Il 26 giugno 2008 esce il nuovo film di Aleksandr Pròshkin (Александр Прошкин) «VIVI E RICORDA» («ЖИВИ И ПОМНИ» «Vis et souviens-toi» «Live to remember»).
Il film è girato sull’omonimo romanzo breve dello scrittore siberiano Valentin Raspùtin (Валентин Распутин). In giugno 2008 questo film ha ricevuto il premio per il migliore lavoro del regista al Festival del Cinema Nazionale «KINOTAVR 2008» alla città di Soci.
Nell’ultimo anno della guerra ad una campagna natale torna Andrej. Ma non ci torna come un eroe, ma come un disertore il quale non raggiunge la sua unità militare dopo il ferimento dall’ospedale militare. Del fatto che Andrej è tornato è a conoscenza solo sua moglie Nastja che è l’unica a cui Andrej può affidare la sua vita. Nastja è costretta a nascondere il marito anche dai parenti e solo di rado può andare a trovarlo al ricovero.
Ora Andrej è un fuggiasco eterno, condannato di vivere segregato, in isolamento. Col tempo Nastja confessa di aspettare un bambino. Per tutto il villaggio corrono voci che lei è la moglie infedele che non ha aspettato il marito.
Arriva il Giorno della Vittoria del 1945. I mariti e i figli tornano alle loro case, solo Nastja sa a colpo sicuro che il suo Andrej non tornerà mai. Ma nel villaggio circolano voci che Andrej non è dato per disperso, che lui disertò e si nasconde da qualche parte nei pressi …

Non ho letto il romanzo di Valentin Rasputin, ma ritengo che varrebbe la pena farlo.
La trama del film, che è poi quella del romanzo, è quella descritta nella presentazione scritta da Zarevich.
Se per Andrej, assillato dai rimorsi e dal pentimento per il suo gesto, la vita non potrà più tornare quella di prima, condannato ormai alla latitanza perpetua, le cose non vanno meglio per sua moglie, il cui dramma interiore è forse ancora più grande.
E in un dramma senza via d’uscita, la tragedia è sempre dietro l’angolo…
Il film di Aleksandr Proshkin, rispetto al romanzo di Rasputin, soffre forse il limite di non riuscire pienamente a descrivere il carattere psicologico e i tormenti interiori di Andrej, che non si capisce come arrivi a maturare la decisione di disertare e appare piuttosto inselvatichito, ma in compenso offre un bellissimo sfondo naturalistico paesaggistico di grande suggestione e impatto emotivo, oltre che una stupenda interpretazione di Daria Moroz nel ruolo di Nastena, e di Serghej Makovetskij nel ruolo del padre di Andrej.
Il film è molto bello, anche se vederlo in versione originale è stato difficile a causa dei dialoghi, che sono veloci e nel russo tipico di quell'area, non sempre comprensibili.
Sicuramente consigliato a tutti.