Nell’anno 1902 Nikolaj Rimskij-Kòrsakov rappresentò al Teatro Solodòvnikov di Mosca la sua opera lirica, definita nel libretto «parabola autunnale» in un atto e tre quadri, «Kascèj l'Immortale» («Кащей Бессмертный»), testo dello stesso Nikolaj Rìmskij-Kòrsakov e della figlia Sofja su uno scenario di Jevghenij Petròvskij. Kòrsakov mise due titoli all’opera: «Kascèj l'Immortale» e «Fiabetta autunnale» («Осенняя Сказочка»). L’Opera suscitò un grande scandalo ed fu proibita. È una satira violenta al Regime zarista di Nikolaj II. È una delle ultime opere di Rimskij-Korsakov in cui lui con grande abilità rispecchiò nell’armonia di suoni e di colori le forze della natura intensa e perfida del male.
LA MUSICA DELL’OPERA
Nella piccola introduzione si sente il tema principale di Kascej, pallido come un morto e strisciante come indolenzito. Il tema di Kascej si confronta con il tema della canzone della Principessa la Bella Adorata. Dopo la divinazione con lo specchietto si scatena il Cavaliere Vento-Tempesta con i suoni di vento nell’orchestra. Su questo sfondo sorge il terzetto. Alla voce del Cavaliere si associano Kascej e la Principessa. Carattere funesto ha l’arioso di Kascej «Il mistero della natura è conseguito, trovò il dono dell’immortalità» («Природы постигнута тайна, мной найден бессмертия дар»). Le voci della corte di Kascej risuonano con scherno e beffardamente sopra la languita principessa. Con il carattere pittoresco di questo episodio di coro finisce il primo quadro dell’opera. La musica del secondo quadro nel trentesimo reame al di là dei monti e degli oceani è raffinata e compiuta dell’incanto. I tratti caratteristici di Kascejevna sono nella danza in forma di marcia con la spada: «Donatemi le malie! Accendi nel petto il fuoco dell’amore come il papavero rosso» («Даруйте чары мне свои! Зажги в груди огонь любви, мак красный»).
L’arioso del Principe Ivan è pieno di delizia e di voluttà: «Oh, caso, la notte e il giardino fragrante » («О случай, ночь и сад благоуханный»). Con l’oppio piccante soffia dal duetto Kascejevna e il Principe: «Si annebbiò la mente, rosseggiano le guance come il papavero» («Затуманился ум, рдеют щёки как мак»). Il quadro finisce con l’arrivo del Cavaliere Vento-Tempesta e con la sua canzone impetuosa. Sorge il terzetto finale.
Nell’intermezzo orchestrale di nuovo si dà il tema di Kascej. La sua risonanza si sente nella ninnananna della Principessa che suona come una sentenza. La gioia dell’incontro suona nel duetto del Principe Ivan e la Principessa la Bella Adorata: «Il distacco è passato, con me è l’amico voluto» («Разлуки минул час, со мною друг желанный»). La svolta nella musica viene con l’arrivo di Kascejevna. La drammaticità cresce. Dal palazzo si sente la voce di Kascej. Sorge il quartetto come l’ultima fermata nel secondo quadro prima dell’epilogo. Il punto culminante dell’opera legato con il bacio della Principessa fatto a Kascejevna. Non con la spada era vinta Kascejevna, ma con la compassione. La nettezza e la magnanimità della Principessa la Bella Adorata è decantata nell’episodio orchestrale preceduto la morte di Kascejevna. Altrettanto nello stile laconico è data la morte di Kascej montato in bestia: «Non c’è la morte, vivrò ancora» («Нет смерти; жить, жить я буду»). Si sentono le voci invisibili del coro che cantano solennemente: «La fine del Regno malvagio» («Конец злому царству»).
Nikolaj Rìmskij-Kòrsakov Николай Римский-Корсаков
«KASCEJ L’IMMORTALE» «КАЩЕЙ БЕССМЕРТНЫЙ»
«Fiabetta autunnale» «Осенняя сказочка»
Opera teatrale in un atto e tre quadri
Libretto del compositore su uno scenario di Jevghenij Petròvskij.
Prima rappresentazione: Teatro Lirico di Solodovnikov, 1902
PERSONAGGI:
Kascèj l’Immortale (tenore) Кащей Бессмèртный
Principessa La Bella Adorata (soprano) Царèвна Красà Ненаглядная
Il Principe Ivan (baritono) Иван Королèвич
Kascejevna, figlia di Kascej (mezzosoprano) Кащèевна
Il Cavaliere Vento-Tempesta (basso) Буря-Богатырь-Вèтер
Voci invisibili, cori dietro le quinte
Действие происходит в царстве Кащея и в Тридесятом царстве.
SINTETICA ESPOSIZIONE КРАТКОЕ ИЗЛОЖЕНИЕ
ATTENZIONE!
