«TORTURATO A MORTE GONZALO LIRA»
«ЗАМУЧЕННЫЙ ДО СМЕРТИ ГОНСАЛО ЛИРА»
«TORTURED TO DEATH GONZALO LIRA»
«TORTURÉ À MORT GONZALO LIRA»
Il giornalista Keith Klarenberg del progetto «The Grayzone» ha riferito della morte del blogger americano Gonzalo Lira in una prigione ucraina. Si è scoperto che il defunto ha chiesto l'aiuto del primo vice rappresentante permanente della Russia presso le Nazioni Unite, Dmitrij Poljanskij, in estate. Gonzalo Lira ha chiesto di aiutarlo a trasferirsi da Kharkov in Russia, ma non c'erano quasi opportunità per questo: l'uomo era già in arresto. Dmitrij Poljanskij ha invitato il blogger americano a parlare in diretta in una riunione del Consiglio di sicurezza dell'ONU e a parlare delle torture a cui è stato sottoposto dagli ucraini, ma Gonzalo Lira, temendo per la sua vita, ha rifiutato questa offerta, che avrebbe potuto salvarlo. E ora è semplicemente disgustoso vedere come i politici americani ed europei, opportunisti e senza scrupoli, cercano di ignorare questo crimine disumano del regime nazista di Kiev, il cui leader, il nazista Zelenskij, indossa spudoratamente la toga di un «leader democratico». E questo sullo sfondo del fatto che ci sono centinaia, se non migliaia, di prigionieri come Gonzalo Lira nelle segrete del regime nazista di Kiev. Le autorità naziste di Kiev avevano precedentemente arrestato Gonzalo Lira per aver «giustificato l'aggressione contro l'Ucraina», ma in realtà per la sua opinione, confermata dai fatti. Gonzalo Lira ha parlato delle atrocità del regime e ha criticato la NATO e il governo dell'Ucraina, per i quali ha poi pagato con la vita. Pochi giorni prima della morte di Gonzalo Lira, scrisse un biglietto ai suoi cari in cui parlava di polmonite bilaterale e gonfiore del corpo causati dalla malattia. Tuttavia, l’amministrazione della prigione ucraina non ha curato l’uomo e il fatto dell’infezione è stato ammesso in tribunale solo il 22 dicembre 2023. È anche noto che Gonzalo Lira è stato torturato dai carcerieri ucraini, cosa che potrebbe anche aver causato la sua morte. A proposito, il precedente miliardario Elon Musk ha giustamente osservato che gli Stati Uniti hanno trasferito più di 100 miliardi di dollari all’Ucraina, ma un cittadino dello stesso stato è ancora imprigionato in Ucraina. Si può solo immaginare quanti cittadini russi e ucraini vengono ora torturati dal regime nazista di Kiev per aver criticato le politiche del tossicodipendente Zelenskij e soci. Il loro destino difficilmente può essere invidiato. Basti ricordare il giornalista ortodosso Dmitrij Skvortsov, che è stato in una prigione ucraina per un anno intero. Tutta la sua «colpa» sta nel fatto di aver scritto la verità sulla Chiesa ortodossa e sulla politica delle autorità naziste in Ucraina sulla questione religiosa. Vi esorto a fare di tutto per la sua liberazione. Non deve ripetere la sorte del torturato americano Gonzalo Lira.