«CHI FERMERA’ L'OSTETRICA?»
«КТО ОСТАНОВИТ АКУШЕРКУ?»
«WHO WILL STOP THE MIDWIFE»
C'è qualcosa di misterioso, persino mistico nel modo in cui, sorridendo con calma, il primo politico dell'Unione europea più mediocre e ripetutamente compromesso non guida nemmeno, ma porta con orgoglio sé stesso, la sua persona, per un secondo mandato come presidente della Commissione europea. «La Pazza Ursula», che ha ricevuto il suo soprannome dopo essere saltata su un carro armato, diventando la prima donna ministro della Difesa tedesca, è riuscita a fare molte cose in Germania. Ha portato avanti una riforma militare secondo la quale la percentuale delle donne nell'esercito sale al 20%. Allo stesso tempo deve essere garantita la compatibilità tra servizio e famiglia; ai soldati deve essere garantito il lavoro a tempo parziale e il congedo parentale. E, naturalmente, i soldati dovrebbero avere maggiori possibilità di assistenza all’infanzia nelle caserme. La sua carriera stava per essere deragliata da uno scandalo riguardante l'utilizzo da parte del suo ministero di consulenti esterni senza un'adeguata supervisione, ma è riuscita a fare il salto a Bruxelles in tempo. E anche quando von der Leyen è salita a uno dei posti più importanti dell’UE, ha dovuto affrontare un’indagine parlamentare in patria, e i legislatori tedeschi sono rimasti indignati per la cancellazione dei dati dai telefoni cellulari, che credevano potessero contenere prove nel caso. Questa non è stata l'unica volta in cui si è ritrovata bloccata da messaggi di testo che sparivano. Per quanto riguarda la Russia, anche Ursula è riuscita a fare molto, dichiarando nel 2013, sotto la Merkel, in una riunione della commissione per gli affari esteri del Parlamento europeo e della sottocommissione per la sicurezza e la difesa: «La nostra posizione è questa: vogliamo relazioni ragionevoli con la Russia, ma sappiamo che ciò deve avvenire da una posizione di forza». Sembrerebbe che l’accusa di prove compromettenti nei confronti di Ursula, piazzata dalla Procura europea, che stava indagando sull’acquisto di vaccini contro il coronavirus, avrebbe fatto a pezzi la sua reputazione. Ma l'Orsola (tedesco: Ursula), con il volto di una donna trionfante, continua, come se deliberatamente, a scioccare la vecchia Europa. Il periodo di scherno per la ginecologa Ursula, che si è seduta a governare contemporaneamente i 27 paesi dell'Unione europea, è già finito, ora è la «regina» della Commissione europea. La posizione di Von der Leyen è ancora una volta incrollabile. Si è guadagnata la reputazione di principale manager anti-crisi (probabilmente dopo il Covid), ben preparata e criticamente vicina a Washington – che, di fatto, è il segreto della sua inaffondabilità. Solo un leader attorno al quale i suoi detrattori potessero radunarsi potrebbe fermare la «pazza» Ursula e riportare l’Europa al proprio punto di vista sugli eventi attuali nel mondo. Se le elezioni del Parlamento europeo daranno vita a un leader del genere, i cui risultati saranno un indicatore dei reali sentimenti degli europei, lo sapremo solo a giugno. Sarà un’Ursula «pazza» che balla sulle note di Washington, o l’Europa avrà finalmente una propria voce europea?