La riproduzione totale o parziale dell'esposizione sintetica dell'Opera di Nikolaj Rimskij-Korsakov «KASCEJ L’IMMORTALE», in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo è proibita senza espressa autorizzazione del forum ArcaRussa.it.
QUADRO PRIMO
Uggioso e cupo è nel Regno di Kascej l’Immortale (Кащей Бессмертный). L’autunno tardo. Il cielo è coperto da nuvole nere. Dietro lo steccato ricoperto di teschi, languisce la Principessa Bella Adorata (Царевна Ненаглядная Краса). Lei soffre di nostalgia per il suo fidanzato il Principe Ivan (Иван Королевич) e tristi pensieri la prendono: «Forse hai dimenticato la tua principessa, mio caro paladino, e forse un’altra possiede il tuo cuore!» («Иль, может, забыл ты царевну, мой витязь, и сердцем владеет другая!»).
Appoggiandosi sul bastone a gruccia dal palazzo esce Kascej. La principessa lo prega di darle la possibilità di vedere ancora una volta il suo fidanzato, il Principe Ivan.
Kascej le dice di guardare nello specchietto magico. La principessa ci vede prima la bella Kascejevna (Кащеевна), figlia di Kascej, e poi vicino a lei il suo fidanzato. Anche Kascej dà un’occhiata nello specchietto e ci vede la sua morte. Dallo spavento Kascej lascia cadere lo specchietto ed esso si rompe. A viva forza nascose per bene Kascej la sua morte nella lacrima di sua figlia. Il cuore di Kascejevna è crudele e freddo. Molti paladini e cavalieri lei sedusse, affascinò e mandò in rovina grazie alla sua bellezza, a nessuno capitò di vedere le sue lacrime. Ma Kascej è tormentato da gravi presentimenti. Lui manda il suo messaggero, il Cavaliere Vento-Tempesta (Буря-Богатырь-Вèтер), da sua figlia per venire a sapere se sempre è fortemente lei custode la morte del padre. Kascej chiama a sé la principessa per cantarle la ninnananna, ma lei non ha voglia di andare nel palazzo. Arrabbiandosi e stizzendosi, Kascej chiama nel Regno la bufera e la tormenta di neve.
QUADRO SECONDO
In riva al mare azzurro sconfinato dopo trenta terre, nel trentesimo reame al di là dei monti e degli oceani si estende il regno di Kascejevna. Il suo palazzo a torre affonda nei cespugli giganteschi dei papaveri rossi e dei giusquiami di colore lilla pallida. Kascejevna prepara la bevanda magica con cui vuole addormentare il Principe Ivan e fargli dimenticare la sua fidanzata. Arriva il Principe Ivan. Kescejevna gli dà da bere. Lui vuota il calice e guarda Kascejevna come incantato. Il sembiante della principessa si confonde con la nebbia. Il filtro amoroso lo addormenta. Kascejevna brandisce la sua spada affilata sopra il Principe, ma nello stesso istante irrompe nel giardino il Cavaliere Vento-Tempesta. La raffica del vento fresco rompe l'incanto. Svegliandosi dal sonno il Principe Ivan insieme con il Cavaliere Vento-Tempesta corre nel Regno di Kascej dalla sua amata Principessa.
QUADRO TERZO
Il Regno di Kascej. La bufera è cessata. Kascej dorme nel palazzo, la Principessa sta sulla soglia e gli intona una ninnananna funesta: «Dormi, addormentati e non svegliarti mai. La morte malvagia sognerai!» («Спи, усни, да не проснись, Злая смерть тебе приснись!»). Il Cavaliere Vento-Tempesta porta il Principe nel Regno di Kascej. L’incontro dei fidanzati è lieto. Il Principe Ivan trascina la Principessa in libertà, ma sulla strada cresce Kascejevna. Kascejevna supplica il Principe di rimanere con lei promettendogli di dare la libertà alla Principessa. L’amore si risvegliò nel freddo cuore di Kascejevna costringendola a soffrire dolorosamente. Nella Principessa muove a compassione verso Kascejevna e lei si avvicina e la bacia alla fronte. Si intenerì il cuore di Kascejevna e dai suoi occhi scorsero le lacrime. «I miei occhi piangono per la prima volta … E come la rugiada, un fiore fragrante, le lacrime mi rinfrescano il cuore» («Мои глаза впервые плачут... И как роса, цветок душистый, мне слезы сердце освежают...») Kascejevna si trasforma in un salice piangente. Kascej-l’Immortàle si torce e si dibatte. Voci invisibili annunciano della sua morte e della fine del suo Regno. Attraverso le porte spalancate si apre una veduta del praticello assolato cosparso di fiori freschi dai colori teneri. Il Cavaliere Vento-Tempesta sta alle porte e indica al Principe la strada verso la libertà, la primavera e l’amore.