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Cinema e TV - «IL CAVALIERE DAL NOME MORTE»

Zarevich - Lunedì, 09 Marzo 2009, 07:10
Oggetto: «IL CAVALIERE DAL NOME MORTE»
«IL CAVALIERE DAL NOME MORTE»
«ВСАДНИК ПО ИМЕНИ СМЕРТЬ»
«THE RIDER NAMED DEATH»
Film di Karen Shakhnazarov (Карен Шахназаров) 2001

La Russia dell’inizio del XX secolo.
L’associazione chiamata «L’Organizzazione combattente» («Боевая организация»), in diverse città commette una ridda di atti terroristici diretti contro gli alti funzionari dello Stato. Lo scopo principale dei terroristi è l’uccisione del Grande Principe Serghej Aleksandrovich Romanov. L’attentato alla vita del Principe è cospirato dai membri dell’organizzazione: il suo dirigente «Georges» (Andrej Pànin), la fedele Erna (Ksenia Rappoport) la quale rischiando la vita fabbrica le bombe, i lanciatori delle bombe Vanja, Ghenrikh, Fiodor …

Zarevich - Lunedì, 09 Novembre 2020, 11:13
Oggetto: «IL CAVALIERE DAL NOME MORTE»
«IL CAVALIERE DAL NOME MORTE» («Всадник по имени Смерть»). Film russo diretto da Karen Shakhnazarov, girato nel 2004. Il secondo adattamento cinematografico della storia di Boris Savinkov «The Pale Horse». Il film utilizza anche i motivi di una storia successiva dello stesso autore, «Memoirs of a Terrorist».
La Russia all'inizio del XX secolo. La comunità denominata "Combat Organization", in varie città, ha commesso una serie di sanguinosi attacchi terroristici contro alti funzionari dello Stato. L'obiettivo principale dei terroristi è l'assassinio del Granduca. L'attentato è stato preparato dai membri dell'organizzazione: il suo leader Georges, Erna a lui devoto, che produce bombe a rischio della sua vita, i lanciatori di bombe Vanja, Heinrich, Fiodor...
Durante l'assassinio del Granduca, viene rappresentata in teatro l'opera verdiana «Un Ballo in maschera», secondo la trama della quale muore anche un protagonista di alto rango a seguito di una congiura. I ruoli di questo personaggio e della sua amata, secondo le informazioni indicate nei titoli di coda, sono stati interpretati dagli artisti dell'opera - Zurab Sotkilava e Irina Rubtsova

«A Rider Named Death», is one of those foreign Art-House films that very few people will ever see. It's too bad!. It's actually a well made simple straightforward tale of the roots of a terror cell in the period before WW1 in Russia. No fancy Hollywood production here, (thank you), but a visually satisfying experience none-the-less. High production values, and great cinematography and composition. An intellectual look at the heart and mind of a obsessed political killer. What makes it so good, is that the camera goes beyond the deeds acted out, and captures the soulless, godless, inner conflicts of the main character. It ends as one would expect, but the ride to get there is worthy of an 8 out of 10.


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