«LA “BYVALSCINA” NEL FOLCLORE RUSSO»
«“БЫВАЛЬЩИНА” В РУССКОМ ФОЛЬКЛОРЕ»
La «Byvàlscina» («Бывальщина») nell’attività creativa artistica dell’antica Russia è un piccolo racconto verbale, un folclore. «Byvàlscina» racconta di un certo avvenimento, di un tale accaduto che aveva luogo in realtà. È fino a un certo punto una «leggenda urbana» («urban legend»). Il termine letterario-folcloristico «Byvàlscina» deriva dalla parola russa «быль» = byl’» cioè un fatto vero, realmente accaduto, una storia vera. Di solito il vario «repertorio» di «bylvalscine» è diviso dai folcloristi in una serie dei cicli. Si propone una seguente classificazione delle «bylvalscine»:
•Gli spiriti della natura: («леший» = «spirito del bosco», «водяной» = «genio delle acque», «полевой» = «spirito dei campi» , «полудница» = «sprito del mezzogiorno», «русалка» = «russàlka o sirena»).
•Gli spiriti di casa: («домовой» = «spiritello maligno del focolare domestico», «баенник» = «spirito della sauna di campagna», «овинник» = «spirito del seccatoio per covoni», «хлевник» = «spirito della stalla»).
•Il diavolo
•I tesori magici
•I morti
•I fantasmi
•Gli stregoni e i magi
•Il maligno
Gli altri folcloristi propongono di dividere le «bylvalscine» secondo genere: da caccia, da pesca, militari, d’amore, di stregoni, di fantasmi ecc. In ogni gruppo delle «bylvalscine» possono essere degli elementi dell’altro gruppo. Le immagine reali possono alternarsi con quelle fantastiche. Tutto dipende dal talento del narratore, dalle circostanze durante l’improvvisazione e dalla composizione degli ascoltatori. Anche il folclore militare è pieno dei brevi racconti divertenti, avvincenti, curiosi e interessanti. Le storie meravigliose della sentinella o della guardia, i racconti dei militari sul maligno e sull’astuzia soldatesca possono mescolare con degli eventi reali e con gli accaduti interessanti della vita quotidiana dei soldati.
Zarevich