon consiglio del rettore, invece di Venezia Andrej va in provincia a dipingere la “distesa dei campi” e la “vastità della natura russa” per la tesi di laurea. Andrej prende l’autobus interurbano e va “dove le gambe portano”. Scende dall’autobus in un luogo a lui sconosciuto … e qui cominciano storie di cui non vorrei continuare a raccontare ….
Un film che mi è piaciuto molto!

Myshkin - Giovedì, 01 Marzo 2007, 12:08
Oggetto: Re: «I Graffiti»
Ho guardato questo film ieri, ed anche a me è piaciuto molto.
La storia è semplice, i personaggi sono anche semplici e molto veri, reali. Credo che, a parte gli attori principali (il protagonista è un giovane attore molto bravo), ci siano molte persone comuni che recitano nel film. Quasi tutti gli abitanti del villaggio, ad esempio. Gente comune, uomini e donne che si possono incontrare un po’ ovunque, in Russia.
Il film è molto “russo”, nel senso che è rivolto soprattutto ad un pubblico russo, ed è come una finestra, anzi piuttosto uno specchio per ogni russo in cui guardarsi e vedere sé stesso, in cui riconoscere le qualità e i limiti del suo popolo, le sue virtù e i suoi difetti, che sono indissolubilmente intrecciati, Pur senza voler sostenere nessuna tesi o affermare alcun principio specifico, il regista preferisce farci assistere alla vita di questi personaggi, mossa da stimoli e impulsi semplici ed essenziali, tra slanci di altruismo, di amicizia, generosità, amore, empatia da una parte, e l’ingenuità, le sciocchezze, la rassegnazione, la rinuncia ad uscire dalla propria condizione, e a volte perfino l’attaccamento alla propria misera condizione, l’abitudine al peggio, la sopportazione della propria vita, dall’altra parte; tutti questi caratteri sono contemporaneamente presenti nell’animo del popolo russo, anche in contraddizione tra loro.
Ma quello che conta è che alla fine, si ha la sensazione di capire un po’ meglio la natura e l’animo del popolo russo.

Zarevich - Martedì, 09 Dicembre 2008, 14:01
Oggetto: Re: «I GRAFFITI»
«I GRAFFITI» («Граффити»), film di Igor Apassiàn (Игорь Апасян) 2006


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