Arca Russa

Arti figurative - «PIETRO ROTARI: IL PITTORE ITALIANO»

Zarevich - Giovedì, 19 Novembre 2020, 00:02
Oggetto: «PIETRO ROTARI: IL PITTORE ITALIANO»
«PIETRO ROTARI: IL PITTORE ITALIANO»
«ПЬЕТРО РОТАРИ: ИТАЛЬЯНСКИЙ ХУДОЖНИК»

Pietro Antonio Rotari (Пьетро Антонио Ротари, 1707-1762) è stato un ritrattista di corte italiano che ha lavorato in Russia dopo il 1756. Nel 1756 si trasferì a San Pietroburgo, dopo aver ricevuto dall'imperatrice Elisaveta Petròvna un invito a lavorare alla corte russa. L'artista è diventato rapidamente di moda grazie al suo stile di scrittura leggero e complementare. Il suo lavoro in Russia è stato insolitamente fruttuoso. Ha creato dozzine di ritratti di corte su misura, così come molte cosiddette «teste» («головки») - piccoli ritratti di ragazze o ragazzi in costumi nazionali. Il Rotari ha lasciato un segno nella storia della pittura russa insegnando: tra i suoi studenti c'erano famosi artisti russi del XVIII secolo come Anton Losènko (Антон Лосенко, 1737-1773), Fiodor Ròkotov (Фёдор Рокотов, 1735-1808) e Ivan Argunòv (Иван Аргунов, 1729-1802). Per tutta la sua vita, Pietro Rotari si è interessato ai costumi e amava dipingere ritratti idealizzati di modelli in una varietà di abiti dal sapore nazionale. Nel 1760, l'imperatrice Elisaveta Petròvna acquistò 50 di queste opere dal Rotari e, dopo la sua morte, l'imperatrice Caterina II acquistò tutte le tele rimaste nel laboratorio dalla vedova dell'artista. L'artista era conosciuto come un grande conoscitore del costume; tra i ritratti ci sono modelli in polacco, ungherese, turco, russo, ecc. In totale sono circa quattrocento i ritratti realizzati nello stesso modo e collegati dallo stesso tema. Caterina II decise di decorare uno degli interni del Gran Palazzo Peterhof (Петергоф) con opere del Rotari. Pietro Rotari morì a San Pietroburgo nel 1762.

Zarevich - Giovedì, 19 Novembre 2020, 00:09
Oggetto: «PIETRO ROTARI: IL PITTORE ITALIANO»
Dopo aver vissuto a lungo in Germania, negli anni Cinquanta del Settecento, il Rotari lavorò a Vienna, poi a Dresda, da dove, nel 1756, fu convocato alla corte dell'imperatrice russa Elisabeta Petrovna. Rimanendo a San Pietroburgo fino alla fine dei suoi giorni, il Rotari dipinse qui diversi dipinti storici, molti ritratti in stile rococò e un numero enorme di teste femminili ideali. In generale, Pietro Rotari godeva di grande onore nelle più alte sfere della società di San Pietroburgo. Manierate le opere del conte Pietro Rotari; il suo colore non differisce in grande forza, abbonda di toni grigiastri e cinerei; la sua pittura è zuccherina, liscia, ma non era priva di gusto, sentiva l'armonia dei colori e possedeva virtuosismo tecnico.


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