Arca Russa :: Leggi Argomento - «LA LEGGENDA DELLA FELICITA’»

«LA LEGGENDA DELLA FELICITA’»
«ЛЕГЕНДА О СЧАСТЬЕ»
Prosa e poesia dei pittori russi
Проза и поэзия русских художников
Casa Editrice «Moskovskij rabocij» Mosca 1987 (Pagine 434)
Издательство «Московский рабочий» Москва 1987

I pittori che scrivono e gli scrittori che dipingono non sono un fenomeno raro. Pushkin, Lermontov, Gogol, Repin, Rerikh, i nomi che vengono subito in mente. Si può anche ricordare Michelangelo, Leonardo, Goethe, Hugo, Kipling e la lunga lista degli scrittori e pittori russi.
Molti pittori sentono il sapore della parola. Più spesso il talento letterario di un pittore si incarna nel genere della memorialistica o nelle lettere. I ricordi dei pittori come Ilja Repin o Mikhail Nèsterov sono esempi lampanti di quel genere. Molto meno sono conosciute le opere letterarie dei pittori scritte nei generi narrativi. Le belle lettere.
In questa raccolta sono comprese le opere letterarie di alcuni pittori russi dei secoli XIX-XX:
Pavel Fedòtov (1815-1852) Павел Федотов
Vassilij Peròv (1834-1882) Василий Перов
Konstantin Koròvin (1861-1939) Константин Коровин
Apollinarij Vasnetsòv (1856-1933) Аполинарий Васнецов
Nikolaj Rèrikh (1874-1947) Николай Рерих
Efim Cestniakòv (1874-1961) Ефим Честняков
Pavel Radìmov (1887-1967) Павел Радимов
Konstantin Juòn (1875-1958) Константин Юон

«La leggenda della felicità di Capodanno»

Nell'ultimo giorno del vecchio o alla vigilia del nuovo 18... la mostra d'arte in una delle nostre capitali era in pieno svolgimento. Una massa consistente di spettatori si accalcava non solo nei corridoi, dove c'erano molti quadri nuovi e molto interessanti, ma anche sulle scale. Ciò era dovuto al fatto che in una delle sale c'era una foto, di cui si parlava e si scriveva molto ovunque. Ha ritratto «L'apoteosi dei rappresentanti dell'arte», così come «Gloria» inseparabile dagli artisti, sotto forma di una donna, sebbene bella, ma completamente nuda. Questa «Gloria» nuda distribuiva diligentemente corone di alloro ai preferiti del pubblico, cioè agli artisti. Il dipinto dell'Apoteosi era di dimensioni colossali, brillante nei colori ed estremamente efficace nell'illuminazione. Il pubblico si accalcò davanti a lei, come persone infreddolite si accalcano intorno a un fuoco ardente. Era impossibile, o perlomeno difficile, vedere il quadro negli orari fissati per la mostra: erano tanti quelli che volevano ammirarlo sempre.