«CINEMA D'ITALIA. NEOREALISMO 1939-1961»
«КИНО ИТАЛИИ. НЕОРЕАЛИЗМ 1939-1961»
Casa Editrice «ISKUSSTVO» Mosca 1989
Издательство «ИСКУССТВО» Москва 1989 (Pagine 432)
Un vecchio libro ma sempre interessante e sempre ripubblicato dedicato al cinema italiano dell’epoca del neorealismo 1939-1961. Il libro si compone dalle pubblicazioni e dagli articoli dei grandi registi italiani come Michelangelo Antonioni, Giuseppe De Santis, Alberto Lattuada, Luchino Visconti, Carlo Lizzani, Roberto Rossellini, Alessandro Blasetti, Federico Fellini, Sergio Amidei, Pier Paolo Pasolini e gli altri. Ed anche gli articoli dei soggettisti e sceneggiatori cinematografici come Cesare Zavattini.
Il cinema italiano del neorealismo voltò sottosopra tutto il mondo. Era come l’acqua bollente. Ancora oggi i film di quegli anni stupiscono e destano meraviglia.
Il neorealismo italiano è quello che l’Italia ha apportato un contributo del Novecento. Piuttosto è il più grande contributo che ha dato l’Italia nel Novecento. È l’età d’oro del cinema italiano e mondiale. È come il Rinascimento o il Classicismo nella storia dell’arte. Peccato che tutto se ne sia andato, sia finito. Non si ripeterà mai, perché non ci sono più quei grandi e geniali registi che resteranno solo nella memoria.
Vorrei notare che quasi tutti i film del cinema italiano di quegli anni erano mostrati nell’URSS negli anni '50 e '60. Il cinema italiano aveva un gran successo nei tempi sovietici di quegli anni e i suoi attori erano arcipopolari. Uscivano anche le cartoline illustrate con le foto degli attori e delle attrici che si potevano comprare in ogni chiosco. Generalmente parlando è un argomento assai interessante: “Il Cinema Italiano in URSS”. È il tema per una mostra. Sono restati moltissimi cartelloni dei film, aricoli nella stampa, libri monografici dedicati ai registi o attori italiani, cartoline illustrate, autografi ecc.
Sarebbe una bella mostra, ma ora quest’argomento non è di moda. L’Italia fa finta che non c’era niente e nasconde quel fatto della superpopolarità del cinema italiano nel exURSS, in Russia di oggi invece questo rimane nel ricordo della gente. Suppongo che verranno i tempi di riprendere questo argomento. Penso che lo faranno i russi affinché il cinema italiano del neorealismo non cada in letargo e nessun James Bond possa distruggere.